BERLUSCONI HA DECISO:: “IL PDL E’ FINITO, SI TORNA A FORZA ITALIA”, LISTE SEPARATE DAGLI EX AN
L’EX PREMIER CONVINTO CHE GLI ITALIANI VOTANO GRILLO PERCHE’ “NON HANNO UN’OFFERTA POLITICA CREDIBILE” E AGGIUNGE “SAREMO NOI A OFFRIRGLIELA”
Daniela Santanchè è su di giri, soddisfatta perchè la sua posizione di azzerare il Pdl è stata confermata in pieno da Silvio Berlusconi.
«Esco da una riunione con il presidente rafforzata nella mia convinzione che il Pdl è finito. Si torna a Forza Italia e allo spirito del ’94», spiega l’ex sottosegretaria dopo aver lasciato villa San Martino dove ieri ha incontrato l’ex premier.
Per Alfano la situazione si complica e di molto perchè evidentemente al Cavaliere i suoi progetti di rinnovamento non bastano.
E chi immaginava una soluzione di compromesso, con Berlusconi disponibile a tenere tutti insieme nello stesso partito, rimarrà deluso.
Questo almeno a sentire la rottamatrice Santanchè, che non solo non è stata sconfessare dal capo, anzi è stata stimolata ad andare avanti.
In sostanza, nei piani di Berlusconi occorre spacchettare il Popolo della libertà in diverse liste.
Ci sarà Forza Italia, appunto, una componente della destra, cioè gli ex An che tornerebbero ad unirsi alla Destra di Storace, e poi altre liste civiche.
Tra queste una si dovrebbe chiamare «L’Italia che lavora» composta da imprenditori e artigiani.
Tutti insieme queste realtà politiche e della società civile dovranno stringere un patto elettorale e fronteggiare la sinistra di Bersani, Vendola e Nencini.
«Gli italiani vogliono votare Grillo – avrebbe detto Berlusconi – per disperazione, perchè non hanno più un’offerta politica credibile. Noi questa nuova offerta dobbiamo dargliela».
È l’idea del nuovo centrodestra italiano che già altre volte il Cavaliere aveva proposto al vertice del Pdl ma finora è sempre stato rifiutato dagli ex An La Russa e Gasparri e anche dagli ex Forza Italia che non intendono archiviare il partito e l’esperienza della fusione dei vecchi partiti.
Lo stesso Alfano è contrario ma ora sarà messo con le spalle al muro.
Oggi, con Berlusconi a Roma per incontrare il premier Monti, vedremo se sarà convocato un vertice chiarificatore, se il Cavaliere dirà quello che ieri sera ha detto alla Santanchè anche sul destino di Alfano e suo rapporti con l’Udc di Casini.
«Casini se ci vuole stare ci sta».
E Alfano? «Alfano sta con Berlusconi in Forza Italia», risponde l’ex sottosegretaria. Ma Berlusconi si candiderà a premier alla testa di questa federazione? «Ancora questo non è stato deciso».
Tutto questo mentre sembrava ripartire il dialogo tra Casini e Alfano.
Un filo che si era interrotto quando il leader dell’Udc aveva stretto un’intesa con Bersani ma poi naufragata con la virata a sinistra verso Vendola.
A quel punto l’ex presidente della Camera ha rilanciato a Chianciano il progetto di unire i moderati rivolgendosi a tutti coloro che vogliono continuare sulla scia dell’agenda Monti.
In quel momento il Pdl era fuori da questa partita centrista e moderata a causa di un ritorno in pista di Berlusconi con il quale Casini non aveva e non ha alcuna intenzione di dialogare.
Da allora le cose sono cambiate ancora una volta: sono cambiate nel Pdl con il finto passo indietro del Cavaliere e le frizioni tra il fondatore del Popolo della libertà e il segretario.
Berlusconi ora pensa di sbaraccare il Popolo della libertà e le «cariatidi» della vecchia classe dirigente, per far rivivere Forza Italia.
E Alfano invece vuole rilanciare, rinnovare con nuovi coordinatori regionali e una nuova squadra composto anche di parlamentari finora in seconda fila e di bravi amministratori locali.
Ecco quindi che si è (era) riaccesa la scintilla tra Casini e Alfano che ieri hanno volato insieme in Sicilia dove però sostengono candidati diversi.
«Noi dialoghiamo bene con Alfano e se vince Crocetta lo facciamo ancora meglio. Non con Berlusconi».
Amedeo La Mattina
(da “La Stampa”)
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