NAPOLI, DOPO LA MONNEZZA, AFFONDA NEGLI SCANDALI… E BASSOLINO SPENDE QUATTRO MILIONI PER NATALE
REGIONE E COMUNE SONO SOMMERSI DA SCANDALI E DEBITI… MA BASSOLINO SPENDE 4 MILIONI DI EURO PER IL “VIAGGIO NELLA MEMORIA NATALE”… TUTTO GRATIS: CONCERTI, BALLETTI, MOSTRE, GASTRONOMIA, APERITIVI… SEMBRA DI ESSERE SUL TITANIC PRIMA DELL’AFFONDAMENTO.
Una volta era il “Natale in casa Cupiello” a rappresentare una splendida città abitata da gente generosa e solare, ora siamo arrivati al “Natale in casa Bassolino”, l’ultimo interprete della tragicommedia partenopea.
Mentre dalla Galleria Umberto e da via Toledo si portano via persino l’albero di Natale, mentre a San Giorgio a Cremano rubano doni persino ai poveri, mentre a Chiaiano allestiscono il presepe della monnezza, ecco il nostro eroe dello sfascio napoletano che con la delibera 1723 del 31 ottobre riesce a far stanziare 4,4 milioni di euro ( quasi 9 miliardi delle vecchie lire) per le “celebrazioni natalizie” con il megaprogetto “Viaggio nella Memoria Natale”.
Con la situazione finanziaria regionale e comunale allo stremo delle risorse, coi debiti che trabordano dalle scrivanie del palazzo della Regione con il Comune squassato dagli scandali, con molti assessori agli arresti domiciliari, il governatore campano promuove un elenco di iniziative natalizie essenziali.
Sembra di esser a bordo del Titanic, con la gente che balla mentre la nave sta per affondare.
E allora via libera a spettacoli gratis e contributi a carico dei cittadini.
Bisogna festeggiare, Natale arriva una volta l’anno: ecco 180.000 euro per il concerto di Andrea Bocelli, 390.000 euro per la rassegna musicale “Note d’Inverno”, 1.500.000 per rifinanziare ( un aiutino solo non è bastato) le mostre “L’eroe di bronzo” e “Grandi statue vesuviane”.
Fedele al motto “ingrassare l’oca prima di tirarle il collo”, ecco altri 480.000 euro per l’esposizione delle opere di Louise Bourgeois, ecco 120.000 per mettere in mostra “le piccole rarità ” nella Reggia di Caserta, e ancora la modica somma di 250.000 euro per tre balletti al Politeama.
Da sempre la munificenza plateale è peculiarità di Antonio Bassolino, poi che c’e’ di meglio di spendere ed elargire soldi non tuoi personalmente?
Il Rinascimento partenopeo che aveva promesso è finito nell’eutanasia disastrosa di una classe dirigente disastrosa?
Nessun problema, Bassolino s’inventa il Risorgimenti Natalizio.
I presepi di San Gregorio Armeno, i 170.000 euro per concerti vari, 370.000 euro per le luminarie… paga la Regione intanto.
Ora ha pure stanziato 100.000 euro per la promozione di itinerari gastronomici dal titolo “menù della Memoria”, un titolo che riporta ai campi di concentramento, non certo beneaugurante…
Pizza e babà da gourmet. E per fare buon peso 134.657 euro investiti in una produzione televisiva sperimentale dal titolo “Favorite”… forse per esorcizzare un “Favorite i documenti” che un domani qualcuno potrebbe interpretare diversamente.
E per finire in allegria tutti al Cafè Chantant, spettacolo e aperitivo da 60.000 euro cacciati dalla Regione.
Alla fine per celebrare il Natale don Bassolino si è speso quanto 4 notti bianche a Genova, una cifra che grida vendetta al comune cittadino: 4, 4 milioni di euro dei contribuenti per una Regione e un Comune sommersi dagli scandali e prossimi al dissenso.
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