ALLARME DI ALFANO: GLI IMMIGRATI VENGONO A RUBARE IL POSTO AGLI ITALIANI IN CARCERE
STATO ACCATTONE: L’EUROPA CI FACCIA UN OBOLO, PERCHE’ NON ABBIAMO I SOLDI PER COSTRUIRE NUOVI ISTITUTI DI PENA… “UN TERZO DEI DETENUTI E’ STRANIERO” PIAGNUCOLA ALFANO: SONO DECENNI CHE E’ COSI’… LA COLPA E’ DI CHI NON COSTRUISCE NUOVE CARCERI A MISURA UMANA, NON DELL’EUROPA
E’ sempre colpa dell’Europa, mai dell’inefficienza dell’Italia: dopo l’immigrazione, riecco le carceri. Il governo non trova di meglio, visto l’incapacità cronica di trovare due euro per costruire nuovi istituti di pena, che tornare ad accusare l’Europa per il problema stranieri.
Su 63.221 detenuti nelle 217 carceri italiane, infatti, a fronte di una capienza regolamentare di 41.351 posti, vi sono 22.644 detenuti stranieri.
Una percentuale che oscilla tra il 30% e il 40% da anni, ma di cui il Ministro Alfano pare accorgersi solo ora.
E ha il coraggio di dire che “l’Europa non può da un lato multarci per le condizioni disumane in cui l’Italia fa vivere i detenuti e dall’altro chiudere gli occhi sul sovraffollamento che deriva dalla presenza di stranieri”.
E chiosa che “l’Europa deve darci risorse economiche per costruire nuovi istituti di pena. E se non ha questo compito, diamoglielo in più”.
A stretto giro la Ue, a questa preghiera da accattoni, ha risposto che “non può intervenire nella gestione quotidiana del sistema di giustizia criminale dei singoli Stati membri. Al contempo si impegna a cercare di migliorare il trasferimento dei detenuti da uno Stato membro all’altro”.
Ora che Alfano sia uno sprovveduto non lo crediamo, tutt’altro.
Quindi lo scopo è chiaro: le carceri scoppiano, le guardie penitenziarie sono sotto organico di migliaia di unità , il Governo non ha fatto una mazza per costruire nuovi istituti di pena, pur avendolo promesso un anno fa per bocca dello stesso Alfano, e allora la cosa migliore per togliersi dalla bratta è incolpare altri, in questo caso la Ue, per inefficienze e demeriti propri.
I nodi vengono al pettine: è il tipico caso di spot televisivo andato male, inutile promettere e fare annunci, quando poi Tremonti non sgancia un euro.
E’ come fare le nozze coi fichi secchi, si diceva una volta.
E pensare che si dice di voler costruire 100.000 nuove case di edilizia popolare… e non siamo capaci a tirar su neanche 10 nuovi istituti di pena, moderni e a misura umana.
La malafede è evidente quando poi Alfano invita l’Europa a intervenire, favorendo il trasferimento dei detenuti stranieri nei Paesi di origine: in primis si fa prima a mettersi d’accordo con i rispettivi governi direttamente, in secondo luogo la maggior parte dei 22.644 stranieri in carcere sono di origine africana, quindi non pigliamoci per i fondelli, l’Europa non può fare una mazza.
Dato che poi non siamo l’unico Paese in Europa a vantare una percentuale di stranieri di tal fatta in galera, perchè gli altri Stati europei hanno posto in carcere e noi no?
Quante carceri abbiamo costruito in passato per poi mai utilizzarle e lasciarle al degrado? Dobbiamo essere noi i perenni accattoni che per tirare su due mura dobbiamo metterci all’angolo del Parlamento europeo con la mano protesa?
Si stanzino i quattrini, cominciate a tagliare tutti i gettoni che vengono elargiti ai notabili dei partiti nei vari consigli di amministrazione, da nord a sud, abolite le province e gli enti inutili, date l’esempio voi politici per primi.
Oppure fate una legge per cui uno straniero, per qualsiasi condanna definitiva, invece che scontare la pena in carcere, venga immediatamente espulso.
Basterebbe una settimana per caricare 22.644 stranieri su aerei, traghetti, bus e rispedirli a casa. Non sconteranno la pena al loro Paese?
Che ce ne frega, almeno ci saremo liberati di un terzo dei detenuti e gli altri potranno respirare.
E’ una soluzione da accattoni? Beh, giusto quella che fa per l’Italia, a questo punto.
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