GERMANIA, ONDA DEMOCRATICA
IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI MA I TEDESCHI SONO BEN SVEGLI
Il sonno della ragione genera mostri ma una parte della Germania è ben sveglia e le manifestazioni di questi ultimi giorni sono lì a dimostrarlo. Oltre un milione e mezzo di persone sono scese in piazza in questo fine settimana contro l’estremismo di destra, dicono gli organizzatori.
Nessuno prende più a ridere i deliri nazionalisti di Alternative für Deutschland dopo le rivelazioni dell’incontro di Potsdam di novembre, dove esponenti vicini alla leadership di Afd ragionavano di come far “remigrare”, cioè espellere, non solo i migranti senza prospettive di asilo ma anche i cittadini tedeschi di origine migratoria.
Circa un quarto della popolazione tedesca – dice uno studio del Bpb – è composta da stranieri e da cittadini di origine non tedesca – tra cui italiani, turchi, portoghesi e greci arrivati a partire dagli Anni 60 come Gastarbeiter (lavoratori ospiti). “Remigrare” 20 milioni di persone dunque? La riunione di Potsdam ha reso evidente anche un altro aspetto. Il volto presentabile dell’Afd non è così distante dal volto più radicale del partito, quello vicino al movimento identitario, che punta a «ripulire le strade del Paese» e parla di «una Germania che deve tornare ad essere più tedesca», come ha detto Thorsten Weiss dell’Afd berlinese. Tutti aspetti che con la democrazia hanno poco in comune.
Ed è per la paura che gli incubi possano diventare realtà a breve – con un Afd che viaggia al livello federale al 22% (ultimo sondaggio Insa) – che l’altra Germania scende in piazza. Con slogan diversi, ma in sostanza uguali – «proteggere la democrazia, combattere l’Afd» – decine di città si sono auto organizzate in manifestazioni spontanee via via più numerose.
«Niente birra per i nazisti» si leggeva, insieme a slogan più impegnati. Venerdì erano 80.000 ad Amburgo, 16.000 ad Halle, 25.000 a Colonia, 40.000 a Dresda, 10.000 a Lipsia e poi ancora ieri 100.000 a Monaco e altrettanti a Berlino, 35.000 a Brema, Francoforte ed Hannover e 20.000 a Stoccarda e Karlsruhe. Raduni partecipati come non accadeva dall’89, riportano i media.
In più casi, ad Amburgo prima e a Monaco poi, gli eventi sono stati sciolti dalla polizia per una partecipazione molto oltre le attese. Ma nel magico mondo dell’Afd, dove si vagheggia di un’Europa delle nazioni, possibilmente pure, non c’è spazio per la realtà. È per questo che all’indomani dell’incontro di Potsdam si è riacceso il dibattito sull’ipotesi di bandire l’Afd, così come negli Anni 50 era stato messo fuori legge l’Srp, che si richiamava allo Nsdap, il partito nazionalsocialista.
Secondo l’articolo 21 paragrafo 2 della Costituzione i presupposti ci sarebbero. I partiti «che per il loro comportamento o scopi compromettono il libero ordine democratico o minacciano l’esistenza della Repubblica» non devono avere la possibilità di essere eletti democraticamente. Ora la discussione è se ci sia anche l’opportunità politica per passare dalle parole ai fatti.
(da La Stampa)
Leave a Reply