TORNANO I POLITICI DI PROFESSIONE: IL PARLAMENTO RIPROPONE LA PIRAMIDE SOCIALE
UN PARLAMENTARE NEOELETTO SU QUATTRO HA GIA’ ESPERIENZE POLITICHE… I PROFESSIONISTI PREVALGONO TRA GLI ELETTI DELL’UNINOMINALE, I REDDITI MEDIO-BASSI CON IL PROPORZIONALE
Un quarto dei neoparlamentari chiamati a registrarsi oggi ha esperienze politiche pregresse.
Si tratta di parlamentari della scorsa legislatura o persone che provengono da Consigli regionali e comunali.
Un terzo degli eletti appartiene invece al ramo delle professioni: il 12% sono avvocati, il 3% medici, il 12% imprenditori, 2% dirigenti pubblici, 9% dipendenti pubblici, 9% dipendenti privati e 4% prof universitari.
Gli ultimi sono studenti e disoccupati, che insieme ricoprono solo il 4% degli eletti.
È la fotografia, riportata da Il Giornale, del nuovo Parlamento, sulla base di una ricerca condotta dalla società di consulenza FB & Associati.
I ricercatori hanno censito le professioni dei neoeletti, per poi andare a vedere la correlazione tra mestiere e collegio d’elezione.
È qui che arriva il dato più interessante: le categorie professionali di alto livello e le libere professioni risultano essere in netta maggioranza tra gli eletti nei collegi uninominali, mentre le categorie più umili, con redditi medio-bassi, sono in maggioranza nei collegi proporzionali.
Il nuovo Parlamento, in altre parole, ripropone in scala la piramide sociale, un fenomeno che gli stessi ricercatori della FB & Associati chiamano “ritorno al notabilato di collegio”, quel sistema di raccolta della rappresentanza tipico dei primi cinquant’anni della storia dell’Italia unita.
Da questo modus operandi — sottolinea Il Giornale — non sono immuni neanche i Cinque Stelle: pur avendo più rappresentanti provenienti dai ceti medio-bassi rispetto agli altri partiti, anche loro hanno preferito candidare i professionisti nei collegi uninominali.
(da “Huffingtonpost”)
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