AIR FRANCE MOLLA ALITALIA, GRAZIE AI CAZZARI AL GOVERNO IN ITALIA
FS STAVA NEGOZIANDO CON IL VETTORE FRANCESE… ORA SI E’ SFILATO PER I RAPPORTI COMPROMESSI CON IL GOVERNO ITALIANO
Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore oggi scrive che Air France-Klm si è sfilata dal salvataggio di Alitalia per motivi politico-istituzionali, ovvero per il “grande gelo” nei rapporti tra i due paesi dopo gli attacchi di Lega e M5S al presidente della Republique Emmanuel Macron:
La mossa di Parigi ha gelato chi sta negoziando l’alleanza tra Ferrovie dello Stato e un partner industriale per dare un futuro alla sofferente compagnia italiana. La decisione, riferita al Sole 24 Ore da fonti autorevoli, è dovuta a motivi politico-istituzionali in seguito al richiamo a Parigi dell’ambasciatore a Roma. Le Fs, in contatto con il ministero dello Sviluppo, erano orientate a scegliere l’americana Delta, che aveva annunciato la disponibilità ad acquisire il 40% della nuova Alitalia insieme al vettore franco-olandese. La quota sarebbe divisa in parti uguali, il 20% a Delta e il 20% a Air France-Klm, entrambe già partner di Alitalia nella joint venture transatlantica.
Il 51% della «newco» dovrebbe far capo a Fs e altri soggetti pubblici. §La proposta targata Delta è stata considerata dalle Fs e dal Mise più interessante di quella di Lufthansa. I tedeschi vogliono la maggioranza e rileverebbero poco più di metà di Alitalia. Prima di scegliere il partner, le Fs erano in attesa dell’impegno ufficiale del cda di Air France-Klm. Ma ieri è arrivato il no di Parigi. A questo punto i giochi si riaprono.
A più di tre mesi dalla presentazione dell’offerta vincolante condizionata delle Fs ancora non c’è un partner industriale nè un piano industriale approvato:
Delta vuole andare avanti nel progetto, anche per difendere la posizione di supremazia nei voli del Nord Atlantico, che sarebbe messa in discussione se Alitalia finisse a Lufthansa. Delta però non vuole più del 20% di Alitalia. Gli americani sarebbero disposti a una partnership con il terzo pretendente, la britannica easyJet.
È da vedere se questa combinazione sia realizzabile e se easyJet accetti di rilevare una fetta del 15%, spiega una fonte. Altrimenti dovrebbe aumentare la quota dei soci pubblici italiani.
Intanto Alitalia continua a bruciare la cassa, ottenuta con il prestito statale di 900 milioni (è sotto i 500 milioni). Ogni giorno che passa il suo futuro si fa più incerto.
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply