BARCHINO AFFONDA NEL BACINO DI SAN MARCO A VENEZIA, IL TASSISTA ACQUEO A POCHI METRI NON PRESTA SOCCORSO: QUESTA E’ LA FOGNA IN CUI E’ STATA RIDOTTA L’ITALIA
I GIOVANI SALVATI DA UN MEZZO PUBBLICO, ORA LA CAPITANERIA RICERCA IL TASSISTA ACQUEO CHE SE N’E’ FREGATO DI ADEMPIERE AL SUO DOVERE
Tanta rabbia e indignazione per la scena vista dagli abitanti della Laguna nel pomeriggio di ieri. Un tassista acqueo che non presta soccorso a due giovani caduti in mare. Costretti ad un bagno fuori stagione loro malgrado. E’ infatti questa la sorte toccata ieri pomeriggio a due ragazzi finiti a mollo nelle acque veneziane. Probabilmente un’onda anomala all’origine del capovolgimento della piccola imbarcazione sulla quale si stavano spostando nel bacino San Marco, tra punta della Dogana e San Giorgio.
I due sono stati soccorsi da un’altra imbarcazione che transitava nei pressi e poi anche da un vaporetto dell’Actv della linea 5.1 e di un battello Alilaguna. Sono stati lanciati ai naufraghi due salvagente.
Sul posto, arrivati a breve anche polizia, vigili del fuoco e un’ambulanza. Per i due giovani tutto liscio. Sono salvi e sono stati portati al pronto soccorso per controlli. Niente da fare per il loro barchino che si è invece inabissato a poco a poco.
Adesso però la capitaneria di porto vuole risalire all’identità del «tassista acqueo» che si è avvicinato alla zona del naufragio prima che arrivassero altri mezzi, ha osservato i due naufraghi in acqua e poi ha proseguito la sua navigazione senza prestare soccorso.
(da agenzie)
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