A ROMA UNA “CARTA BIMBO†PER TUTTE LE MAMME
SCONTI E BENEFICI PER LE DONNE, REGOLARI E NON, CHE PARTORISCONO IN CITTA’…DARA’ DIRITTO A RIDUZIONI DEL 30% SULL’ACQUISTO DI PANNOLINI, PAPPE E LATTE, DEL 20% SU CULLA E PASSEGGINI E DEL 10% SUI CAPI DI ABBIGLIAMENTO…LE FAMIGLIE RISPARMIERANNO CIRCA 1500 EURO L’ANNO
Come sanno bene i nostri lettori, sono più le critiche costruttive che avanziamo al centrodestra che gli elogi che gli rivolgiamo.
Sia perchè sono state spesso più le iniziative che fino ad oggi ci hanno lasciato perplessi che quelle che ci hanno convinto.
E poichè non siamo a “libro paghetta” di nessuno, non ci confondiamo coi lecchini di Stato che amano portare strascichi alle spose. Arrivando a difendere anche l’indifendibile o a dare la colpa della propria inefficienza alla “sinistra che trama”.
Proprio perchè siamo battitori liberi e onesti, stavolta vi parliamo positivamente di una iniziativa, intrapresa dall’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Roma, d’intesa con Gianni Alemanno. Si tratta della “Carta bimbo”, nata dall’esigenza di dare un contributo economico alle famiglie, ma anche di voler garantire un’assistenza continua alle mamme.
La Carta bimbo dà diritto ad uno sconto che riguarda due panieri diversi: il 30% sui prodotti primari (come il latte, i pannolini e le pappe), il 20% sui prodotti accessori, come culle e passeggini e biberon.
Oltre 90 negozi convenzionati di abbigliamento per bambini applicheranno poi lo sconto del 10%. La carta si può spendere nelle 42 farmacie comunali dove c’è “l’angolo del bambino” con l’indicazione dei prodotti .
Se si considera che il primo nato costa mediamente circa 8.000 euro l’anno, il risparmio dovrebbe aggirarsi intono ai 1.500 euro al mese.
Vi sono poi 19 tutor, tutte donne, tra cui una romena, che si stanno recando in tutti gli ospedali che hanno un reparto di ostetricia e ginecologia.
Consegnano la carta a chi lo desidera e restano poi in contatto con la famiglia, sentendola almeno una volta al mese.
Hanno diritto alla carta tutte le donne che hanno partorito nella capitale nel 2009, per i primi tre mesi di vita del bambino.
Le famiglie con un reddito inferiore a 35.000 euro potranno usufruirne per un anno intero.
Vale anche per le famiglie con quattro figli, in questo caso a prescindere dal reddito.
A consegnare la prima carta è stato lo stesso sindaco, Gianni Alemanno, insieme all’assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso, alle neomamme presso due ospedali romani: il policlinico Casilino e l’ospedale Sant’Eugenio.
Una di queste tre madri ha commentato, quasi stupita: “ Finalmente un’amministrazione comunale fa qualcosa per i bambini”. Se i bambini fossero due, due sono le carte.
L’iniziativa ha raccolto consensi bipartisan, anche perchè consente di avere un’assistenza continua, garantita da un progetto non effimero, liberando un minimo dal fardello economico ed dalla solitudine in cui spesso la donna si trova nell’operare la scelta della maternità .
E stato attivato un numero verde ( 800.200.105) che in due ore ha ricevuto 200 richieste. Sono 150 coloro che hanno i requisiti e 80 riceveranno la carta in 48 ore.
Ci preme sottolineare che quando un’iniziativa è valida come questa, sarebbe opportuno che diventi di esempio anche per altre amministrazioni che abitualmente su questi temi sociali dormono di un sonno profondo e secolare.
Sono queste iniziative sociali che qualificano un’amministrazione e una destra che sa interpretare le esigenze del proprio popolo.
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