CAFONAL RENZI: ATTACCO PERSONALE A CUPERLO CHE SI ALZA E SE NE VA, VOCI DI SUE DIMISSIONI
ACCUSARE CUPERLO DI INCOERENZA QUANDO FINO A POCO TEMPO FA RENZI ERA IL PIU’ ACCESO SOSTENITORE DELLE PREFERENZE E DELL’ISOLAMENTO DEL CAVALIERE E’ DAVVERO L’EMBLEMA DI UN VOLTAGABBANA
Matteo Renzi presenta alla direzione Pd la sua proposta di legge elettorale rettificata, con il doppio turno anti-larghe intese. Ma la minoranza non ci sta e si apre lo scontro. “Il modello non convince e presenta dubbi di costituzionalita”, dice il numero uno dell’opposizione interna, il presidente Gianni Cuperlo.
Poco prima delle 20 la relazione di Renzi viene messa ai voti: i botta e risposta di fuoco non scalfiscono il risultato.
La proposta passa con 111 placet e 34 astenuti.
Il presidente Cuperolo, in realtà , lascia la direzione prima del voto mentre Renzi esterna la propria critica poco rispettosa rispetto ad alcune considerazioni espresse da Cuperlo poco prima: “Se Gianni vuole replicare, per correttezza”, ha detto il segretario, ma Cuperlo sta già lasciando da sala.
“Mi dispiace che Cuperlo vada via”, aggiunge Renzi ma ormai la frittata è fatta.
Tutto avviene a cavallo dell’intervento di chiusura di Renzi.
Dopo le durissime parole di Cuperlo, esponenti dei ‘giovani turchi’ e dell’area dalemiana si riuniscono e concordano di chiedere non un voto contrario ma solo l’astensione, più in linea con la riunione che l’area aveva tenuto a Montecitorio nel primo pomeriggio.
A mediare con il presidente dell’assemblea va Davide Zoggia.
Dopo il voto, testimoni riferiscono che Stefano Fassina, furente, avrebbe chiesto a gran voce le dimissioni di Cuperlo: “Ora si deve dimettere”.
Qualche minuti più tardi, però, lo stesso Fassina smentisce “categoricamente” (anzi, dice di essere uscito dalla sala prima del voto), e punta il dito contro l’attacco “inaccettabile” di Renzi a Cuperlo.
A seguire, però, la minoranza si riunisce: bersaniani e ‘giovani turchi’ vogliono valutare assieme la situazione dopo “l’attacco personale” rivolto dal segretario al presidente del partito e l’ipotesi di dimissioni circola tra i cuperliani.
Secondo quanto riferito, nessuna decisione dovrebbe essere presa stasera, si attende forse un chiarimento con lo stesso Renzi, ma molti starebbero ragionando sull’opportunità di mantenere un incarico di vertice di fronte all’atteggiamento avuto dal segretario.
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