Destra di Popolo.net

L’ACCUSA AL GRILLINO: “HA TENUTO 70.000 EURO”

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

NUOVA POLEMICA NEL MOVIMENTO CINQUESTELLE

«If». Il deputato Cinque Stelle Ivan Catalano, (divorato dall’antico dilemma: vale di più il mio onore o la serenità  di chi mi sta a fianco?), ha scoperto la sindrome di Rudyard Kipling.
Che cos’è che fa di un deputato un uomo, figlio mio?
Ci ha pensato un sacco, Catalano. Lacerato dai dubbi, divorato dai sensi di colpa, schiacciato dall’insostenibile fardello di chi è costretto a scegliere tra il bene e il giusto, ha trovato la sua complicata sintesi astenendosi dal restituire mezza indennità  e diaria in eccedenza per devolvere il gruzzoletto a una più nobile, umanitaria e sconosciuta causa.
«Mi sono trovato a un bivio. Da una parte il codice di comportamento 5 Stelle dall’altra la mia incapacità  di ignorare i bisogni primari di persone a me vicine».
Familiari, amici, dirimpettai? Chi lo sa. La privacy è privacy.
In ogni caso «un uomo», avrebbe detto Kipling. Contraddicendo l’idea di un folto gruppo di cittadini parlamentari, che per mesi hanno restituito ottomila euro a botta, contro la media di cento euro del ventiseienne collega lombardo.
«Tra una cosa e l’altra si è messo in tasca settantamila euro».
Bugia? Verità ? E, soprattutto, fessi loro o davvero iellato lui?
Nell’incertezza – e forse sentendo la malinconia dei bei tempi andati, quando i dissidenti finivano alla sbarra senza tanti complimenti – i deputati Cinque Stelle hanno chiesto spiegazioni.
«Se non le dà  è fuori». Perciò, ieri sera, si sono ritrovati in un’auletta di Montecitorio e hanno inscenato il primo atto del processo. «Ivan, che ti prende?».
Catalano, che entrando nel Palazzo aveva un’espressione immobile da museo delle cere, si era preparato la risposta con cura. Una cosa del tipo: ho peccato, ma non per me, e presto vi restituirò ogni singola moneta.
E quando l’ha detto i suoi occhi, nell’ombra, hanno brillato di una luce verdastra come quelli dei gatti. «Non ho intenzione di lasciare il Movimento». Era convinto che quelle frasi fossero destinate a suscitare solidarietà  e invece gli onorevoli-cittadini-portavoce si sono limitati a guardarlo contrariati. «Davvero rendi?». «Rendo».
Un comportamento almeno più cortese di quello tenuto dai militanti in rete.
Venuti a conoscenza dell’incresciosa questione l’avevano lapidato. «Venduto». «Opportunista». «Vigliacco». Tenerezze di questo tipo. E anche molto peggio.
Il consueto «metodo Boffo» 2.0 alimentato da una serie di dichiarazioni passate del deputato lombardo non esattamente in sintonia con la linea Grillo-Casaleggio.
Aperture al Pd. Solidarietà  a Orellana. Attacchi ai responsabili della comunicazione Cinque Stelle.
Come se avesse voglia di farsi cacciare. Edmond Dantès del Conte di Montecristo alla disperata ricerca di una via di fuga.
Che ancora non gli si è dischiusa. Perchè il Movimento ha scoperto la pazienza, avendo capito che ogni espulsione si trasforma in un autogol.
Gli irrequieti, irascibili, scombinati riottosi, in fin dei conti nel Palazzo li hanno portati loro.
Sono questi i dirigenti a cui volete dare in mano il Paese?
Catalano, nel frattempo, rimane incollato al suo velenoso mondo antico. «Ero e resto fiducioso. La mia è una questione risolvibile».
E lo dice placido come se fosse affondato nel pouf davanti alla tv.
Fine della storia? Difficile. Improbabile.

Andrea Malaguti
(da “La Stampa”)

argomento: Grillo | Commenta »

RIVOLUZIONE IMMOBILIARE: SERVICE TAX PROGRESSIVA E PAGATA ANCHE DAGLI INQUILINI

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

ARRIVA LA TASSA CHE SOSTITUISCE IMU E TARES: ECCO COME E’ STATA CONGEGNATA E CHI NE FARA’ LE SPESE

Addio Imu. Benvenuta service tax.
In vista della presentazione della legge di stabilità , prevista per il prossimo ottobre, il governo marcia a tappe forzate per introdurre la nuova tassazione sugli immobili. Dopo le polemiche delle scorse ore per l’emendamento presentato dal Partito Democratico per limitare l’esenzione dell’Imu sulla prima casa solo alle abitazioni con una rendita catastale inferiore a 750 euro, oggi il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, si è presentato in Commissione bilancio alla Camera per illustrare la posizione dell’esecutivo.
L’esenzione della prima rata Imu resterà  per tutte le prime case.
La vera novità , però, riguarda la Service tax, l’imposta che dal 2014 sostuirà  la vecchia tassa sulla casa.
Baretta ha spiegato che la Service tax sarà  “progressiva”, perchè costituitita da due componenti, una patrimoniale e una di servizi.
La parte patrimoniale, ha spiegato Baretta, per sua natura è progressiva.
Dunque più alto sarà  il valore della casa, più elevata sarà  la tassa.
Ma come sarà  calcolato il valore degli imobili. Il verbale del consiglio dei ministri nel quale era stata delineata la Service Tax, prendeva in considerazione due meccanismi: la rendita catastale e il valore di mercato.
Dunque probabile che il meccanismo più semplice e immediato per la progresività  sia ancora una volta quello del valore catastale.
La Service Tax, poi, ingloberà  anche la Tares, la tassa sui rifiuti.
Mentre la parte patrimoniale sarà  pagata dai proprietari di casa, la parte servizi (spazzatura, più quelli indivisibili) peserà  sugli inquilini.
La Service Tax dovrebbe essere più leggera della somma tra Imu e Tares, questo almeno nelle promesse…
Il governo sarebbe pronto a mettere sul piatto una dote di 2 miliardi di euro per allegerire il prelievo sulle prime case.

(da “Huffington Post“)

argomento: governo | Commenta »

DECADENZA, SLITTA IL VOTO AL SENATO. E I SERVIZI SOCIALI SARANNO “SOFT”

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

ALLA FINE SI PRONUNCERA’ PRIMA LA CORTE DI APPELLO DI MILANO CHE IL SENATO, GRAZIE ANCHE AI GRILLINI… E IL CAVALIERE POTREBBE RENDERE SERVIZI SOCIALI DA CASA

Decadenza e servizi sociali per Berlusconi. Per l’una e gli altri la parola giusta è “rinvio”. Cominciamo dalla pena di 9 mesi che il Cavaliere dovrebbe scontare scegliendo l’affidamento ai servizi sociali.
Bene che vada, non se ne parlerà  prima di gennaio perchè i tempi della decisione del tribunale di sorveglianza sono quelli.
Tra una settimana l’ex premier presenterà  la richiesta a Milano, nella quale saranno indicate la dimora certa e un altrettanto certa fonte di reddito. Poi Berlusconi andrà  a una faccia a faccia con un assistente sociale – di qui la dizione “affidamento ai servizi sociali” – che valuterà  con lui il programma più adatto per scontare la pena.
Sta più sui media, che non nella sua testa, l’ipotesi di scegliere una comunità .
Chi gli sta vicinoin queste ore assicura che lui «non ha ancora un’idea precisa di quello che vuole fare». Del resto, Berlusconi non è un uomo qualunque. Nel suo caso c’è un pesante problema di sicurezza, una dozzina di uomini che lo segue come un’ombra per conto dello Stato, oltre ai suoi vigilantes.
In modo soft, con discrezione (rara, nel suo caso, in verità ), potrebbe lavorare a un progetto economico per il recupero dei più deboli. E potrebbe farlo stando a casa sua.
Quanto alla decadenza, niente da fare. Non sarà  votata in Senato prima del 19 ottobre, giorno in cui a Milano si celebra il mini-processo in Corte d’appello per ricalcolare l’interdizione.
Nello slittamento c’è sotto un “magheggio” del Pdl o è una fortuita coincidenza?
La colpa è dei grillini. I quali chiedono che prima di affrontare in aula il caso Berlusconi, nel quale per certo si andrà  a una richiesta di voto segreto, si cambino le regole stesse di quel voto. Quindi si modifichi il regolamento.
Per farlo bisogna convocare la giunta per il regolamento, presieduta dallo stesso presidente del Senato Pietro Grasso. Che non lo ha ancora fatto. Ma sta per farlo.
Perchè una questione come quella posta da M5S non può essere ignorata o rinviata. Va affrontata. Magari respinta. Ma discussa.
Ciò comporta, ovviamente, una scelta di campo anche per il Pd. Va da sè che la discussione non potrà  essere frettolosa, visto che è delicata, e non è detto che possa essere esaurita in una sola seduta.
Ma non basta. Al Senato è prevista oggi la solita riunione dei capigruppo d’inizio settimana. Ma la questione decadenza non può essere messa all’ordine del giorno per la semplice ragione che il presidente della giunta per le elezioni e immunità  Dario Stefà no sta scrivendo la relazione che chiude due mesi di dibattito in giunta dopo il voto su Berlusconi di venerdì scorso.
Il regolamento del Senato gli dà  venti giorni di tempo, e l’esponente di Sel certamente non se li prenderà  tutti. Ma non è detto che Stefà no sia già  pronto per domani sera, giorno nel quale di solito la giunta si riunisce.
Slittare di uno o due giorni o rinviare tutto alla settimana seguente? Un fatto è certo, la relazione di Stefà no è complessa perchè dovrà  spiegare a tutti per quale motivo ha prevalso la tesi della decadenza.
A questo punto però, più si va avanti nel tempo, più si legittima il Pdl a porre la sua pregiudiziale, la necessità  di aspettare la Corte di appello di Milano prima chiuderela partita della decadenza.

Liana Milella
(da “La Repubblica”)

argomento: Berlusconi | Commenta »

I SERVIZI SOCIALI DI MISTER BERLUSCONI: COME FUNZIONANO

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

IL TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA DI MILANO DOVREBBE DECIDERE IN PRIMAVERA SUL CONDANNATO

Silvio Berlusconi ha scelto i servizi sociali. L’ha annunciato ufficiosamente l’avvocato Franco Coppi: per la richiesta ufficiale c’è tempo fino al 15 ottobre. Sarà  presentata entro il fine settimana.
Ma il percorso per ottenere l’affidamento, per l’ex presidente del Consiglio, è ancora lungo.
La normativa che regola l’accesso ai servizi sociali è complessa e macchinosa.
Gli esiti sono tutt’altro che scontati.
Proviamo a chiarire gli aspetti più importanti.
A chi spetta la decisione sulla richiesta di affidamento ai servizi sociali?
A decidere è il Tribunale di sorveglianza competente, in questo caso quello di Milano, che stabilisce con un’ordinanza l’eventuale affidamento ai servizi sociali e le prescrizioni che il condannato dovrà  seguire in quel periodo.
Il Tribunale di sorveglianza può rifiutare la richiesta di Berlusconi?
Sì. I giudici non sono obbligati a ratificare la richiesta di misure alternative alla detenzione. La valutazione sull’idoneità  della domanda dipende da una serie di parametri: può essere concessa solo a chi deve scontare una condanna non superiore ai tre anni di reclusione (grazie all’indulto, dei 4 anni inflitti a Berlusconi ne rimane solo uno) ma solo a condizione che il comportamento del pregiudicato faccia ritenere che la misura possa avere davvero effetti rieducativi.
C’è un precedente importante. A gennaio il Tribunale di sorveglianza di Bologna ha rifiutato la richiesta di affidamento ai servizi sociali per tre dei quattro poliziotti colpevoli dell’assassinio di Federico Aldrovandi. La corte, presieduta dal giudice Francesco Maisto, ha valutato come elemento decisivo il mancato pentimento degli agenti per la morte del ragazzo.
I poliziotti, infatti, avevano contestato pubblicamente la sentenza (e uno di loro aveva persino insultato la madre di Aldrovandi). La mancata accettazione del giudizio da parte del condannato (l’“assenza di pentimento”) può essere dunque un elemento determinante per la decisione sulla richiesta di affidamento ai servizi sociali.
Quando potrebbe iniziare l’affidamento di Berlusconi ai servizi sociali
I tempi variano a discrezione del Tribunale di sorveglianza. Quello milanese, generalmente, attribuisce la priorità  ai procedimenti che riguardano i condannati detenuti.
Prima di iniziare la valutazione sulla richiesta di Berlusconi, che è un condannato in libertà , potrebbero passare diversi mesi: il suo caso non dovrebbe essere preso in esame prima della prossima Primavera.
In ogni caso, la decisione sull’inizio rimane a completa discrezione del presidente del Tribunale di sorveglianza. Per la conclusione del procedimento può essere necessaria più di un’udienza. Dopo la pronuncia della corte in camera di consiglio, peraltro, servono ancora tra i 5 e 15 giorni per il deposito dell’ordinanza.
È impossibile stabilire una data precisa, ma con ogni probabilità  i tempi per l’eventuale affidamento di Berlusconi ai servizi sociali saranno molto lunghi.
Il condannato può scegliere a quale servizio essere affidato?
No. Gli avvocati possono formulare una o più richieste, ma anche in questo caso la valutazione finale spetta Tribunale di sorveglianza.
Insieme all’Uepe (gli Uffici locali per l’esecuzione locale esterna), il tribunale decide il programma di affidamento: la struttura a cui assegnare il condannato e le regole che deve rispettare (le ore di lavoro o di impegno socialmente utile, gli orari di obbligo domiciliare o la reperibilità  per altri controlli di polizia, i divieti alla frequentazione di altri pregiudicati).
Quale lavoro potrebbe essere assegnato a Berlusconi? In quale città ?
Prima della sentenza di Cassazione, Berlusconi ha stabilito la sua nuova residenza a Roma. Per questo motivo svolgerebbe i servizi sociali nella Capitale, nonostante la competenza sull’assegnazione spetti al Tribunale di sorveglianza di Milano.
Le possibilità  di impiego sono praticamente illimitate. L’affidamento in prova può prevedere un impegno lavorativo (di qualsiasi tipo: dall’impresa di pulizie a quella edile), il volontariato e persino lo studio.
Qualsiasi attività , in sostanza, che il Tribunale di sorveglianza consideri legata a una prospettiva di reinserimento nella società .
Quanti sono in Italia i condannati ai servizi sociali?
Secondo i dati dal ministero di Giustizia, al 31 luglio 2013 sono 11.596. Gli assistenti che si occupano di seguire il loro percorso sono meno di 1700.
Secondo Patrizio Gonnella, presidente di Antigone — l’associazione che si occupa della tutela dei diritti dei carcerati — “l’affidamento è una fondamentale misura di civiltà . Purtroppo in Italia si taglia su educatori e magistrati di sorveglianza che devono farlo funzionare. Il risultato è che anche nei servizi sociali si riflettono le stesse diseguaglianze e le stesse distorsioni che macchiano la nostra giustizia e il nostro sistema penitenziario”.

Tommaso Rodano

argomento: Giustizia | Commenta »

VERGOGNA DI STATO: 45 EURO A MIGRANTE PER TENERLI IN GABBIA

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

OGNI GIORNO LO STATO SPENDE 200.000 EURO PER MANTENERE L’INDUSTRIA DELL’ACCOGLIENZA, 10.000 EURO A TESTA LA MEDIA DEL TRATTENIMENTO PRESSO I CIE… MA NESSUNO CHIEDE CONTO DELLA CONGRUITA’ DELLA CIFRA RISPETTO A UN SERVIZIO SCANDALOSO

Sigillate le bare dei morti, dovremo scoperchiare quelle dei vivi, degli immigrati detenuti nei centri di accoglienza temporanea.
Dovremo domandarci come sia possibile farli vivere nelle condizioni disumane e appurare che la loro disperata esistenza viene mantenuta alla straordinaria spesa media quotidiana di 45 euro. Dovremo pur chiedere conto della congruità  della cifra, incredibile rispetto allo standard conosciuto di decenza, di pulizia, di efficienza
Per ognuno di questi poveracci, trattenuti (cioè reclusi), spesso al solo scopo di rispedirli nelle terre della morte da dove sono giunti, spendiamo — ci dice l’ultimo e più aggiornato dossier (Lampedusa non è un’isola) curato da Luigi Manconi e Stefano Anastasia — diecimila euro di media.
E ogni giorno il costo complessivo di questa imponente fabbrica dell’accoglienza di Stato ammonta a duecentomila euro.
In Italia, si sa, ogni emergenza si trasforma in industria.
E l’industria dell’emergenza è attività  sempre in espansione.
Basta volgere lo sguardo a ciò che è capitato nell’ultimo decennio.
La gestione e il ciclo dello smaltimento dei rifiuti solo a Napoli ha raggiunto, per esempio, negli anni in cui la questione si è fatta emergenziale, la cifra di quasi sette miliardi di euro.
Il terremoto dell’Aquila ha prodotto solo nei primi due anni (con i risultati che vediamo) costi vivi per quasi due miliardi di euro.
L’emergenza è dunque la pratica governativa meglio avviata, sempre pronta a gonfiare le voci della fattura, a rendere impossibile una soluzione ragionevole e irreversibile la dimensione della spesa
La normativa che regola l’immigrazione oltre ad avere aspetti disumani produce questa economia oscura ma fiorente, dove le funzioni dello Stato, gestite nell’iperbole amministrativa del ministero dell’Interno, vengono rese — anche quelle minime — molto più costose di quanto dovrebbero e potrebbero.
Dal 1999 al 2011 un miliardo di euro è andato via per gestire questo immenso grand hotel, con i frutti indegni di un Paese civile.
Visto che siamo tutti vicini alla parola del Papa, quella “vergogna” che finanche il Parlamento ha fatto sua, sarà  il caso di valutare se tributare un pensiero ai responsabili di questa gestione sprecona, per tenersi prudenti, dell’accoglienza?
E sarà  il caso che il ministro Alfano spieghi, prima di urlare la sua vergogna, dove diavolo dimori il senso dello Stato, la lealtà  verso le voci di bilancio e la congruità  prima morale, poi economica di questo monumentale impianto di carcerazione?
Domani Barroso, il presidente della Commissione europea, farà  visita al centro di accoglienza di Lampedusa. Intanto almeno lui, a differenza di Alfano, una volta sull’isola andrà  anche al centro. Siamo certi che domani proprio il centro potrebbe trasformarsi in una casetta linda e profumata. Tutti al loro posto, e tutto in ordine. Ben venga se rimanesse poi così.
Altrimenti sarebbe la prova di una conclamata, perdurante e manipolazione della realtà . Esistono, per motivi sconosciuti, costi di gestione troppo differenti tra nord e sud dell’Italia, ed esistono periodi di trattenimento che variano, tra un centro e l’altro (a seconda della collocazione geografica), dai 28 ai 78 giorni.
In definitiva esistono tutte le condizioni perchè la vergogna trovi finalmente casa e dei volti amici a cui accompagnarsi.

Antonello Caporale

argomento: Immigrazione | Commenta »

QUANDO MARONI SORRIDEVA AI DITTATORI

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

L’IPOCRISIA DI CHI NON POTEVA NON SAPERE

Roberto Maroni è il fiore dell’ipocrisia che offriamo ai morti di Lampedusa.
Con orgoglio ricorda la saggezza delle sue raccomandazioni, mentre la fila delle bare si allunga. Vale la pena riepilogarne la praticità .
Non dovevano attraversare il deserto e imbarcarsi sulle carrette trappola senza due righe di permesso.
Bastava bussare al consolato italiano di Asmara, riempire i moduli specificando il motivo del viaggio. Vacanze o lavoro, più semplice di così.
Per otto anni ministro, Maroni non è mai stato informato dell’Eritrea nel terrore.
Anche perchè non esistono profughi politici dal paese amico, solo teste disordinate, voglia d’avventura e l’Italia diventa la scorciatoia per la bella vita.
Ma il pane è nostro e anche la marmellata. Manteniamo le distanze senza trascurare le buone occasioni offerte dalle dittature.
Camicie Armani cucite in Eritrea e l’Italcantieri del Paolo Berlusconi che aveva in mente di costruire villaggi vacanze attorno a Massawa sopra le rovine delle belle case disegnate da architetti di gran nome: per l’Unesco patrimonio dell’umanità  e per l’impresa italiana che le ha distrutte un lavoro come tanti.
Purtroppo, Berlusconi Due lascia infastidito dalle polemiche e dall’imbarazzo della Farnesina. Per salvare la villa della famiglia Melotti (italiani che conquistano l’Africa con la birra) Ludovico Serra, primo segretario dell’ambasciata , va a vedere cosa sta succedendo. Strappato dall’auto, bastonato, segregato con la ruvidezza riservata agli agenti nemici.
Non va meglio all’ambasciatore Antonio Bandini.
Nel 2001 (Maroni nel parterre di chi governa) spariscono undici ministri forse in galera, forse morti mentre l’Italia di Berlusconi guida l’Unione europea.
A nome dell’Europa, Bandini chiede spiegazioni. Espulso.
Costretti a scappare anche i carabinieri inquadrati nella missione Onu. Caserma circondata dalle truppe del generale Isaias Afwerki: nel 1997 aveva annunciato le elezioni, ma non se ne è più ricordato.
Governa con la mano dura che distrugge le famiglie e obbliga chi non è sposato al servizio militare eterno, preti e suore comprese.
Penultimo paese del mondo, libertà  ed economia quasi zero dopo la Corea del Nord, eppure il primo ministro Cavaliere fa finta che non sia successo niente: rinnova la spesa di due miliardi per una missione fantasma e Isaias visita l’Italia con gli onori della regina Elisabetta e quattro chiacchiere senza i giornalisti addosso, weekend nel villone hot di Sardegna.
In suo onore l’università  Federico II di Napoli organizza un convegno, mentre il sindaco di Parma (destra di Elvio Ubaldi) consegna a Isaias il sigillo della città .
Per banale dimenticanza non invita la comunità  eritrea.
Quando Isaias passa da Milano abbraccia Pier Gianni Prosperini entrato in politica con la Lega e poi vicepresidente Lombardia col pacchetto Forza Italia di Formigoni.
Nel suo ufficio al Pirellone sventolavano bandiere eritree e la pergamena che lo promuove colonnello del dittatore. È finito in tribunale, traffico di armi con Asmara.
Chi scappa e rischia la pelle scappa da fame, brutalità , polizie padrone di ogni vita con le ombre di al Qaeda attorno alla frontiera della Somalia.
Ma i figli spirituali di Maroni non sanno e se ne fregano: è normale che allo stadio insultino chi è annegato a Lampedusa.

Maurizio Chierici

argomento: Maroni | Commenta »

LA MOSSA DEI FALCHI CONTRO ALFANO: PRIMARIE, CON FITTO PRONTO ALLA SFIDA

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

STASERA A BALLARO’ FITTO RILANCERA’ L’ALTERNATIVA AD ALFANO, “TROPPO POCO BERLUSCONIANO” E CHIEDERA’ LE PRIMARIE PER LA LEADERSHIP

Mentre Silvio Berlusconi torna ad Arcore per occuparsi di quanto più gli sta a cuore, i suoi problemi giudiziari, nei palazzi romani continua ad infiammare la guerra tra Alfano e Fitto per il controllo del Pdl.
Se dopo il successo sulla fiducia il segretario ha conquistato un’altra vittoria, il no di Berlusconi al congresso chiesto dai “lealisti”, ora Fitto si prepara a rilanciare.
Lavora tutto il giorno con i suoi per preparare il contrattacco.
Chiederà , spiega uno di loro, «un tavolo in cui tutte le anime del partito siano equamente rappresentate per scrivere un nuovo statuto e un regolamento che regolino la guida e la convivenza delle varie anime in Forza Italia».
L’obiettivo dell’ex governatore pugliese resta quello di ottenere il congresso per scalzare Alfano dalla segreteria, ma intanto riflette con i suoi se non sia meglio accorciare i tempi (per preparare un congresso — è l’argomento di chi lo stoppa — ci vuole più di un anno) lanciando l’idea delle primarie per la leadership nella futura Forza Italia.
Chi ieri ha sentito Berlusconi, rintanato con gli avvocati a Villa San Martino per scrivere la domanda di affidamento ai servizi sociali, lo ha trovato lontano dalle vicende di partito.
Quei pochi minuti che dedica al Pdl li riempie di battute sui due contendenti, continua a invocare «l’unità  del partito» ma in fondo, pur avendo scelto per ora di premiare Alfano, non è dispiaciuto che «Raffaele dia filo da torcere ad Angelino».
Posto che non vuole divisioni, un contrappeso ad Alfano, del quale comunque dopo la fiducia al governo non si fida più ciecamente, lo rassicura.
Intanto Alfano e Fitto non si parlano, così come Fitto non sente il Cavaliere da sabato. In agenda c’era un appuntamento a Roma per oggi, ma se l’ex premier dovesse trattenersi ad Arcore.
Fitto non molla, si prepara a una lunga battaglia, questa sera sarà  a Ballarò per rilanciare la sfida.
Dirà  che contro lui gli alfaniani usano «polpette avvelenate e disinformazione», alludendo a soffiate ai media per indebolirlo nella lotta interna.
Quindi dirà  che «non ci possono essere sovrapposizioni di incarichi, come nel 2011 al suo insediamento sosteneva lo stesso Alfano» che oggi è segretario, ministro e vicepremier.
Infine la sortita sul partito, per il quale pretenderà  «nuove regole per definire la convivenza tra anime diverse». Batterà  sulla linea politica e sull’identità , accusando gli alfaniani di tradire il berlusconismo e di ragionare come un partitino di centro che vuol far coppia con l’Udc e fa giochini di palazzo (accusa lanciata ieri da Gasparri e stoppata da Cicchitto).
L’obiettivo resta il congresso, ma in caso la sua proposta finisse nelle sabbie mobili potrebbe rilanciare sulle primarie, più rapide da organizzare e per mettere nell’angolo Alfano, che in passato le ha chieste più volte.
I toni dunque resteranno alti, ma tutti già  guardano a quale potrà  essere il punto di caduta visto che entro fine mese, quando Berlusconi sarà  dichiarato decaduto dall’aula del Senato, il partito dovrà  essere sistemato.
Un ministro del Pdl, dunque un alfaniano, spiega che «se Fitto fa una proposta ragionevole per noi va bene, non possiamo mica tenere governo e partito. Se la strategia di Raffaele — come crediamo visto che nessuno lo seguirebbe fuori dal partito e nemmeno lui vuole uscire — è quella di alzare la posta e poi trattare, ottenere garanzie, va bene. Ma se invece tiene duro, se non riconosce la leadership di Alfano e la linea moderata sul governo allora si può accomodare fuori dal partito».
Intanto la battaglia interna è destinata a spostarsi sul governo e per questo Alfano i gli altri quattro ministri stanno lavorando a un documento da far firmare a tutta la corrente che consacrerà  la linea moderata e governativa del partito pur tenendo il punto sui provvedimenti dell’esecutivo come Legge di stabilità , giustizia, responsabilità  civile dei giudici, imprese e famiglie.

Alberto D’Argenio
(da “La Repubblica“)

argomento: PdL | Commenta »

BERLUSCONI VUOLE IL VOTO IN PRIMAVERA E TENTA ANGELINO: “SARAI IL CANDIDATO PREMIER”

Ottobre 8th, 2013 Riccardo Fucile

IL CAVALIERE NON HA ALCUN INTENZIONE DI LASCIARE IL PARTITO NE’ AD ALFANO NE’ A FITTO….E I SOLDI DELLA CASSA LI TIENE LUI: IL PRINCIPALE MOTIVO PER CUI LE COLOMBE NON POSSONO PERMETTERSI UNA SCISSIONE

«Angelino convinciti, è la soluzione migliore anche per te: sarai il candidato premier col mio sostegno e il mio aiuto». Silvio Berlusconi non si rassegna, la crisi di governo è alle spalle, sventata dal vicepremier e dai ministri Pdl.
E ora le elezioni anticipate a inizio 2014, non più tardi della primavera, sono la nuova frontiera nell’orizzonte del Cavaliere.
Il leader è ferito, piegato dalla fronda dei governativi, ma per nulla disposto a cedere il passo. Ieri mattina ad Arcore ha incassato i complimenti di Fedele Confalonieri per la linea alla fine sposata, giocoforza, al Senato.
Lui come Ennio Doris e i vertici di peso delle aziende di famiglia pressavano da mesi perchè si arrivasse a quella soluzione.
Il fatto è che la novità  delle ultime 48 ore apre nuovi scenari nella strategia di un Berlusconi per nulla disposto a lasciare la leadership sostanziale nelle mani di Alfano piuttosto che in quelle di Fitto.
E la novità  sta nella notizia insperata di un prolungamento della “libertà ” personale ancora per 3-5 mesi.
L’applicazione della sanzione, l’affidamento ai servizi sociali ormai scelti d’intesa con gli avvocati Coppi, Ghedini e Longo, scatterà  solo dopo che un’apposita udienza formalizzerà  l’esecuzione: se ne riparlerà  tra dicembre e marzo del prossimo anno.
Sono i mesi in cui Berlusconi vuole giocarsi il tutto per tutto, come confida ai più stretti collaboratori.
«Di scendere in campo da candidato premier non ci pensa proprio» spiega chi gli ha parlato più spesso anche in questi giorni turbolenti della decadenza.
Ma una nuova campagna elettorale viene considerata dall’inquilino di Arcore la panacea di tutti i mali, anche quelli interni al partito a rischio deflagrazione.
«Angelino, saresti tu il nostro candidato premier, ma io sarei nel pieno della mia agibilità  politica e ti sosterrei – avrebbe provato ad ammansirlo anche in questi giorni – Avresti il mio aiuto mediatico e finanziario ».
Argomento non secondario, quest’ultimo.
Se Alfano e i ministri e la fetta di partito a loro vicini non hanno già  preso il largo, non hanno dato vita a un soggetto politico autonomo distante e diverso dal Pdl è anche per un problema di mezzi.
Il rischio di ribattezzare un’operazione in stile “Fli” di Gianfranco Fini viene considerato troppo alto, nei conciliaboli tra Cicchitto e Quagliariello, Lupi e la Lorenzin.
Non fosse altro perchè le Europee di primavera sono alle porte e chi sosterrebbe i costi di una campagna massiccia, in assenza del Cavaliere?
Chi affitterebbe sedi e strutture per la sopravvivenza di un partito? La chiave della cassaforte, neanche a dirlo, la tiene sempre e solo Berlusconi.
Anche in qualità  di leader di un partito, il Pdl, che beneficia di rimborsi elettorali ingenti, nonostante i tagli. Fuori da quel recinto c’è il buio e l’assenza di qualsiasi supporto.
È anche per questa ragione assai concreta che la spaccatura non ha avuto immediati sviluppi. Alfano resta al suo posto e lì rimarrà , sperando al più di scalare i vertici e conquistare la leadership.
Ora, l’ex premier gliela garantisce in una sorta di “do ut des”.
«Tu candidato premier, io bigsponsor della coalizione» l’offerta berlusconiana. Ma perchè vada in porto sarà  necessario che una crisi di governo venga comunque scatenata, non ora, al più nei prossimi mesi. Ecco, su questo punto l’ex delfino che studia da leader non ha intenzione di cedere, per ora. Lo va ripetendo ai ministri a lui vicini. «Non tradirò Enrico Letta, non voglio e non posso farlo, i nostri elettori non ci premierebbero» è la tesi di Angelino.
Per la verità  supportata anche dai sondaggi ultimi consegnati da Alessandra Ghisleri al leader forzista. La mezza esplosione del partito della scorsa settimana ha fatto scendere il Pdl a quota 22-24 per cento, a fronte di un 26-28 del Pd.
Sebbene la distanza tra le due coalizioni sia minima.
Va detto che la convivenza a Palazzo Chigi, anche dopo lo scampato pericolo, resta in precario equilibrio.
Il tentato blitz del Pd sull’Imu in commissione Bilancio, per riproporre la prima rata per le case con rendita catastale superiore ai 750 euro, ha incontrato la feroce opposizionedei pidiellini.
E non è stato il solo falco Capezzone a levare gli scudi. E il campo di battaglia adesso diventerà  la decisiva legge di stabilità  che in settimana il governo dovrà  varare.
I punti di incontro tra le politiche economiche del ministro Saccomanni e il capogruppo Brunetta non sono affatto molti. «E se insistono di nuovo sull’Imu salta tutto», ripetevano ieri in un Transatlantico deserto i pochi parlamentari Pdl presenti.
Berlusconi segue l’evoluzione ma certo non correrà  in soccorso del governo.
Concentrato com’è a tempo pieno sulle sue vicende giudiziarie, l’istanza dei servizi sociali ieri sulla sua scrivania, la decadenza vicina. Anche ieri si è ritirato con gli avvocati nel chiuso di Villa San Martino.
Rientrerà  a Roma forse in giornata. Invita tutti alla calma, potrebbe incontrare Raffaele Fitto prima che lo sfidante di Alfano vada stasera a Ballarò per infierire sui ministri.
«Bisogna fare tutto il possibile per restare uniti» predica il capo.
Uniti e sotto il suo controllo.

Carmelo Lopapa
(da “La Repubblica”)

argomento: PdL | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.588)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (459)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Ottobre 2013
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Set   Nov »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • BLUFF, AMICIZIE E MEDIAZIONE DI AL THANI
    • PER ARRIVARE ALLA TREGUA IN IRAN, TRUMP S’È VENDUTO ZELENSKY : PUTIN, INSIEME ALL’EMIRO QATARINO AL THANI, AVREBBE AVUTO UN RUOLO DI PRIMISSIMO PIANO NEL PRESSING SU TEHERAN PER ARRIVARE ALLA TREGUA
    • VERTICE NATO, IL SEGRETARIO MARK RUTTE AVVERTE CHE L’OBIETTIVO DEL 5% DEL PIL IN SPESE MILITARI NON È TRATTABILE: “I POLITICI DEVONO TROVARE I SOLDI, SONO CERTO CHE CI ARRIVEREMO. DATE LE MINACCE DEI RUSSI, NON C’È ALTERNATIVA”
    • “LA CIA SI È TRASFORMATA IN UNO ZIMBELLO INTERNAZIONALE”:LA CINA ACCUSA I SERVIZI SEGRETI AMERICANI DI AVERE COMPIUTO UN “ASSURDO” TENTATIVO DI RECLUTARE SUOI CITTADINI TRAMITE DUE VIDEO DIFFUSI SUI SOCIAL LO SCORSO MAGGIO
    • ADDIO A LEA MASSARI, LA DIVA SILENZIOSA DEL CINEMA ITALIANO
    • IL PROGRAMMA NUCLEARE “RITARDATO PER MESI” E IL CAMBIO DI REGIME
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA