Marzo 24th, 2009 Riccardo Fucile
RISCHIO SFRATTO PER 150.000 FAMIGLIE NEI PROSSIMI TRE ANNI… LA CRISI ECONOMICA AGGRAVA IL PROBLEMA DEGLI SFRATTI PER MOROSITA’… OCCORRE UN PIANO ANCHE PER GLI AFFITTI A TUTELA DEI CETI DEBOLI
Lo studio “Crisi economica e sfratti per morosità “, presentato dal sindacato degli
inquilini nei giorni scorsi, pone in evidenza le sempre maggiori difficoltà delle famiglie italiane in affitto a sostenere gli attuali livelli di mercato.
Senza misure straordinarie di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel prossimo triennio si prevede che altre 150.000 nuclei familiari perderanno la propria abitazione, subendo lo sfratto per morosità , incapaci di far fronte al pagamento della locazione.
E’, infatti, la famiglia tipo che oggi subisce gli effetti della crisi economica, quella delineata tra gli affittuari. Il 20,5% dei nuclei sono unipersonali, il 67% percepisce un solo reddito.
All’interno di queste ultime, il 39,6% è rappresentato da operai, il 29,2% da pensionati, più di un quinto dei capifamiglia ha più di 65 anni e un quarto è costituito da donne.
Per le famiglie dove l’unica entrata è un reddito da lavoro dipendente o una pensione, l’affitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40 e il 50% a Genova e Torino, tra il 50 e il 70% a Bologna e Firenze, tra l’82 e il 92% a Milano e Roma.
A fronte di un reddito medio da lavoro dipendente sostanzialmente invariato, gli affitti sono aumentati del 16% nel 2008. Continua »
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Marzo 24th, 2009 Riccardo Fucile
PER LA RUSSA “E’ STATA MIGLIORATA LA QUALITA’ DELLA VITA DEI SERVITORI DELLO STATO”… IN REALTA’ ERA UN CONTRATTO SCADUTO DA PIU’ DI TRE ANNI E CHE RIGUARDAVA 680.000 UOMINI TRA FORZE DELL’ORDINE E MILITARI… DATI 160 EURO LORDI DI AUMENTO AL MESE, DI CUI 124 GIA’ STANZIATI DAL GOVERNO PRODI… PASSA DA 5 A 8 EURO L’INDENNITA’ GIORNO FESTIVO E AUMENTA DI 1,5 EURO LO STRAORDINARIO…ORA POSSONO COMPRARSI LA VILLA AL MARE
Annuncio del ministro Brunetta: “Abbiamo chiuso una coda contrattuale per il comparto sicurezza e difesa che riguarda 680.000 persone, chiudere un contratto in tempo di crisi non è cosa da poco”. Commento dell’on. La Russa: “E’ un grande successo, è stata migliorata la qualità della vita dei servitori dello Stato”. Chiosa finale dell’on Gasparri: “L’accordo sul contratto è un altro esempio della politica del fare del governo”.
Tutti parlano dell’accordo siglato al ministero della Funzione pubblica alla fine della trattativa per il rinnovo del contratto del comparto sicurezza e difesa, relativo al biennio 2006/2007 e parte normativa per il quadriennio 2006/2009.
L’aumento di 160 euro lordi al mese pertanto ( ovvero 80/90 euro netti) si riferisce a un contratto scaduto da quasi tre anni e mezzo.
Di questi 160 euro lordi, 124 erano già stati riconosciuti dal precedente governo Prodi. L’intesa firmata tra il governo e i rappresentanti di Forze armate e Forze dell’ordine prevede uno stanziamento complessivo di 280 milioni di euro e un’ulteriore somma di 126 milioni di euro figlia degli adeguamenti economici delle risorse contrattuali relative al solo anno 2007, già stanziate dal governo Prodi.
Il sindacato autonomo di polizia, pur dichiarandosi soddisfatto dell’intesa raggiunta, incalza l’esecutivo: “Adesso occorre lavorare per il rinnovo del nuovo contratto” ( scaduto un anno e passa or sono).
Quello che emerge da un’attenta lettura intanto è che si tratta di soldi scaduti da 3 anni e mezzo. Continua »
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Marzo 24th, 2009 Riccardo Fucile
SEMPRE SINGOLARI LE PROPOSTE DI LEGGE PRESENTATE DAI NOSTRI PARLAMENTARI… A MARZO SE NE CONTANO 54, ALCUNE RISPONDONO A PRESSIONI DI LOBBIES, ALTRE RASENTANO IL TEATRO DELL’ASSURDO
Sarà anche che siamo in periodo di urgenze sociali e magari dai parlamentari ci si
aspetterebbe qualche iniziativa più pregnante alle aspettative dei cittadini, certo che a scorrere le proposte di certi disegni di legge presentate anche in questo mese c’è da rimanere “basiti”.
Considerando che mediamente occorrono 300 giorni prima che eventualmente vengano approvati, di taluni emerge una partigianeria e una futilità che lascia perplessi.
In soli 5 giorni a marzo ne sono stati presentati 54, vediamo di scendere nel dettaglio.
L’on. Molteni del Pd presenta l’istituzione della figura professionale di specialista senologo, l’on. Bossa del Pd le norme per la conservazione e la diffusione della memoria dell’emigrazione italiana ( ma non ci sono già il Consiglio e la Consulta degli Italiano all’estero ?).
Altra proposta dell’on. Lulli del Pd circa disposizioni per la sicurezza dei prodotti tessili, quella dell’on. Ghizzoni del Pd sulle norme per la promozione dei sentieri della memoria e disposizioni per la promozione della memoria dei crimini nazifascisti ( ma non c’è già la giornata della Memoria?). Continua »
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Marzo 23rd, 2009 Riccardo Fucile
L’OPERAZIONE SCATTATA STRANAMENTE VENERDI’ DOPO LE DECINE DI MAIL DI SOLIDARIETA’ PERVENUTECI IN SEGUITO ALLA RIAPERTURA DEL NOSTRO SITO…IN PROVINCIA E’ STATO DICHIARATO IL COPRIFUOCO? …SOLO GMAIL L’UNICA POSTA ELETTRONICA A CUI DALLA PROVINCIA NON SI POTEVA PIU’ ACCEDERE…BLOCCATI ANCHE I GRUPPI POLITICI CHE MINACCIANDO DENUNCE HANNO COSTRETTO ALLA RITIRATA TAFAZZI
I nostri migliori alleati nella battaglia di trasparenza che stiamo conducendo da mesi nei confronti di alcuni “gestori” dell’Amministrazione della Provincia di Genova – rimarcava un paio di giorni or sono un amico, profondo conoscitore dell’Ente – sono i “tafazziani” gestori stessi che ogni giorno se ne inventano una per bloccarci nell’esposizione dei fatti reali che accadono e finiscono immancabilmente per darsi delle martellate sugli attributi, aumentando la sensazione di avere sempre di più qualcosa da nascondere.
Prima cercando di farci tacere per sempre, seppellendoci nell’oscurità della violazione del diritto di cronaca e di critica sancito dalla Costituzione, ora con escamotage che fanno sbellicare dalle risate tutti i dipendenti.
Ma vediamo i fatti.
Dieci giorni fa riapriamo il nostro sito, oscurato illecitamente, e ci giungono oltre 50 mail di solidarietà per l’iniqua azione di cui siamo stati oggetto. Diverse ci giungono da dipendenti dell’Ente ( le potete leggere in uno degli articoli che seguono).
La nostra casella di posta elettronica è GMAIL, ovvero quello che Wikipedia definisce “un servizio gratuito di posta elettronica via web, gestito da Google”.
Ebbene che succede nei giorni seguenti?
Qualcuno in Provincia venerdì dà ordine al Centro elettronico interno di disabilitare Gmail, non anche altre caselle tipo Libero o Alice o altri.
No, solo Gmail…ma che strano. Continua »
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Marzo 23rd, 2009 Riccardo Fucile
DOPO GLI ARRESTI DOMICILIARI ERA STATO ARRESTATO PER 4 GIORNI APPLICANDO L’ART. 2 CHE PREVEDE LA CUSTODIA IN CARCERE…MA LO STESSO DECRETO SICUREZZA PREVEDE IL CARCERE “SOLO SE ESISTONO LE ESIGENZE DI CUSTODIA CAUTELARE”…PREVALE LA DISCREZIONALITA’ DEL GIUDICE E ORA IL PRESUNTO VIOLENTATORE E’ LIBERO…MA CHE BELLA LINEA DURA
Il suo caso aveva convinto il governo della necessità di un decreto urgente che
costringesse i giudici a tenere in cella gli stupratori. Il decreto è stato emanato e dal 23 febbraio è legge dello Stato.
Ma per Davide Franceschini, il giovane romano accusato la sera di capodanno di avere stuprato una coetanea, il carcere è durato solo 4 giorni.
Il 16 marzo, in esecuzione del decreto legge, era stato portato a Regine Coeli, ma dopo 76 ore il giudice lo ha rispedito a casa. Non agli arresti domiciliari, dove si trovava prima che entrasse in vigore il decreto, ma pienamente e completamente libero.
Paradossalmente per lo stupratore di capodanno il decreto sicurezza si è trasformato in un buon affare, grazie alla superficialità di chi lo ha predisposto, spacciandolo come un esempio di linea dura e rivelatosi invece un buco giuridico.
L’art 2 del decreto stabilisce che i reati di violenza sessuale, prostituzione minorile, pedopornografia, turismo sessuale e violenza di gruppo siano equiparati ai reati di mafia: e quindi, quando esistano gravi indizi, è applicata la custodia in carcere.
Apparentemente una norma senza scappatoie e, infatti, qualche procura ha iniziato a rispedire in galera gli indagati per stupro.
Ma i grandi cervelli che hanno predisposto il decreto hanno aggiunto poche righe in fondo all’articolo secondo le quali il carcere si può evitare “se vi sono elementi dai quali risulti che non esistono esigenze cautelari”. Continua »
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Marzo 22nd, 2009 Riccardo Fucile
ELETTRICISTI, MURATORI, PARRUCCHIERI… PICCOLE IMPRESE E LABORATORI OFFRONO 158.000 POSTI… UN TERZO PERO’ RESTA VACANTE
Cercano ma non trovano. Imprese, laboratori artigiani, piccole realtà produttive. Il luogo comune del lavoro che non c’è in tempi di crisi, crolla miseramente sotto i colpi delle richieste delle aziende. A contare la voglia di lavorare di qualcuno ci ha pensato la Confartigianato che sulla base dei dati forniti dalla Unioncamere ha elaborato un’indagine su quali settori risentono maggiormente di carenza di manodopera, più o meno specializzata.
Nel lungo elenco di professioni a caccia di volenterosi addetti c’è un po’ di tutto: dagli installatori di infissi (660 posti disponibili con una carenza di 410 operai), ai parrucchieri ( ne mancano all’appello 3.870).
Anche tra panettieri e fornai c’è richiesta: le aziende artigiane prevedono oltre 1560 nuove assunzioni, ma i titolari di attività sanno già che ne mancheranno all’appello oltre 600.
Tirando le somme, gli imprenditori artigiani dovranno rinunciare a dare lavoro al 32% della potenziale manodopera. Vale a dire che le imprese artigiane non riescono a trovare oltre 50.000 addetti a cui offrire un posto di lavoro.
E neppure si parla di contratti atipici, di consulenze o di collaborazioni sporadiche. Continua »
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Marzo 22nd, 2009 Riccardo Fucile
PER ORA E’ UNA SCATOLA VUOTA: NOVE ANNI DI TEMPO PER DARGLI UN CONTENUTO…. IL FEDERALISMO A COSTITUZIONE INVARIATA…QUANTO COSTERA’ NON SI SA…FEDERALISMO ED EFFICIENZA NON SONO SINONIMI
La recente approvazione del disegno di legge delega sul federalismo fiscale ha
generato le prime osservazioni da parte degli esperti, al di là del facile entusiasmo elettoralistico della Lega che fa festa senza neanche la torta. Ognuno si accontenta come può.
Purtroppo i simboli bastano allo scopo nei carnevali dei semplici, ma sul tappeto restano problemi di ogni genere.
Senza addentrarci nei tecnicismi del provvedimento, uno dei punti nodali è la sostituzione del costo standard alla spesa storica che dovrebbe consentire un più equilibrato finanziamento delle prestazioni essenziali con risorse regionali. Che il meccanismo funzioni è tutto da dimostrare.
L’idea di fondo è quella di aumentare simultaneamente sia le risorse finanziarie dei livelli di governo decentrati che le responsabilità degli stessi nella gestione dei denari.
Vediamo le zone oscure. Intanto si tratta di un disegno di legge delega.
E’ un progetto che conferirà al governo il potere di scrivere norme legislative, per ora inesistenti, che entreranno in vigore in un periodo di tempo compreso entro i nove anni.
Nulla sotto il profilo dei contenuti per ora. E si fa tutto senza toccare la Costituzione, da cui il nome di federalismo a Costituzione invariata.
Un sistema che ha già prodotto ad es la legge Bassanini di cui non si ha certo un bel ricordo.
Che si possa guardare con animo sereno a un’altra riforma che parta dalla legge ordinaria anzichè dalla Costituzione? Le perplessità degli esperti sono molte. Continua »
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Marzo 21st, 2009 Riccardo Fucile
I PAESI DELL’EST RAPPRESENTANO IL 22% DEL’EXPORT… A RISCHIO 35.000 AZIENDE ITALIANE, BEN 18.000 SOLO IN ROMANIA
L’export verso i Paesi dell’Est vale da solo il 12% della bilancia commerciale italiana, se poi aggiungiamo gli ex Paesi Urss la quota raggiunge il 22%.
All’incirca 14 miliardi di euro che, con il crollo dei sistemi finanziari di oltre cortina, sarebbe messo immediatamente in discussione, con grave perdita per l’economia italiana.
A rischio non è solo una fetta di export con il relativo indotto italiano, ma le joint venture italiane su terreno straniero, spesso usate come testa di ponte verso i mercati del far east, la Turchia e i Balcani.
Le sedi di aziende italiane delocalizzate a Est sono appese al sottile filo degli asset tossici delle banche locali, tanto quanto le imprese nazionali.
Nell’area, infatti, operano oltre 35.000 imprese italiane, 18.000 solo in Romania, con un export cresciuto fino al 2008 al ritmo del 20%.
Di molti di questi Paesi siamo il primo partner commerciale con il nostro sistema bancario che ha supportato la crescita delle aziende.
Tornare indietro costerebbe immensamente di più al nostro sistema di imprese, penalizzando proprio le aziende più competitive che hanno scommesso sull’internazionalizzazione. Continua »
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Marzo 21st, 2009 Riccardo Fucile
I CONSUMI PRECIPITANO, LA CASSA INTEGRAZIONE AUMENTA DEL 553,17%… ACQUISTI SCENDONO DEL 4,6%, SI RIDUCE LA DOMANDA PER TRASPORTI E MOBILITA’… REGGONO RISTORANTI E ALBERGHI, DIMINUISCE DELL’ 8,9% IL CONSUMO DI ENERGIA
La cassa integrazione esplode, i consumi precipitano: sono le due facce del Paese in
piena crisi economica, dove l’unico dato in controtendenza è l’aumento del 7% degli acquisti di vino Doc. Tanto per dimenticare forse. Tutto il resto ha le tonalità della catastrofe.
A febbraio, secondo i dati diffusi dall’Inps, nell’industria sono stati autorizzate 25,9 milioni di ore di cassa integrazione, contro i 3,9 milioni di ore dello stesso mese dello scorso anno.
L’incremento è addirittura del 553,17% .
Mentre è più contenuto quello relativo alla casa integrazione straordinaria, dove l’aumento rispetto al 2008 si è attestato al 44,8%.
Confcommercio segnala che a gennaio la riduzione dei consumi rispetto all’anno precedente è del 4,6%. Si tratta della dodicesima variazione negativa da gennaio 2008, dato preoccupante se si considera che gli acquisti non hanno ricevuto alcun beneficio dal rallentamento dell’inflazione.
Il dato di gennaio nasce da una flessione accentuata della domanda relativa ai beni ( – 6,4%) a cui si è associata una riduzione della domanda per i servizi (-0,3%).
Il calo maggiore riguarda i trasporti e la mobilità , gli italiani non comprano più auto e moto e risparmiano anche sull’aereo, mentre viaggiano sempre in treno.
Al ristorante e all’albergo comunque non rinunciano. Come non transigono sui telefonini ( + 4,4%). Per quanto riguarda la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, le stime per gennaio 2009, pur evidenziando un’ulteriore flessione ( – 1,4%), segnala una tendenza alla stabilizzazione dei consumi delle famiglie fortemente compresse nel 2008. Continua »
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