AGLI ODIATORI SERIALI CHE ACCUSANO OTTAVIA DI AVER FATTO SPENDERE PER I SOCCORSI I “SOLDI DEI CITTADINI”: PAGA L’ASSICURAZIONE, INFORMATEVI PRIMA DI SPARARE CAZZATE
PS. SONO GLI STESSI CHE TACCIONO SUI SOLDI SPUTTANATI DAL GOVERNO IN ALBANIA E PER IL PONTE SULLO STRETTO
«Inostri soci hanno un’assicurazione che copre i costi di soccorso in caso diinfortunio». In molti negli ultimi giorni si sono chiesti sui social: chi paga l’intervento per il recupero di Ottavia Piana? «Non i cittadini» conferma a La Stampa il presidente della Società Speleologica Italiana Sergio Orsini.
La ragazza è stata salvata questa mattina (18 dicembre) dopo essere rimasta intrappolata per 80 ore sottoterra nell’Abisso Bueno di Fonteno nel Bergamasco.
Più di 150 tecnici del Soccorso Alpino hanno lavorato in questi giorni con turni di 14-15 ore per portare la barella dal punto dove la speleologa era rimasta bloccata. La ragazza era caduta, ferendosi, durante l’esplorazione di un tratto ancora sconosciuto della grotta.
Le assicurazioni per gli speleologi
Passata la paura è scattata la polemica. In poco tempo si sono sollevate domande sui costi delle operazioni di recupero. Ma subito Orsini ha fatto chiarezza: «Abbiamo un accordo con Axa – specifica –. Gli speleologi sono coperti sia per l’autosoccorso sia per l’utilizzo delle strutture del Corpo nazionale di soccorso alpino (come nel caso di Ottavia ndr.). In parole povere: sono assicurati da quando escono dalla macchina per andare verso la grotta fino a quando ripartono per tornare a casa».
(da La Stampa)
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