MEDICI SENZA FRONTIERE: “SIAMO INDIGNATI, DOPO DUE ANNI DI INDAGINI CI ACCUSANO DI AVER FATTO TRAFFICO DI ABITI USATI QUANDO TUTTI I 200 SBARCHI SONO STATI MONITORATI DALLA POLIZIA”
“SE AVESSIMO COMMESSO ANCHE UN SOLO REATO, PERCHE’ LA POLIZIA NON CI HA MAI FERMATO?”
“Rigettiamo le accuse e siamo indignati” A spiegarlo è Gabriele Eminente, direttore generale di Medici Senza Frontiere Italia, in una conferenza stampa oggi a Roma sul sequestro preventivo della nave Aquarius per presunte irregolarità nello smaltimento dei rifiuti di bordo.
“L’accusa di traffico illecito di rifiuti ci sembra francamente spropositata — dice Eminente -. Con 5 navi umanitarie abbiamo gestito 200 sbarchi in tre anni di operazioni in mare e soccorso 80.000 persone. E proprio lo sbarco è uno dei momenti più controllati dalle forze dell’ordine, tant’è vero che può durare ore. Abbiamo messo in piedi un traffico illegale di rifiuti sotto gli occhi della autorità più di 200 volte?”.
“Msf non si sente al di sopra di qualsivoglia giudizio tanto meno al di sopra della magistratura. La nostra storia è fatta di un rapporto proattivo con le istituzioni italiane e anche con la magistratura e tribunale di Catania”, dopo gli accertamenti avviati sulle ong e sulle operazioni di soccorso in mare all’inizio del 2017 avviati proprio da Catania.
E per questo “sono due anni – ha proseguito il direttore Msf Italia – che la nostra attività è scandagliata”.
In particolare l’accusa all’ong di traffico illecito di rifiuti “è singolare”
Il direttore generale ha fatto anche notare che il traffico avrebbe prodotto un “illecito profitto di poco più l’1 per cento di quanto Msf ha impegnato in tre anni per fare in mare un’attività di ricerca e soccorso. E avremmo messo in piedi un sistema così rischioso per un tale profitto?”.
(da agenzie)
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