ALLUSIONI DI BERLUSCONI, LA BRUNO REAGISCE: “ECCO TUTTI GLI SMS CON L’AZIENDA”
“VOLEVANO OBBLIGARMI A DIRE QUELLO CHE VOLEVANO LORO”
Angela Bruno, la venditrice della Green Power di Mirano al centro delle polemiche per le frasi a doppio senso («quante volte viene?») rivoltele da Silvio Berlusconi, ha deciso di postare attraverso Facebook tutti gli sms scambiati con il suo superiore dopo l’accaduto.
Un modo per smentire le insinuazioni sulla sua «partecipazione divertita» al siparietto con il Cav e reagire alle accuse e minacce piovutele in questi giorni.
«Ne tirano fuori una dietro l’altra, è uno skerzo», si legge negli sms scambiati con il suo direttore commerciale a cui è allegato un messaggio offensivo per essersi prestata al gioco di Berlusconi in occasione della tappa alla Green Power.
«Mi offendono pure». «Non sto bene. Mi stanno massacrando. Nn me l’aspettavo. No comment», continuano gli sms della Bruno.
«Il no comment non va bene – rispondono dall’azienda – Hai voluto salire sul palco ora devi assumerti con noi la responsabilità . Angela, se la capisci e la gestisci questa è una grande opportunità per tutti».
Ma Angela Bruno non ci sta più. Dopo aver visto apparire su alcuni siti uno scambio di messaggi (con tanto di foto, nome e data) a caldo con i colleghi della Green Power («Mi scrivono su whazz up, mi chiedono l’amicizia su Fb, Rugggg, so’ vip!») e dopo essere stata massacrata da commenti poco eleganti sul suo profilo, la Bruno ha deciso di chiudersi in casa e prendersi due settimane di ferie.
A quel punto però i tentativi di qualcuno della Green Power di tranquillizzarla («Abbiamo cercato di proteggerti, e capisco il tuo turbamento, ma non comprendo la tua reazione») non hanno funzionato e Angela Bruno ha regito male smentendo la prima ricostruzione pubblica che la vedeva onorata di essere stata protagonista della battuta di Berlusconi: «Ma se c’era tua figlia li (al posto mio) era onorata? Pesatele le parole cazzo!».
La Bruno dunque pretende le scuse.
Ma la risposta dell’azienda diventa dura: «Non ti sei fidata di noi. È stata una delusione».
Gli sms sono accompagnati su Facebook da messaggi in cui la Bruno dichiara «di non avere paura» per le conseguenze del suo gesto.
In riferimento al comunicato diffuso dall’azienda e attribuito a lei in cui minimizzava quanto successo si sfoga ulteriormente: «Infami! Volevano obbligarmi a dire quello che volevano loro! Vergogna!».
Nel divulgare il contenuto di tutti i messaggi, la donna non manca di commentare con rabbia: «Nelle mani degli sciacalli! Vergogna!».
(da “la Repubblica“)
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