BALLARO’ LO FA SBALLARE, L’ULTIMA DI RENZI: “IN 15 GIORNI 60 MILIARDI PER LE IMPRESE”
COSTRETTO A PARLARE DELLE COPERTURE AL SUO LIBRO DEI SOGNI, DIMOSTRA DI NON SAPERE NEANCHE DI COSA PARLA
Dopo aver incassato la fiducia anche alla Camera Matteo Renzi concede a Ballarò su RaiTre la prima intervista da premier in carica.
Le telecamere entrano così a Palazzo Chigi: “Entro un mese – risponde alla domanda sulle coperture per le promesse fatte – diamo percorso preciso con quanto prendiamo da dove. Per esempio la riduzione della spesa pubblica, recupero denari da patti internazionali”.
Commento: è evidente da questa risposta che Renzi non ha ancora alcuna precisa idea sulle coperture per realizzare il “mondo dei sogni” che ha annunciato.
Non solo, ci deve pensare un mese, segno che nessuna concreta verifica è stata fatta.
Inoltre se i soldi servono cash non si attingono certo dalla riduzione della spesa pubblica che necessita di ammortamenti nel tempo. Fermo restando che essa spesso si tramuta in tagli ai lavoratori precari.
“La Cassa Depositi – continua Renzi – e Prestiti ci può aiutare a fare quello che ha fatto la Spagna, per circa 60 miliardi di euro, con un effetto benefico immediato. Aiuterà i fondi per lotta al credit crunch, e in 15 giorni permetterà di sbloccare i fondi che sono bloccati per i debiti della P.A”.
Commento: già in passato era stato ipotizzato un prestito forzoso dalla Cassa Depositi e Prestiti, ma l’ipotesi era stata accantonata in quanto sarebbe illeggittima come operazione.
Piccolo dettaglio: la Cassa raccoglie i risparmi postali degli Italiani, il 70 % dei depositi verrebbero usati per pagare le imprese?
E chi ce li rimette poi al loro posto? Con che entrate?
Se gli italiani ritirassero le somme agli uffici postali all’improvviso chi paga? Ma non diciamo cazzate…
Senza contare che entro giugno il governo Letta ha già stanziato un altro 25% di pagamenti, quindi eviti di prendersi meriti altrui.
L’ex sindaco di Firenze ha poi voluto sottolineare il suo rapporto con il neoministro dell’Economia: “Con Padoan decidiamo insieme”, assicura Matteo Renzi sottolineando che “questo è un punto importantissimo, il fatto che non ci sia contrapposizione o un ‘ragioniere’ che dica se una cosa si può fare o non si può fare”.
Commento: a lui serve uno che non lo avverta che una cosa “non si può fare”‘? Bravo, faccia quello che il buon senso finanziario vieta, così invece che a Firenze ci ritroviamo ad Atene…
Affermazione incredibile, neanche l’ultimo consigliere di circoscrizione sparerebbe cazzate del genere.
“Nella discussione verificheremo se c’è spazio per aumentare, non sui Bot ma sulle rendite finanziarie pure, e abbassare invece il costo del lavoro”. Il presidente del Consiglio ha ricordato che “l’Italia ha una tassazione sul lavoro più alta d’Europa e una sulle rendite finanziarie sostanzialmente delle più basse, anche se aumentata di recente”.
Dunque un intervento, ha detto ancora, “può essere sui capital gain o sulle transazioni classiche o sui Bot. L’ipotesi emersa dalle parole di Delrio era sui 100mila che non cambiano se si pagano 15 invece di 10 euro di tasse ma io dico di attendere la riforma complessiva sistema del fiscale. C’è la delega ancora aperta”.
Commento: quindi Renzi non ha le idee chiare e non esclude la tassazione dei Bot. Prende tempo: se aspettiamo la riforma del sistema fiscale finisce la legislatura…
Renzi parla del gelo con Enrico Letta e non nasconde che “mi piacerebbe discuterne. Avrei preferito – ribadisce – un’altra soluzione ma questa accelerazione – sottolinea il presidente del Consiglio – mi è stata chiesta”. Da chi? “Prima di tutto – risponde il Premier – dal Pd e poi dagli altri alleati. E’ vero o no – rincara – che il governo era fermo e impantanato”.
Commento: Giuda avrebbe almeno ammesso di essere il colpevole del tradimento, Renzi scarica le colpe su Pd e alleati che in realtà non avevano alcuna intenzione di cambiare cavallo se non fosse stato per le sue rotture di palle quotidiane al governo in carica.
Finirà che presto gli italiani rimpiangeranno pure Letta: al suo confronto è uno statista.
E’ detto tutto…
Leave a Reply