CORRUZIONE IN APPALTI PUBBLICI AD AOSTA: TRA GLI INDAGATI ANCHE CANDIDATO M5S ALLE REGIONALI
BUFERA GIUDIZIARIA AL COMUNE DI VALTOURNENCHE, QUATTRO ARRESTI
C’è anche un candidato del Movimento 5 stelle alle scorse elezioni regionali in Valle d’Aosta tra i 15 indagati dalla procura di Aosta per un giro di corruzione in appalti pubblici.
Si tratta dell’ingegnere Paolo Carotenuto, di 65 anni, che è accusato di ‘tentata corruzione elettorale’: secondo l’accusa avrebbe chiesto un sostegno elettorale in cambio di servizi.
Nella bufera giudiziaria è finito il comune di Valtournenche.
Il cardine delle indagini è Fabio Chiavazza, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio tecnico del Comune.
Questa mattina è stato arrestato dai carabinieri di Aosta su ordine del gip. Altri tre imprenditori sono finiti ai domiciliari e altri quattro sono indagati con misure cautelari minori. Chiavazza è accusato di aver pilotato numerosi appalti contattando per le gare ditte amiche da cui riceveva offerte preventivamente concordate, un giro d’affari da 70mila euro, secondo l’accusa.
Sotto la lente della procura, indagato a piede libero, è finito anche Federico Maquignaz, presidente della Cervino Spa, la società che gestisce gli impianti sciistici di Cervinia. Maquignaz e Chiavazza, secondo l’accusa avrebbero concordato l’appalto per la ristrrutturazione di un immobile di proprietà della Cervino Spa.
In particolare Chiavazza ha operato per “consentire un intervento che modificava strutturalmente in modo completo l’immobile preesistente per quanto riguarda volumetria, sagoma ed elementi tipologici”.
Nell’inchiesta dei carabinieri di Chatillon e Saint-Vincent, coordinata dal pm Luca Ceccanti, sono sei gli appalti finiti sotto indagine.
Tra questi anche quello per il completamento della variante di Etroubles e Saint-Oyen. La gara era stata indetta dall’Anas. Nei guai sono finiti tre ingegneri tra cui Andrea Benincasa di Caravacio, torinese, accusato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
Secondo gli investigatori avrebbe presentato una delle offerte per pilotare l’appalto per conto di una società di cui fa partr del consiglio di amministrazione. Per lui il gip ha disposto l’obbligo di dimora e di firma. I tre imprenditori edili finiti ai domiciliari sono Loreno Maurizio Osvaldo Vuillermin, di 68 anni, Renza Dondeynaz di 64 e Ivan Vuillermin, 44 anni, tutti di Challand Saint Victor.
(da agenzie)
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