“ASTENSIONE ATTIVA”, L’ULTIMA IPOCRISIA DEI GRILLINI
UNA NORMA NON TI PIACE? TI ASTIENI, IN MODO DA LUCRARE POI SULLA SUA APPROVAZIONE DANDONE LA COLPA AD ALTRI
Si sa che la politica è una disciplina complicata: vedi le celebri “convergenze parallele”, immortale ossimoro moroteo.
Da ieri, a complicarla un po’ di più, abbiamo anche l’“astensione attiva”.
Funziona così: ti astieni nella speranza che venga approvata una legge che ritieni disgustosa; ma della cui approvazione sarà poi possibile accusare altri.
È andata così per l’emendamento leghista favorevole alla responsabilità civile dei magistrati.
Se i grillini, forcaioli convinti, avessero votato contro, l’emendamento sarebbe stato bocciato.
Si sono invece astenuti, e come spiega gongolante il deputato Colletti «la nostra decisione di astenerci ha tirato fuori tutta l’ipocrisia del Pd»: che sul provvedimento era notoriamente diviso, con una maggioranza che ha votato no e una minoranza “garantista” che ha votato sì.
Secondo coscienza, si dice in questi casi.
Morale della favola: ci si può astenere su una legge considerata pessima per il Paese, qualora si possa poi lucrare politicamente sul risultato dandone la colpa ad altri.
Una volta questo si chiamava: politicantismo.
Michele Serra
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply