LA MINORANZA IN PROVINCIA: “COTTI&CHINI†PER UN PIATTO DI LENTICCHIE
TANTO RUMORE PER NULLA… PDL, LEGA E UDC VOLEVANO LA DIRETTA TV: PIOGGIA DI EMENDAMENTI E O.D.G. SUL BILANCIO…POI ALLA FINE, COTTI E A CAPO CHINO, SI SONO ACCONTENTATI DEL PIATTO DI LENTICCHIE OFFERTO DA FRA’ REPETTO… PERSA UNA OCCASIONE STORICA PER MANCANZA DI UN DISEGNO POLITICO
Alla fine il vincitore è stato il Presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto. Dopo aver presentato un centinaio tra emendamenti e ordini del giorno, mirati a migliorare il bilancio dell’Amministrazione e la cui discussione avrebbe portato sicuramente oltre la scadenza istituzionale del 31 dicembre, le forze di opposizione di Centrodestra (Pdl, Lega, Lista Biasotti) e Udc hanno cominciato a perdere colpi, ad accusare assenze e mancanza di lucidità .
Avevano avanzato una richiesta forte e legittima: la diretta tv per le riunioni del Consiglio provinciale, come peraltro avviene per il Comune e la Regione.
Avevano contestato costi e voci, avanzando proposte concrete.
Avevano dato l’impressione per una volta di essere decisi a portare avanti la battaglia anche durante le festività natalizie.
Hanno finito tragicamente, lasciando bocciare senza intervenire gli ordini del giorno, hanno rinunciato alla richiesta della diretta Tv e hanno accettato il piatto di lenticchie della carità provinciale offerto da fra’ Repetto, ovvero una piccola percentuale di presenza ( ¼, una miseria) nel Tabloid prodotto dalla Provincia, una sorta di cinegiornale Luce che l’Ente produce al suo interno, edulcorandone il contenuto a uso e consumo della Giunta.
Ben altra cosa dalla diretta Tv che permette l’immediatezza dell’intervento e quindi al cittadino di farsi un’opinione anche nel più acceso dibattito, rispetto a una breve dichiarazione unilaterale che sa tanto di veline politiche recitate, una dietro l’altra.
E’ bastato far balenare a qualche sindaco di centrodestra la minaccia di vedersi rinviare qualche entrata, a causa di un bilancio provvisorio, o di andare sul territorio ad accusare il centrodestra di eventuali ritardi nella manutenzione delle strade per indurre qualcuno a “mettersi in fila” con la ciotola in mano in attesa della distribuzione delle lenticchie calde.
Al “cotti e chini” ci avevano già pensato in proprio, con un atteggiamento di stanchezza, scarsa convinzione e innata incapacità di fare un’opposizione coerente e fino in fondo.
Alle prime minacce di Repetto di accusare il Centrodestra di eventuali disagi alla popolazione per la mancata approvazione del bilancio bastava operare su due piani.
Intanto sommergendo il territorio provinciale di migliaia di manifesti che spiegassero i motivi reali dell’opposizione e accusando la Giunta di tassare al massimo consentito i cittadini.
E’ la Giunta che aumenta le tasse, per questo blocchiamo il bilancio con proposte alternative, questo doveva essere lo slogan efficace.
In secondo luogo ricordando che sono palle quelle ventilate di un blocco dei finanziamenti ai Comuni, in quanto il Governo permette una proroga fino a fine marzo per l’approvazione dei bilanci.
Una strategia complessiva, sia in sede di Consiglio prov. che esterna, nelle piazze e sui muri del territorio, che avrebbero messo all’angolo questa Giunta e ne avrebbero fatto scoppiare le contraddizioni interne.
Invece tra assenze, ripensamenti, dubbi, stanchezza si è rinunciato a raggiungere un obiettivo storico clamoroso che era alla portata dell’opposizione ( sarebbe stata la prima volta di un bilancio non approvato entro fine anno) e che avrebbe avuto un’eco esterna notevole, per incapacità cronica di avere una strategia e un disegno politico preciso, con tappe previste e conseguenziali.
Le mosse di Repetto erano tutte, dicasi tutte prevedibili, bastava giocare di anticipo e non ne sarebbe uscito. Incalzato in Consiglio e anticipato sul territorio, bastava questo…
Evidentemente qualcuno ha preferito qualche fugace apparizione sul tabloid del convento, da “vendersi” poi sul territorio, un provincialismo che non porterà ad alcuna vittoria “sostanziale” del Centrodestra, a nessuna “svolta sui contenuti”.
Il centrodestra poteva volare alto e ha preferito accomodarsi alla mensa di fra’ Repetto che una fetta di panettone non la nega a nessuno, neanche agli orfani di una linea politica e di un disegno organico alternativo che a Genova stenta a decollare.
Forse più che a Varazze la prossima volta sarebbe meglio che qualcuno si riunisse a Coverciano, magari trova qualche buon allenatore in grado di insegnare loro qualche schema efficace durante le partite.
Altrimenti tanto vale non presentarsi sul campo: basta lo 0 – 3 a tavolino e non si consumano neanche i tacchetti delle scarpe e l’acqua calda della doccia negli spogliatoi.
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