AVVISIAMOLI
LA MACABRA GOLIARDIA DI RAMPELLI
Poiché i migranti vengono da posti dove certo non mancano telefoni e parabole, bisognerebbe avvisarli dei pericoli che corrono nel viaggiare per mare.
Così parlò l’italo-fraterno Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera, il quale probabilmente dirà che le sue parole sono state estrapolate da un contesto più ampio.
Resta il fatto che a noi poveri di spirito arriva un messaggio piuttosto chiaro: se hanno telefoni e parabole, significa che tanto male non stanno. Un pregiudizio smentito proprio dalla situazione italiana, dove gli indigenti sono aumentati a dismisura esattamente come i telefonini.
Nel 2023 il portatile non è un segno di benessere economico né un bene voluttuario: non più di quanto lo sia un paio di scarpe da ginnastica o di mutande.
Anche al di là delle sue intenzioni, le riflessioni di Rampelli si inseriscono in un filone di goliardia macabra, teso a dimostrare che i migranti rischiano la vita sui barconi per ignoranza o per capriccio. L’idea che questa gente muoia di fame, di sete o di paura, e che preferisca rischiare consapevolmente il tutto per tutto piuttosto che prolungare la sua agonia, non riesce a fare breccia in certi cuori.
La questione non si risolve dissuadendo i disperati dal mettersi in mare, ma offrendo loro alternative migliori.
L’altra ipotesi, continuare a infischiarsene, non è più praticabile. Anziché i migranti, Rampelli farebbe meglio ad avvisare i suoi colleghi italiani ed europei: mi risulta che il telefono ce l’abbiano anche loro.
(da Il Corriere della Sera)
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