“BOCCHINO E’ UN VEGGENTE O HA RAPPORTI CON QUALCHE TOGA BRUNA?”
SULL’AVVISO DI GARANZIA A RICCI, RENZI DICE QUELLO CHE MOLTI PENSANO: “BOCCHINO, INVIATO NELLE MARCHE DALLA MELONI PER FAR RECUPERARE VOTI AD ACQUAROLI, AVEVA PARLATO DI AVVISO DI GARANZIA IN ARRIVO PER RICCI…”
«È un profeta visionario o ha rapporti con qualche toga bruna?», è questa la domanda che si pone Matteo Renzi, e molti altri nel centrosinistra, a proposito di Italo Bocchino e la vicenda
dell’avviso di garanzia al candidato alla presidenza delle Marche, Matteo Ricci. Nel mirino del leader di Italia Viva c’è l’attuale consigliere per la comunicazione di Francesco Acquaroli, il candidato del centrodestra, che da settimane profetizzava l’arrivo di un avviso di garanzia per Matteo Ricci.
Il punto è che la profezia si è avverata. Tre giorni fa, Ricci ha confermato di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Pesaro nell’ambito dell’inchiesta “Affidopoli”, che riguarda presunta corruzione per atti contrari a doveri d’ufficio durante il suo mandato da sindaco. Ma già a inizio giugno, Bocchino aveva pubblicamente messo in dubbio la candidatura di Ricci, parlando di «notizie sull’inchiesta» che avrebbero avuto «un loro peso».
Renzi: «Quiz dell’estate»
Il leader di Italia Viva incalza con ironia: «Si pone il grande quiz dell’estate: Italo Bocchino ha rapporti con qualche toga bruna o qualche esponente dei servizi? Oppure è semplicemente un profeta visionario che la società contemporanea inspiegabilmente non riconosce come un grande veggente?». Ricci stesso, intervistato a In Onda su La7, ha espresso il suo stupore: «Da un mese e mezzo Bocchino diceva a tutti che mi sarebbe arrivato un avviso di garanzia. Una cosa inquietante, anche per come sono stato attaccato quotidianamente dai giornali di destra».
Il libro presentato una settimana fa
A rafforzare i sospetti, anche il luogo scelto da Bocchino, una
settimana fa, per presentare il suo ultimo libro “Perché l’Italia è di destra“: la sala del consiglio provinciale di Pesaro, la stessa dove Ricci ha esercitato il suo mandato per cinque anni.
Sul palco, lo stesso Bocchino ha scherzato su di lui: «Dovrei spolverare la poltrona come Berlusconi con Travaglio, ma vi risparmio la scenetta». Poi il colpo: «Auguro a Ricci di non finire dentro l’inchiesta, ma la condanna politica è forte e sicura».
(da Dagoreport)
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