Luglio 27th, 2015 Riccardo Fucile
O SONO CERTI VECCHI E PACIOSI “SCIENZIATI LIBERALI” A FARLO APPARIRE TALE?
Il più delle volte mi rendo conto che le persone hanno idee socialiste anche perchè nessuno si è mai degnato “di scendere dal piedistallo” per spiegar loro le autentiche ragioni sottese al liberismo economico ed alla necessità di un visione alternativa a quella di uno “Stato-Padre” o di un sistema di clientele che, poi, all’occorrenza, “ti portano il conto”.
Fino a quando si continuerà a ragionare ed a comunicare sulla scorta di asettici, sterili e fuorvianti stereotipi di erudita speculazione concettuale.
Fin quando il “mondo liberale” avrà sempre, e soltanto, “referenti” accademici, peraltro vecchi, paciosi e crassi.
Sino a quando si continuerà a relazionarsi sulla scorta di astruse formule “magiche” – peraltro travolte dalla coeva dimensione politico-valoriale – e fin quando la “politica” rimarrà “cosa da TV” o da “salotti buoni”, conservandosi nelle neglette logiche da èlite, le “ragioni” di una visione autenticamente alternativa alla “schiavitù” non arriveranno mai al cuore della gente.
E allora l’allegoria comunicazionale di sostanza pure serve, perchè se non “arrivi” al cuore della gente vuol dire che stai perdendo solo tempo: dietro alle illusioni; dietro al nulla che hai l’arroganza e la presunzione di elevare a sostanza; dietro al “vuoto” che evidentemente c’è “dentro e fuori” di te.
Il liberismo non è cosa da ricchi, anzi.
L’uomo è vocazionalmente libero e la stessa libertà non è “cosa” che si consumi soltanto negli schemi etico-valoriali o nelle specualzioni concettuali, laiche o meno che esse siano. Essa involge direttamente anche la stessa economia, soprattutto “quella spicciola”.
Peccato che gli “scienziati liberali”, siano essi conservatori o meno, siano così pieni di loro stessi da non porsi il problema di farsi comprendere anche da chi non abbia letto – per scelta consapevole o per impossibilità oggettiva – qualche libro di economia o qualche saggio di pseudo-filosofia della politica.
Per la Thatcher la politica era “cosa pratica”. Dal punto di vista strettamente economico, era “far quadrare i conti” ed in ragione di una specifica visione. Ma Lei era una fuoriclasse, però. Una fuoriclasse capace di modificare il corso della storia coniugando, sapientemente, economia e valori, forma e sostanza, conservazione e modernità !
Ciò non di meno, sono assolutamente convinto che sarebbe riuscita “a parlare” anche con “donna Concetta”, la portiera sotto casa, per farle vivere la grande magia del sogno che diventa storica ed incendiaria rivoluzione democratica.
Passione, passione, passione. Quella passione capace di tagliare l’aria “a fette”. Fervente. “Elevante”. Incondizionata e ribelle.
Quel moto dell’anima che vive in ciascuno di noi. Sommesso e irrefrenabile…
Oltre l’inedia. Contro la rassegnazione. Pronto a fare la storia…
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
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Luglio 27th, 2015 Riccardo Fucile
PD AL 30%, M5S AL 27% FORZA ITALIA AL 9%, SINISTRA DI LANDINI ALL’11%… FITTO AL 3% SUPERA ALFANO E UDC
L’estate forse non è il periodo migliore per realizzare sondaggi politico-elettorali. 
E questa teoria rincuora leggermente il premier Matteo Renzi. E anche Silvio Berlusconi.
Che il Pd e Forza Italia siano calati rispetto alle Europee dello scorso anno non ci sono dubbi.
Ma stando alle rilevazioni ‘top secret’ che circolano al Nazareno, suffragate da quelle in possesso del leader azzurro, nè il presidente del Consiglio nè l’ex Cavaliere possono dormire sonni tranquilli. Anzi, tutt’altro.
Il Partito Democratico, già penalizzato alle Regionali del 31 maggio dalla riforma della scuola, sarebbe ulteriormente in calo e attualmente non varrebbe più del 30 per cento.
A sottrarre consensi al Pd sarebbe soprattutto l’ipotesi di una formazione della sinistra radicale che si ispira a Syriza di Alexis Tsipras.
L’insieme di Sel, Prc, ex Democratici più altri movimenti sarebbe accreditata di un 7% con la possibilità , nel caso in cui a scendere in campo direttamente fosse Maurizio Landini, di arrivare fino al 10-11%.
Forza Italia, invece, subisce l’attacco da destra della Lega e di Fratelli d’Italia ma anche dei Conservatori e Riformisti di Raffaele Fitto.
Il partito di Berlusconi sarebbe al momento precipitato sotto il 10% e oscillerebbe tra l’8 e il 9%.
Una debacle senza precedenti.
Ottimo debutto, al 3% circa, per i Conservatori e Riformisti di Fitto che avrebbero perfino superato Ncd-Area Popolare sempre più in declino al 2,5%.
Il Movimento 5 Stelle prosegue la sua corsa e nei sondaggi segreti di Renzi e Berlusconi viene accreditato addirittura del 26-27%, ben oltre il dato delle Politiche 2013.
Lega e Fratelli d’Italia stabili rispettivamente al 16% e al 4-5%
Tra gli altri partiti si segnala in particolare l’1,5-2% del Partito Comunista di Marco Rizzo, una alternativa anti-sistema e rivoluzionaria.
(da “Affari Italiani“)
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Luglio 27th, 2015 Riccardo Fucile
SOTTO ACCUSA IL TRASPORTO PUBBLICO NELLA CAPITALE
Alla quarta settimana di sciopero bianco nel trasporto pubblico si discute il futuro della municipalizzata “maglia nera” in Italia tra ipotizzati ingressi di soci privati e numeri da default.
Ecco, in pillole, lo stato di (pessima) salute dell’azienda romana che fa circolare autobus e metropolitane nella capitale :
– Un autista di autobus a Roma lavora 700 ore l’anno, a Napoli 850 a Milano 1200.
– A Roma il 55,18% degli interventi per le riparazioni di autobus non riescono ad aggiustare la vettura
– L’Atac di Roma incassa solo il 38% degli introiti contabilizzati a Milano dall’Amm (l’azienda municipalizzata milanese del trasporto locale)
– I dirigenti Atac hanno retribuzioni che arrivano a 350 mila euro all’anno
– Su 11.900 dipendenti dell’Atac ci sono appena 300 controllori
– A Roma il 40% dei passeggeri viaggia senza biglietto
– Per l’Atac il 2014 si è chiuso con un passivo di 141 milioni di euro.
– Attualmente all’Atac il 40% del parco veicoli (900 mezzi su 2.300) è fermo, molti dei quali per riparazione, altri per fornire pezzi di ricambio perchè la gestione degli acquisti per le officine è in tilt.
– Il report di gestione del primo quadrimestre del 2015 segna una perdita di 58 milioni di euro; il 2015 si chiuderà con un passivo di almeno 150 milioni di euro.
– Negli undici sei mesi sono andati a fuoco dieci mezzi.
– I dipendenti Atac sono gli stessi di Alitalia: 11.900 (inclusi 84 dirigenti e 240 quadri) i cui giorni di malattia per il 70% si verificano a ridosso dei periodi di riposo.
– I chilometri percorsi dai mezzi sono scesi dai 206 milioni del 2009 ai 157 milioni del 2013.
Giacomo Galeazzi
(da “il Secolo XIX“)
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Luglio 27th, 2015 Riccardo Fucile
QUANDO PRENDERSELA CON CHI AMMINISTRA SPESSO E’ UN ALIBI PER NASCONDERE LE PROPRIE COLPE
Il sindaco siamo noi che abbandoniamo le lavatrici vecchie accanto ai cassonetti, e se fa caldo non li
apriamo nemmeno per buttarci il sacchetto della spazzatura domestica, troppa fatica.
Il sindaco siamo noi che lasciamo l’auto in seconda fila, “che vuoi che sia è solo per dieci minuti”, e mille auto in seconda fila intasano il traffico che tanto odiamo, ma anche i polmoni nostri e dei nostri figli.
Il sindaco siamo noi che parcheggiamo all’angolo della strada perchè “sennò mi dice lei dove la lascio, non vede che non c’è un buco?”, e così ogni angolo diventa una gimcana per chi può usare le gambe, figuriamoci per chi sta in sedia a rotelle o per le mamme con la carrozzina.
Il sindaco siamo noi che suoniamo il clacson ogni dieci secondi per nervosismo e per stizza, aggiungendo all’inquinamento dell’aria quello acustico, ancora più cretino e inutile.
Il sindaco siamo noi che se col motorino non riusciamo a zigzagare tra le macchine allora passiamo sul marciapiede, e magari da un portone uscirà un bambino, ma non si ha tempo di pensarci quando abbiamo dentro la carogna di arrivare in fretta.
Il sindaco siamo noi che consideriamo preferenziali le corsie su cui preferiamo passare, non quelle dei mezzi pubblici e delle ambulanze.
Il sindaco siamo noi che pensiamo di avere il diritto di conquistare dieci metri all’incrocio perchè il semaforo è verde anche se davanti ci sono un milione di macchine ferme, e allora è ovvio che bloccheremo l’incrocio quando diventerà verde per gli altri, ma è troppo complicato capire che si può andare avanti solo quando dall’altra parte c’è abbastanza spazio.
Il sindaco siamo noi che non paghiamo l’autobus “tanto non passa mai il controllore”, e ogni biglietto non pagato sarà una ragione economica in più perchè gli autobus rotti non vengano aggiustati, e si sa che le rimesse sono piene di mezzi fermi.
Il sindaco siamo noi che se prendiamo una sacrosanta multa la prima cosa che facciamo è cercare qualche amico o parente che lavora alla polizia municipale per farcela togliere.
Il sindaco siamo noi che pisciamo sui muri e buttiamo le bottiglie vuote di birra per terra a ogni festa di quartiere, ritrovo pubblico, spettacolo all’aperto, corteo di destra o di sinistra che sia.
Il sindaco siamo noi che consideriamo lunare l’ipotesi di raccogliere le cacche dei nostri cani e quindi trasformiamo i marciapiedi in merdai.
Il sindaco siamo noi che paghiamo il parcheggiatore abusivo padrone della piazza, “non si sa mai, non vorrei che se non lo pago poi mi riga la macchina”, e ogni piazza è un’orgia di lamiera, di sfondo i palazzi del Cinquecento ma in mezzo solo macchine.
Il sindaco siamo noi che siamo riusciti a mandare in vacca anche il car sharing lasciando a chi viene dopo macchine col serbatoio vuoto, vandalizzate per sfizio, o prive di qualche pezzo che poi me lo rivendo a mio cugino che fa il meccanico.
Il sindaco siamo noi, ciascuno di noi.
E finchè non lo capiamo potremo eleggere al Campidoglio anche Gesù Cristo, ma non se ne esce.
(da “gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it“)
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Luglio 27th, 2015 Riccardo Fucile
IL PROCURATORE DI REGGIO CALABRIA SULLA LEGGE BAVAGLIO: “GRAVE PUNIRE CHI CERCA DI SCOVARE CRIMINALI”… “IL LIMITE DI 3 MESI PER FARE INCHIESTE E’ RIDICOLO”… “IL PARLAMENTO SEMBRA UN LAVANDINO OTTURATO”
“Un grande regalo ai criminali”: il giudice Nicola Gratteri fatica a prendere seriamente quei provvedimenti nascosti nella riforma del processo penale che renderebbero di fatto “impossibili le indagini di mafia”.
Gratteri, partiamo dal divieto di registrare un colloquio di nascosto: si rischiano fino a quattro anni di carcere
Noi sproniamo continuamente i cittadini a collaborare con lo Stato nella lotta alle mafie, chiediamo che denuncino, che non siano omertosi. È davvero molto grave lanciare il messaggio che lo Stato adesso vuole l’opposto, ovvero punire l’imprenditore che ha la prontezza di registrare col cellulare chi lo minaccia o gli chiede il pizzo. Anche perchè gli avvertimenti avvengono una volta sola, poi arrivano le bombe. Non possiamo permettere contraddizioni così evidenti, e abbiamo davvero bisogno dell’aiuto della gente nella raccolta della prova.
La sua commissione ha introdotto varie proposte, alcune tacciate di eccessiva severità a tutela della privacy.
Ma qui non si parla di un terzo che viene intercettato per errore o della vita privata di qualcuno che, pur non avendo nulla a che fare con un reato, finisce sui giornali. Io proteggo il diritto alla privacy di chi non fa nulla di male, non il diritto del mafioso a chiedere il pizzo in pace. Questa proposta è un grande deterrente per chi vuole aiutarci nella lotta alle mafie: non vi è maggiore tutela del privato, non vi è tutela delle indagini. In più lede il diritto di informazione.
C’è di più: il presidente dell’Anm, Rodolfo Sabelli, intervistato ieri da “Repubblica”, ha spiegato che la norma Pagano “costringe a chiedere in modo tassativo il rinvio a giudizio o l’archiviazione entro 3 mesi dalla fine delle indagini, pena l’avocazione del procedimento”. Niente più indagini integrative e “tempi supplementari” quindi…
Spero che questa sia solo una sciocchezza. Faccio fatica a credere che sia una proposta seria. Abbiamo bisogno di norme che semplificano, non di ghigliottine che ci impediscono di trovare le prove.
Si può fare un’indagine per mafia o terrorismo in così poco tempo?
È impossibile. Può solo essere un’ipotesi di scuola, ma non succede mai. A volte anche dopo 2 anni di lavoro ci ritroviamo con l’acqua alla gola.
Cosa accadrebbe se una norma del genere venisse approvata ?
Non penso proprio che sia possibile: una cosa del genere segnerebbe la fine delle indagini per mafia. Tre mesi non bastano neppure per dimostrare un’estorsione. Siamo al ridicolo.
La stupisce che proposte del genere, dal bavaglio alla ghigliottina, arrivino da un governo di centrosinistra?
Onestamente mi sembra che ci sia molta confusione. Ho avuto modo di vedere da vicino come lavora il Parlamento: sembra un lavandino otturato. Ci sono troppe riforme, troppi decreti legge che ingolfano tutto, e tante proposte sullo stesso tema. Anche se poi si arena tutto. In questo caso, c’è da sperarci. Le norme di cui stiamo parlando sarebbero un gran regalo alle mafie, anche se stento a credere che il Parlamento possa davvero fare una cosa del genere.
Beatrice Borromeo
(da “Il Fatto Quotidiano“)
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Luglio 27th, 2015 Riccardo Fucile
IN CORSO UN BLITZ PER TANGENTI E CORRUZIONE IN RELAZIONE AI LAVORI DI PUNTELLAMENTO… ARRESTATO L’EX ASSESSORE TANCREDI
Cinque misure cautelari e sequestri a carico di imprenditori ed ex amministratori locali nell’ambito
degli appalti per la ricostruzione post sisma.
E’ quanto eseguito questa mattina su richiesta della Dda dell’Aquila dai carabinieri, al termine di articolata attività d’indagine coordinata dalla locale Procura Distrettuale della Repubblica.
Nel mirino degli inquirenti una serie di vicende di corruzione legate alla ricostruzione post terremoto dell’Aquila, in particolar modo i lavori di puntellamento affidati dopo l’ottenimento di presunte tangenti.
Nella vicenda vi sarebbero stati ricatti ed estorsioni.
Tra gli arrestati Pierluigi Tancredi, ex assessore comunale già coinvolto nell’inchiesta “Do ut des”, riguardante presunte irregolarità negli appalti per la ricostruzione post-sisma, con riferimento sempre ai puntellamenti.
All’operazione stanno partecipando oltre 80 carabinieri che stanno operando oltre che all’Aquila, nelle province di Teramo e Chieti e anche nel litorale laziale
(da “Agenzie”)
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