ALTRO CHE PISTE DA SCI: I MEDICI DELLA SVIZZERA CHIEDONO IL LOCKDOWN TOTALE
“I PROVVEDIMENTI ADOTTATI DAL GOVERNO SONO INSUFFICIENTI”
Altro che piste da sci aperte, altro che allegre vacanze. E non dimentichiamo chi in Italia ancora pochi giorni fa chiedeva in maniera irresponsabile le piste da sci aperte: la task force svizzera per il covid-19 chiede misure di lockdown in tutto il paese.
I provvedimenti adottati dal governo sono insufficienti, ha dichiarato il presidente della task force scientifica Covid-19 Martin Ackermann nel corso dell’incontro degli esperti della Confederazione con la stampa.
“Ogni giorno conta. Non abbiamo nè il tempo, nè il margine di manovra per testare altre misure progressive”, ha affermato, chiedendo la chiusura di ristoranti e negozi non essenziali e regole più vincolanti per il telelavoro.
Dobbiamo aspettarci che le cifre dei contagi, dei ricoveri e dei decessi aumentino ancora nei prossimi giorni, ha sottolineato Patrick Mathys, capo della Sezione gestione delle crisi e cooperazione internazionale dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp).
Il tasso di riproduzione a livello nazionale si attesta all’1,13, questo significa che in un mese le nuove infezioni raddoppieranno
Nella Svizzera centrale, dove il dato è ancora più alto, si prevede un raddoppio dei casi ogni 15 giorni. In dieci cantoni, fra cui il Ticino, non ci sono più letti disponibili certificati in terapia intensiva, ha sottolineato Andreas Stettbacher, delegato del Consiglio federale per il Servizio sanitario coordinato.
Dal 12 dicembre, bar, ristoranti e negozi devono chiudere alle 19 in Svizzera. Viene mantenuto il limite massimo di 10 persone per riunioni private e l’esecutivo ha raccomandato di limitare i contatti a non più di due nuclei familiari durante le feste. Gli impianti sciistici rimangono aperti. Questa mattina anche gli ospedali del canton Zurigo hanno chiesto di imporre il lockdown.
(da agenzie)
Leave a Reply