ATTENTATO DI BRINDISI: PER IL GIP “VANTAGGIATO NON HA AGITO DA SOLO, POSSIBILE CHE SIA STATO AIUTATO”
SI PARLA DI “ALTRE PERSONE” CHE SAREBBERO COINVOLTE… SOSPESO IL PRESIDE DELLA “MORVILLO FALCONE” PER ACCERTAMENTI AMMINISTRATIVI
“La presenza di altre persone sul luogo del delitto, almeno nelle fasi preparatorie, che avrebbero aiutato Giovanni Vantaggiato nell’attentato a Brindisi, sarebbe confermata dalle dichiarazioni dello stesso indagato e da testimoni”.
Sono le prime indicazioni dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Lecce Ines Casciaro per la bomba alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, che il 19 maggio scorso provocò la morte di Melissa Bassi e ferì altre 5 sue compagne di scuola.
Nell’ordinanza si cita la testimonianza di una persona che ha dichiarato di aver notato verso l’1 e 30 del 19 maggio nei pressi del chiosco vicino all’istituto “un uomo che spingeva un bidone della spazzatura munito di ruote tenendolo dalla parte delle maniglie, inclinato verso il suo corpo, e che andava in direzione della scuola”.
La descrizione della corporatura e dell’abbigliamento fatta dal testimone non coincide con la fisionomia di Vantaggiato.
Questa circostanza, insieme al fatto che l’arrestato più volte nel corso dell’interrogatorio ha utilizzato il plurale e quindi “ha implicitamente ammesso la presenza di almeno un altro complice”, confermerebbe secondo il gip che Vantaggiato non ha agito da solo.
In relazione al movente della strage il gip sostiene che l’arrestato “voleva effettuare un gesto dimostrativo nei confronti del mondo intero perchè vittima di truffe che lo hanno messo in ginocchio economicamente”.
“L’attentato – scrive il gip – era rivolto proprio ad attirare l’attenzione delle istituzioni e del legislatore sul punto ed era finalizzato ad esprimere la sua rabbia, affinchè si trovi un sistema idoneo per tutelare chi, a causa di inadempimenti artatamente predisposti, subisce ingenti danni’.
“Lo stato – ha affermato Vantaggiato – non tutela chi subisce truffe”.
La svolta nelle indagini sull’attentato di Brindisi – a quel che si è appreso nelle ultime ore – maturò la notte precedente il fermo di Vantaggiato, ora reo confesso.
Quella notte era stato ascoltato infatti, come persona informata dei fatti, Cosimo Parato, imprenditore agricolo di Torre Santa Susanna imputato in un processo per una truffa denunciata dallo stesso attentatore.
In quella occasione Parato avrebbe dato ai carabinieri elementi utili per le indagini. Era rimasto infatti vittima di un attentato il 24 febbraio 2008, quando fu fatta esplodere una bomba sistemata sul sellino della sua bicicletta, e l’ordigno era confezionato con bombole di gpl, la stessa modalità utilizzata a Brindisi.
Parato, ascoltato dagli investigatori, fece riferimento ai rapporti commerciali con Vantaggiato e a dissapori intercorsi tra loro, indicandolo come possibile autore del gesto,
Intanto è stato sospeso per ragioni di opportunità dall’ufficio scolastico regionale della Puglia Angelo Rampino, preside della scuola stessa. Il preside sarebbe dovuto rientrare oggi dalle ferie, che aveva preso subito dopo l’attentato, per presiedere alle attività di scrutinio.
La sospensione – che è un provvedimento cautelativo e non disciplinare – è stata disposta in attesa che si concludano gli accertamenti amministrativi avviati nei confronti del preside per i contenuti di alcune interviste rilasciate nei giorni successivi all’attentato.
Dovrà essere confermata entro il 18 giugno dal capo dipartimento all’Istruzione del ministero.
La sospensione, a quanto si è appreso, è legata al comportamento in servizio avuto dal dirigente scolastico dopo l’attentato e non è connessa alle indagini in corso.
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