A.A.A. CERCASI DONNA MINISTRO POSSIBILMENTE BELLA PRESENZA
DONNE “FEDELI” CERCANSI: MATTEO E IL REBUS DELLE QUOTE ROSA
Il toto quote rosa impazza e si cercano «le ministre» che nella squadra di Matteo Renzi dovrebbero occupare la metà delle poltrone.
E ieri nei palazzi istituzionali come nei palazzi dei partiti si cercavano candidate adatte.
Adagiato su un divanetto del Transatlantico, accanto al bar, Matteo Orfini (probabile ministro alla Cultura o all’Ambiente) chiedeva a una dei suoi: «Ma noi una donna decente giovane e in gamba non ce la abbiamo?».
Evidentemente non rientra più in questa categoria Marianna Madia, la responsabile lavoro della segreteria di Renzi, fedelissima di Orfini e adesso di Renzi (ma prima ancora di Bersani sostenuto contro l’attuale premier incaricato).
Insomma la onorevole di bella presenza – ma di qualche assenza quando si tratta di riconoscere i ministri (pensava di parlare con il ministro Giovannini e invece stava parlando con Zanonato) – sembra finita in una terra di nessuno.
Troppi cambi di corrente. Un curriculum deboluccio.
Mentre Matteo Renzi che sta valutando con cautela, spaccando i dubbi a metà , su una cosa è certo, quella di voler con se fedelissimi. Già le larghe intese creano problemi alla stabilità , meglio che non ci siano congiurati amici.
Cercasi ministra. E se Emma Bonino sembra certa, Paola Severino sembra gradita. La Boschi sembra imposta dal neo premier. La Lorenzin da Alfano. Per le altre è meno facile.
Stefania Giannini di «Scelta civica» all’Istruzione? La più accreditata. Per adesso. Perchè Matteo Renzi in quella poltrona vorrebbe avere una «sua» ministra visto che sul tema vuole intervenire a gamba tesa dopo i nodi delle riforme e delle tasse.
E allora quel posto potrebbe essere di Simona Bonafè, renziana della prima ora, componente della commissione cultura, scienze e istruzione della Camera dei Deputati.
In corsa anche Maria Elena Boschi, mentre sembra che la governatrice Deborah Serracchiani resterà in Friuli.
E in questo toto quote-rosa all’ambiente potrebbe andare Chiara Braga, classe 1979, urbanista, componente della commissione Ambiente e della commissione bicamerale per i procedimenti di accusa.
Sembra certa Roberta Pinotti, senatrice, sottosegretario al Ministero della Difesa, folgorata sulla via di Renzi dopo un incontro a palazzo Vecchio, a Firenze.
Alla Leopolda le chiese di coordinare un tavolo sulla Difesa. Lei rispose che avrebbe preferito un tavolo delle donne «perchè bisogna finalmente passare dal parlarne al farle agire», spiegò.« Non basta metterle nel 50 per cento degli organismi. Devono avere agibilità ». Un monito buono per adesso.
AAA cercasi donna competente, non richiesta bella presenza.
Maria Corbi
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