REGNO UNITO, CONTAGI FUORI CONTROLLO, SI PENSA A RESTRIZIONI E GREEN PASS
L’AGENZIA PER LA SICUREZZA SANITARIA RICHIAMA IL GOVERNO
Da settimane il Regno Unito sta facendo i conti con una nuova impennata di contagi e morti covid che non sembra voler rallentare tanto che il governo di Londra sta pensando di reintrodurre nuove restrizione e misure anti contagio come il pass vaccinale per alcuni luoghi.
Anche se l’Esecutivo guidato da Boris Johnson non vuole sentir parlare di lockdown, tutti i consiglieri sanitari sono concordi nello spingere verso misure più restrittive per far fronte a un inverno che alla luce di numeri attuali potrebbero essere molto duro per il servizio sanitario nazionale. Inviti continui che vanno avanti da giorni e che ora hanno spinto il governo britannico a ripensare ai piani di intervento senza escludere l’ipotesi di varare l’obbligo di pass vaccinale.
Segnali in questo senso arrivano dalla Uk Health Security Agency, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (UKHSA), che sta già consultando le amministrazioni locali per chiedere un parere sull’implementazione del “piano invernale”, un progetto di intervento per far fronte così alla crescente pressione dei ricoveri con l’approssimarsi dell’inverno. In una nota contrassegnata come “ufficiale e sensibile”, l’agenzia infatti afferma che voler urgentemente le opinioni degli amministratori locali da fornire direttamente all’ufficio di gabinetto. “Si tratta di un’inversione di tendenza” ammette la missiva resa nota dal Guardian.
L’introduzione di nuove misure previste dal cosiddetto “Piano B” come l’obbligo di pass vaccinale in luoghi ad alto rischio o anche l’uso di maschere in determinati ambiente dunque potrebbero essere dietro l’angolo secondo quanto spiega il quotidiano inglese.
Del resto, anche se il ministero dice che sono ancora disponibili migliaia di posti letto, in alcune regioni del Paese i medici hanno già avvertito di aver dovuto annullare le operazioni chirurgiche non urgenti a causa della carenza di personale, che è impegnato coi pazienti covid. “Non mancato posti e letti fisici, c’è mancanza di personale per poter gestire quei letti” hanno spiegato.
(da agenzie)
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