LA MOSSA DI SILVIO: TANA LIBERA TUTTI, CANDIDATI DI FORZA ITALIA OVUNQUE
CONFERMATI LETTIERI, PARISI E NAPOLI, FUORI LA EX ZECCA ROSSA A BOLOGNA, SI PRESENTA BIGNAMI
Sembra ormai a un passo la rottura del centrodestra, almeno su Roma.
La nota di Fdi che ha invitato la sua presidente Giorgia Meloni a candidarsi come sindaco se entro 24 ore Silvio Berlusconi non dovesse chiarire una volta per tutto il caso Bertolaso, non cambia le carte in tavola.
Forza Italia, infatti, non sarebbe disposta ad arretrare di un millimetro.
Anzi, è determinata a sostenere l’ex capo della Protezione civile, nel rispetto dei patti presi qualche settimana fa con la Lega e Fratelli d’Italia, come sancito ufficialmente da una nota congiunta Berlusconi-Salvini-Meloni.
Tra gli azzurri girano varie voci.
Alcuni sospettano «un’asse Lega-Fdi per affossare Bertolaso sin dall’inizio», visto che «il vero obiettivo è la futura leadership del centrodestra».
Una linea che vede d’accordo tutti quei forzisti contrari al principio che «un giorno si stringe un patto, come è successo per Bertolaso, e il giorno dopo si cambia idea».
C’è chi, invece, è convinto che la «Meloni sia prigioniera dei suoi e dopo aver prima preferito non correre perchè in dolce attesa, sia stata poi costretta a ripensarci per una faida interna».
Altri, in particolare l’ala romana, pensano che «tutto il pasticciaccio parta da lontano: da quando cioè, Meloni ha imposto il suo veto su Marchini, un nome che poteva portare il centrodestra al ballottaggio».
Intanto Berlusconi, oggi rimasto ad Arcore per un nuovo intervento all’occhio, avrebbe già pensato al ‘piano B’ qualora anche la Meloni (dopo il Carroccio), dovesse sfilarsi definitivamente dalla partita per il Campidoglio: candidati azzurri in tutte le città che contano, a cominciare da Bologna.
Una sorta di ‘tana libera tuttì, con effetto a catena, ma solo nei grandi Comuni. Secondo questo schema, a Napoli e Torino sarebbero confermati, rispettivamente, l’imprenditore campano Gianni Lettieri e l’ex parlamentare azzurro Osvaldo Napoli. A Milano, dove si rischia un vero e proprio tsunami politico per il centrodestra, il manager Stefano Parisi resta il candidato di Forza Italia (è stato lanciato per primo dal Cav), spetterà poi agli alleati decidere se votarlo o meno, mentre a Bologna potrebbe rispuntare l’azzurro Galeazzo Bignami (candidatura mai tramontata in realtà ) al posto della leghista Lucia Borgonzoni, fortemente voluta da Matteo Salvini.
(da “Libero”)
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