AMARE PUTIN GRATUITAMENTE
LA LIBERTA’ PER MOLTI E’ UN VALORE DA STRAPAZZO
Chi ha memoria della grottesca vicenda Mitrokhin, con tanto dicommissione parlamentare incaricata di incastrare fantomatiche spie russe infastidendo un sacco di persone rispettabili, è portato a giudicare con una certa prudenza la chiacchierata con il ministro Crosetto che Bruno Vespa ha inserito nella sua consueta strenna natalizia, trasformando in “rivelazioni” un paio di frasi.
Che ci sia qualche italiano nel libro paga di Putin è probabile, la politica mondiale si fa anche con i quattrini e la corruzione. Vedi l’opera complessiva di quasi tutte le amministrazioni americane in Sud America e le iniezioni di rubli con le quali la Russia ha cercato di influenzare le elezioni nei Paesi suoi confinanti a Ovest. Ma la lettura complottista della politica è sempre, nel fondo, meschina e per giunta fuorviante.
Il putinismo di molti italiani, che siano esponenti politici o semplici trafficanti di opinioni sul web, è sicuramente onesto, nonché gratuito. Non ha nulla di losco o di opaco. È schietto disprezzo per la democrazia e per i diritti delle persone. È sincera devozione all’autoritarismo e al nazionalismo come soluzione dei mali del mondo.
I nove decimi degli articoli di giornale o degli interventi nei talk show favorevoli alla Russia di Putin, quelli che “l’Ucraina se l’è cercata”, sono l’espressione di una battaglia ideologica alla luce
del sole. Che poi ci sia qualche prezzolato è probabile, ma è un problema collaterale: il problema vero è che la libertà, per molti, è un valore da strapazzo, da sacrificare senz’altro all’ordine dei despoti.
(da Repubblica)
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