BERTOLASO: BASTA COI TAGLI ALLA PROTEZIONE CIVILE O ME NE VADO
ABBIAMO LA PROTEZIONE CIVILE PIU’ EFFICIENTE D’EUROPA, MA SIAMO RIUSCITI A TAGLIARE I FONDI DEL 74,4% IN TRE ANNI… SOLO NEL 2009 PREVISTI TAGLI DEL 30%… IN UN PAESE A PERENNE RISCHIO IDROGEOLOGICO STIAMO A TAGLIARE I FONDI PER L’AMBIENTE?… MA TAGLIATE LE AUTO BLU PIUTTOSTO.
Berlusconi l’aveva ringraziato pubblicamente per aver risolto il problema dei rifiuti a Napoli.
Ma il sottosegretario alla Protezione Civile non voleva encomi, voleva fondi e due giorni fa ha detto chiaro e tondo che si dimetterà entro il 5 gennaio se il Governo non toglierà dalla Finanziaria i previsti tagli sugli investimenti per la Protezione civile.
Riduzioni del 74% in tre anni, pari a 145,5 milioni di euro., come ha ricordato Bertolaso dinanzi alla Commissione Ambiente della Camera, a cui ha spiegato di essere pronto a lasciare.
Il premier Silvio Berlusconi ha subito replicato che Bertolaso non si dimetterà perchè i fondi per la Protezione Civile ci saranno, sarebbe un duro colpo alla sua immagine internazionale se l’uomo che ha gestito con successo l’emergenza rifiuti a Napoli se ne andasse sbattendo la porta.
Chissà perchè al momento dell’elaborazione dei tagli tutti hanno taciuto, a cominciare dal ministro Prestigiacomo, come se i tagli di Tremonti non fossero noti da settimane.
Ovviamente la polemica politica ha dato modo alle sinistre di attaccare il governo che non tiene conto dei problemi ambientali, mentre nel centrodestra c’è imbarazzo per tagli decisi sempre dall’alto a capocchia, senza analizzare prima le esigenze politiche dei vari settori.
Bertolaso è un uomo apprezzato da tutti gli schieramenti, è un tecnico vero, non fasullo, grazie a lui la Protezione Civile italiana è considerata la migliore d’Europa per rapidità di intervento, capacità tecniche e mezzi.
Un fiore all’occhiello del nostro Paese che ora si vorrebbe decapitare in tre anni sottraendogli il 74% dei fondi, una cifra che non sta nè in cielo nè in terra.
Proprio nel momento che tra l’emergenza rifiuti a Napoli, il maltempo che ha messo l’Italia in ginocchio con fiumi in piena che hanno generato danni enormi, un riferimento sicuro per Regioni e comuni è stato proprio rappresentato dalla Protezione civile, diretta da Bertolaso.
Un atto di autolesionismo da parte del Governo che mancava, dopo l’incapacità dimostrata dall’Italia a rispettare le misure sul clima a Bruxelles, pietendo continui rinvii e proroghe, insieme ai paesi dell’Est.
Di sicuro per far cambiare idea a Bertolaso serviranno parecchi sforzi e molti stanziamenti.
I tagli previsti dal Governo infatti solo nel 2009 faranno calare i fondi per la Protezione Civile del 30%, passando da 196 milioni del 2008 a 137,2 .
Cifra che crollerà a 50 milioni nel 2011 con una riduzione del 74%.
Secondo Bertolaso ” sono tagli che minacciano il sistema di previsione e risposta della protezione Civile”. Ricostruiamo la vicenda dei fondi: nel 2007 Prodi li aveva tagliati portandoli da 223 a 196 milioni, ora Tremonti per il 2010 prevede solo 111 milioni e, per il 2011, 50 milioni.
Pensate che nel 2007, solo per gestione della flotta dei Canadair impiegati per la lotta agli incendi boschivi, sono stati spesi 124 milioni di euro.
Non solo: la Finanziaria di Tremonti non ha neppure previsto il rifinanziamento dei Fondi regionali di 138 milioni di euro per interventi in caso di calamità naturali di pertinenza regionale.
Se passasse questa linea dei tagli a capocchia l’intero paese resterebbe esposto a incendi boschivi e calamità naturali, salvo poi dover correre ai ripari, una volta fatti i danni.
Una strana concezione della tutela ambientale: invece che rottamare i Canadair o non farli volare per mancanza di fondi, forse sarebbe meglio rottamare qualche centinaio di migliaia di auto blu… questo pensa l’elettore di centrodestra.
La brutta figura l’avete ormai fatta, cercate almeno di rimediare e dare una mano a Bertolaso, cari esponenti del Governo…
Vi abbiamo votato per rimediare ai disastri, non per crearne di nuovi.
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