AUMENTI ALLA BUVETTE DI MONTECITORIO: CAFFE A 0.80 EURO, TRAMEZZINI A 2,50
RITOCCHI A TUTTI I LISTINI DEI PANINI…IN CITTA’ L’ESPRESSO COSTA 1 EURO
I deputati per ora non se ne sono accorti: sono ancora in vacanza e il caffè lo prendono nelle rispettive località di villeggiatura.
Ma dal 10 gennaio anche loro, come tutti i dipendenti della Camera che hanno accesso alla buvette, dovranno fare i conti con il nuovo listino.
«Sacrifici» anche per gli onorevoli, dunque: al bancone del bar ristoro di Montecitorio scatta il caro tazzina.
Come era già avvenuto al bar del Senato, a Palazzo Madama, anche la Camera ha predisposto gli aumenti che colpiranno, alla riapertura della buvette, consumazioni e pasti dei deputati.
Gli onorevoli pagheranno 20 centesimi in più per la classica accoppiata della prima colazione, cappuccino e cornetto, che passano rispettivamente da 1 euro ad 1 euro e 10 centesimi e da 80 a 90 centesimi.
Costerà di più anche il caffè, da oggi a 80 centesimi anzichè 70.
Ma va detto che nella Capitale – fuori dai bar riservati agli onorevoli – la tazzina di espresso si trova raramente a 80 centesimi: in molti esercizi ha raggiunto e talvolta superato il costo di un euro.
Più sostanzioso per i deputati l’aumento (20 centesimi) per l’orzo, per il decaffeinato (da 1 euro a 1,20) e per il cappuccino decaffeinato (da 1 euro ad 1,30).
Anche il panino consumato al volo tra una votazione e l’altra costerà di più alla buvette: quello con prosciutto e mozzarella sarà in listino a 3 euro anzichè 2,50; il tramezzino «semplice» 2,50 anzichè 2 euro e quello «special» 2,80 anzichè 2,50.
Prezzi più alti, poi, al bancone dei fritti: supplì, arancini e crocchette passeranno da 1 euro a 1,30.
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