MENO SHOPPING E LUCE, PIU’ CASSA INTEGRAZIONE
I CONSUMI PRECIPITANO, LA CASSA INTEGRAZIONE AUMENTA DEL 553,17%… ACQUISTI SCENDONO DEL 4,6%, SI RIDUCE LA DOMANDA PER TRASPORTI E MOBILITA’… REGGONO RISTORANTI E ALBERGHI, DIMINUISCE DELL’ 8,9% IL CONSUMO DI ENERGIA
La cassa integrazione esplode, i consumi precipitano: sono le due facce del Paese in piena crisi economica, dove l’unico dato in controtendenza è l’aumento del 7% degli acquisti di vino Doc. Tanto per dimenticare forse. Tutto il resto ha le tonalità della catastrofe.
A febbraio, secondo i dati diffusi dall’Inps, nell’industria sono stati autorizzate 25,9 milioni di ore di cassa integrazione, contro i 3,9 milioni di ore dello stesso mese dello scorso anno.
L’incremento è addirittura del 553,17% .
Mentre è più contenuto quello relativo alla casa integrazione straordinaria, dove l’aumento rispetto al 2008 si è attestato al 44,8%.
Confcommercio segnala che a gennaio la riduzione dei consumi rispetto all’anno precedente è del 4,6%. Si tratta della dodicesima variazione negativa da gennaio 2008, dato preoccupante se si considera che gli acquisti non hanno ricevuto alcun beneficio dal rallentamento dell’inflazione.
Il dato di gennaio nasce da una flessione accentuata della domanda relativa ai beni ( – 6,4%) a cui si è associata una riduzione della domanda per i servizi (-0,3%).
Il calo maggiore riguarda i trasporti e la mobilità , gli italiani non comprano più auto e moto e risparmiano anche sull’aereo, mentre viaggiano sempre in treno.
Al ristorante e all’albergo comunque non rinunciano. Come non transigono sui telefonini ( + 4,4%). Per quanto riguarda la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, le stime per gennaio 2009, pur evidenziando un’ulteriore flessione ( – 1,4%), segnala una tendenza alla stabilizzazione dei consumi delle famiglie fortemente compresse nel 2008.
A certificare la frenata dell’economia sono arrivati anche i dati sui consumi di elettricità , dati che indicano non tanto le difficoltà delle famiglie quanto quelle delle imprese.
Dopo il meno 8,5% di gennaio, a febbraio la quantità di energia elettrica richiesta in Italia è stata di 25,9 milioni di kilowattora, con una flessione dell’8,9% rispetto ai volumi richiesti a febbraio dell’anno precedente.
A fare da conferma allo stato di grave crisi che sta attraversando anche la nostra economia arriva dal Veneto un dato significativo secondo cui il 75% delle imprese artigiane ha visto calare il proprio fatturato negli ultimi 3 mesi di ben il 48,8%.
A cui si aggiunge un dimezzamento dei margini industriali passati dal 40 al 17%.
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