ALBERTINI SI CANDIDA A MILANO PER FINI, CASINI E RUTELLI: MAZZATA PER IL PDL
“HO SEGNALATO AL TERZO POLO LA MIA DISPONIBILITA”… LA MORATTI PREOCCUPATA NON COMMENTA, IL PDL MILANESE SE LA FA SOTTO E PARLA DI “TRADIMENTO”…. NON HANNO ANCORA CAPITO CHE MILIONI DI ITALIANI AVEVANO VOTATO PDL PERCHE’ C’ERA FINI, TURANDOSI MONTANELLIANAMENTE IL NASO PER LA PRESENZA DI BERLUSCONI… PRESTO LO CAPIRANNO
«Ho già segnalato ai triumiviri la mia decisione. Sono disponibile alla candidatura a sindaco di Milano».
Lo ha reso noto, ai microfoni della radio CNRmedia, l’europarlamentare e già primo cittadino del capoluogo lombardo Gabriele Albertini, nel giorno di Sant’Ambrogio, festa patronale della città .
«L’ho comunicato ieri a Fini, Casini e Rutelli – ha spiegato Albertini – Aspetto che commentino e prendano una decisione. La mia scelta è sul loro tavolo. Non anticipo il contenuto della mia comunicazione, che ho spedito ieri, loro ne conoscono il contenuto. Sono quindi disponibile alla candidatura a sindaco di Milano».
Albertini più tardi ha specificato che la sua è una disponibilità , non un’avvenuta candidatura: «Voglio precisare che ho solo dichiarato che in data odierna ho spedito una comunicazione personale a Fini, Casini e Rutelli contenente la mia decisione in merito alla candidatura a sindaco di Milano. Sono in attesa di riscontro».
Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, non ha voluto commentare la decisione di Albertini: «Per me oggi è un giorno di festa – ha detto il sindaco, al termine della cerimonia degli Ambrogini -, non penso a nient’altro».
Conversando con i cronisti, il sindaco di Milano si è limitato ad aggiungere, in merito alla candidatura che ha tutti i crismi per rivelarsi insidiosa: «Aspettiamo novità e vediamo».
«È davvero una delusione. Lo dico con profondissima amarezza. Dico la verità : non me l’aspettavo», ha affermato il coordinatore regionale del Pdl Guido Podestà , presidente della Provincia di Milano.
«A questo punto diventa incompatibile con un posto di assoluto rilievo nella commissione affari esteri, la più importante del Parlamento Europeo – ha aggiunto Podestà -. Un anno e mezzo fa ha chiesto la fiducia degli elettori del Pdl, e adesso si candida contro il Pdl. Una delusione, non dico altro».
La solita menata del “tradimento”, poveretti, come se non vi fossero milioni di italiani che hanno votato Pdl perchè c’era Fini e turandosi il naso perchè c’era Berlusconi.
“Quella di Albertini è una scelta che stupisce, la sua candidatura a sindaco di Milano è una candidatura contro se stesso», è anche il commento di Giulio Gallera, capogruppo del Pdl al Comune di Milano.
«Se si candiderà – ha osservato Gallera, che è stato assessore nella seconda Giunta Albertini – Albertini correrà contro se stesso perchè questa amministrazione è pienamente in linea con quelle precedenti da lui guidate: prova ne sia che molti assessori della Giunta Moratti erano consiglieri durante il mandato di Albertini».
Anche se riconosce che un’eventuale candidatura di Gabriele Albertini potrebbe erodere un po’ di consenso al centrodestra, Gallera si è detto certo che gli elettori del Pdl non si faranno irretire dalle sirene del terzo polo.
«Sono sicuro – ha detto Gallera – che i milanesi continueranno a scegliere e premiare la concretezza del governo del fare e a non seguire chi si presta a sostenere i fautori dei giochi di palazzo e dei ribaltoni».
Pare che non sappiano dire altro, sembrano un disco rotto: sognano sempre il partito del “fare nulla”, come se gli italiani fossero imbecilli.
In realtà la candidatura di Albertini spariglia i giochi:è opinione comune che se ne vedranno delle belle.
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