BOCCHINO: “SILVIO E’ IN TRAPPOLA, ACCETTI LA NOSTRA OFFERTA”
TREMONTI NON FINANZIA LA RIFORMA FISCALE PERCHE’, D’ACCORDO CON LA LEGA, VUOLE TENERSI I QUATTRINI PER IL FEDERALISMO FISCALE… VUOLE LE ELEZIONI, D’INTESA CON LA LEGA, PER POI, DI FRONTE A UNA SCONFITTA DEL PDL, GUIDARE UNA GRANDE COALIZIONE E FAR FUORI BERLUSCONI
Per il capogruppo di Fli alla Camera, Italo Bocchino, il premier si trova “in trappola”.
In un’intervista a “la Repubblica”, l’esponente dei finiani spiega, che Berlusconi si trova stretto tra la minaccia di voto anticipato dell’asse Bossi-Tremonti e “l’inutile accanimento terapeutico” su una maggioranza difficile da allargare.
Ma al presidente del Consiglio i finiani offrono una via d’uscita: “Siede al tavolo, accetti l’appello alla responsabilita’ e metta a punto un patto di legislatura con 3-4 riforme fondamentali per il paese”.
Bocchino spiega che “abbiamo rescisso il cordone ombelicale che ci legava a un partito che avevamo co-fondato per renderlo un grande partito moderato. Ci siamo ritrovati su un vagone estremista, con la Lega a fare da locomotiva. Ora siamo oltre, a febbraio lanceremo un grande progetto per l’Italia. Proporremo un patto repubblicano per chi ha davvero a cuore le sorti del Paese”.
La “nuova coalizione”, secondo il capogruppo di Fli, “votera’ sempre unita”, come nel caso della riforma sul federalismo che, pero’, “se consentira’ di ridurre gli sprechi, bene, ma se rischia di dividere il Paese allora lo facciano da soli, se ne sono capaci”.
Bocchino spiega, inoltre, che “proponiamo al presidente del Consiglio di trasformare una sommatoria di debolezze in un’occasione di rilancio per l’Italia”, attraverso una serie di riforme: “quella sul mercato del lavoro, la riforma fiscale, inevitabile inserire la riforma elettorale. Infine una grande riforma centrata sui giovani”.
Secondo Bocchino i leghisti “alzano il tono per spaventare Berlusconi, ottenere la riforma, l’unica che interessa loro e poi andare al voto”.
Inoltre, “la conflittualita’ tra il premier e il ministro e’ evidente.
La riforma del fisco e’ nelle mani del solo Tremonti, il quale pero’ ha altri disegni, d’intesa con Bossi: vuole andare al voto.
Perche’ alle elezioni la Lega vincerebbe, il Pdl uscirebbe a pezzi e il risultato sarebbe due maggioranze diverse tra Camera e Senato”.
La soluzione possibile?
“Andiamo dritti verso una soluzione alla tedesca. E chi meglio di Tremonti — conclude — potra’ guidare un governo di grande coalizione?”.
Leave a Reply