AI FUNZIONARI INQUISITI VA LO STESSO IL BONUS DI 15.000 EURO
COMO: IN ATTESA DI PROCESSO PER FALSO IN ATTO PUBBLICO MA GRATIFICATI DEL PREMIO
Dalla bufera giudiziaria, ai compensi extra per i buoni risultati ottenuti. 
I protagonisti sono due alti funzionari comunali comaschi, Antonio Ferro e Pietro Gilardoni, coinvolti nell’inchiesta su alcune irregolarità nella gestione delle paratie del lungolago, scoppiata nel giugno scorso.
Le accuse per i due — il primo finito ai domiciliari, il secondo anche in carcere, ma al momento liberi in attesa del processo che inizierà a novembre — sono gravi.
Dalla turbata libertà nella scelta del contraente al falso ideologico in atto pubblico, tutto in relazione al solo progetto delle paratie, nato per proteggere il lungolago dalle esondazioni del ‘gioiello’ di Como e ad oggi fermo, con tanto di cantiere.
Nonostante ciò, per effetto della decisione del Gip che ha revocato le misure cautelari e la loro sospensione dal servizio, i due dirigenti potranno tornare al lavoro. Regolarmente stipendiati con cifre adeguate al loro ruolo di dirigenti pubblici – Gilardoni nel settore ‘Reti tecnologiche, strade, acque e arredo urbano’ e Ferro nel settore ‘Opere pubbliche e manutenzione edilizia comunale’ e con il pieno diritto a ottenere quei ‘bonus’, ovviamente in denaro, previsti per i risultati ottenuti nell’anno precedente.
Ovvero, nel caso specifico e per il solo 2015, 15.935,34 euro per Gilardoni e 12.437,45 euro per Ferro.
Tecnicamente detti ‘indennità di risultato’, questi extra costituiscono la percentuale di stipendio ‘variabile’ prevista per i funzionari del settore pubblico ed è legata al raggiungimento di obiettivi.
E mentre sui social network è già esplosa la polemica, il sindaco di Como Mario Lucini ha commentato: «Sono le regole».
E infatti, come consentito ancora dalle regole, i due non sono nemmeno rientrati fisicamente al lavoro, ma stanno usufruendo delle ferie accumulate.
Il primo cittadino ha ricordato poi che questi compensi erano stati dapprima congelati dal Comune, per poi essere sbloccati e infine elargiti.
D’altronde, il Nucleo Indipendente di valutazione, l’organo che in alcuni comuni italiani appunto misura le performance e vigila sul raggiungimento di obiettivi individuali di dirigenti e di funzionari, in proposito si è espresso chiaramente.
«La valutazione delle attività svolte dai dirigenti nell’anno 2015 — scrive il Nucleo secondo quanto riportato dal comune di Como – non può essere condizionata da fatti o eventi maturati successivamente se non vengono accertati elementi che possono influire sul periodo di riferimento».
E ancora: «Allo stato degli atti si confermano le valutazioni operate con valenza per l’anno 2015 e per i dirigenti Gilardoni e Ferro si potrà procedere ad eventuali revisioni solo qualora emergano altri elementi di valutazione dal procedimento penale in corso». Insomma, l’anno prossimo la situazione potrebbe cambiare, ma per il 2015 rimane congelata.
Come quel cantiere sulle sponde del lago, ormai parte del panorama dei turisti, e dei cittadini infuriati.
Manuela Messina
(da “La Stampa”)
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