ACQUA DI COLONIA E LEGALITA’
UN PROBLEMA DI GESTIONE DELL’ORDINE PUBBLICO DIVENTA SPECULAZIONE POLITICA… NESSUNO SI E’ MAI INTERROGATO SU COME UNA STUDENTESSA SU CINQUE E UNO STUDENTE SU SEDICI SIA VITTIMA DI VIOLENZA SESSUALE NEI COLLEGE AMERICANI
Che i fatti di Colonia siano gravi, che chi ha commesso reati debba pagare, che eventuali richiedenti asilo responsabili di furti e violenze sessuali debbano essere cacciati, è un dato di fatto.
Finora abbiamo solo 32 “sospettati”, di cui 22 profughi di varia origine, due tedeschi e un americano, sappiamo che solo il 40% dei reati denunciati è a sfondo sessuale e che il 60% è relativo a furti e borseggi e che i facinorosi ubriachi sarebbero stati circa un migliaio a fronte di 1,1 milione di rifugiati accolti in Germania e dei 20.000 alloggiati a Colonia, un numero esiguo rispetto a coloro che non hanno dato problemi.
Non si sa da chi e perchè siano stati convocati presso la stazione di Colonia attraverso il web, ma le indagini ce lo diranno nei prossimi giorni.
Restano i fatti: gravi, inammissibili ed evitabili.
In nessuna piazza d’Italia a Capodanno è accaduto il minimo incidente, neppure in città ad alta densità di immigrati.
A Genova 180.000 in piazza al Porto Antico, a ridosso del Centro storico, nessuna denuncia del genere. Una prima risposta c’e’: un ottimo servizio di ordine pubblico, quello che a Colonia non è esistito.
A noi non interessa l’etnia, lo stato civile, le propensioni ai palpeggiamenti dei 1000 ubriaconi in piazza a Colonia: qualsiasi polizia avrebbe previsto e sarebbe intervenuta a manganellate, ottimo sistema per calmare bollenti spiriti e aspiranti borsaioli. E tutto sarebbe finito in dieci minuti.
Al massimo il giorno successivo ci sarebbe stato un semplice bollettino sul numero degli arrestati e su quelli ricoverati in ospedale.
Nessuno avrebbe chiesto che percentuale ci fosse di indigeni e di stranieri, la Annunziata non avrebbe dovuto lanciare alcun appello alle donne vittime della cultura islamica e Salvini avrebbe dovuto ripiegare sull’indignazione contro chi aveva pisciato contro il muro della sua seconda casa di Recco.
Amen.
Una minoranza di origine islamica pensa che la donna sia “violabile” impunemente?
Esiste una legge che, se applicata, è sufficiente per fargli cambiare rapidamente idea, così come dovrebbe essere in tutto il mondo civile.
A cominciare dai college americani, dove il vice presidente Biden disse: “Le università devono affrontare i fatti riguardo gli assalti di natura sessuale. Non è più possibile chiudere gli occhi e fingere che non esistano”.
Nello specifico: la task force nominata da Obama ha stimato che una studentessa su cinque subisce una qualche forma di violenza sessuale all’università . Soltanto il 12% dei casi verrebbe denunciato alle autorità di polizia.
La ricerca mostra che gran parte delle vittime conosce gli assalitori e che alcool e droghe fanno spesso parte del mix che conduce alle violenze.
Ancora più sotterraneo e difficile da decifrare, suggerisce la task force della Casa Bianca, il fenomeno degli stupri ai danni di studenti maschi. I ragazzi sarebbero più restii a denunciare gli assalti subiti e le università farebbero poco o niente per sostenerli.
Il risultato è che in questo momento 51 università americane — destinatarie di fondi federali e quindi soggette alla legge che proibisce la discriminazione di genere — sono sotto inchiesta per il modo in cui hanno gestito i casi di violenza sessuale.
Un ottimo argomento che i giornali della sedicente destra italiana siamo certi vorranno approfondire con la stessa “obiettività ” dimostrata nel caso di Colonia.
Salvini e la Meloni potrebbero poi anche fornirci la loro analisi culturale sulle cause psichiatriche che hanno portato l’anno scorso in Germania a più di 1.600 aggressioni compiute da gruppi di estrema destra ai danni di rifugiati, picchiati o costretti a fuggire dopo che i loro alloggi sono stati dati alle fiamme.
Magari dedicando uno dei loro tanti tweet giornalieri a condannare le violenze contro le donne aggredite da questi presunti “machi” di sedicente razza ariana.
Perchè la morale finale è solo una: se uno Stato sa fare rispettare la legalità nessuno si permette di commettere impunemente reati odiosi sapendo che rischia anni di galera e qualche sprangata sul cranio.
Non ha rilevanza da dove vieni, ma dove stai e come ti comporti, sia che arrivi da lontano che da due isolati vicini: lo Stato faccia lo Stato, i cittadini i buoni cittadini.
E le donne potranno uscire la sera da sole liberamente e vestite come gli pare senza essere importunate da maschi frustrati, senza il bisogno dei cattivi consigli di certo pattume pseudodestro nostrano o delle analisi sociologiche di femministe pentite (mai come in questo caso) “sulla via di damasco”.
Un pizzico di acqua di Colonia per ricordare che la migliore essenza è la legalità .
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