CAIVANO, CALCI E PUGNI IN CARCERE ALLA COMPAGNA DEL PEDOFILO ACCUSATO DELL’OMICIDIO DELLA PICCOLA FORTUNA
LA FABIOZZI SOTTRATTA AL LINCIAGGIO, DUE AGENTI FERITI
Così come nei giorni scorsi a Raimondo Caputo – l’uomo accusato dell’omicidio della piccola Fortuna Loffredo – è accaduto di essere aggredito da alcuni reclusi nel carcere di Poggioreale, anche la sua compagna Marianna Fabozzi ha subìto una aggressione da parte di un gruppo di detenute nella casa circondariale di Pozzuoli.
La donna sarebbe stata colpita più volte con pugni e calci e solo l’intervento del personale della polizia penitenziaria avrebbe evitato che la situazione degenerasse, tanto che due agenti sono stati feriti.
Marianna Fabozzi non è accusata dell’omicidio di Fortuna – avvenuto nel giugno di due anni fa al Parco Verde di Caivano – ma in un’inchiesta parallela: quella sulle violenze sessuali che le figlie della Fabozzi avrebbero subito da Caputo.
Per questa vicenda, emersa durante le indagini sulla morte di Fortuna, sia l’uomo che la donna furono arrestati nel novembre scorso, ma lei successivamente ottenne il trasferimento ai domiciliari.
In questi giorni, però, ha rilasciato dichiarazioni a giornalisti che sono andati a intervistarla, venendo così meno all’obbligo di non comunicare con l’esterno cui è sottoposto chi è ristretto in casa, e il giudice di sorveglianza ha quindi deciso di revocare la misura attenuata e ha disposto il trasferimento della donna in carcere. Dove le altre recluse erano a conoscenza, per averlo appreso dalla tv, del ruolo che Marianna Fabozzi avrebbe avuto sia nella vicenda della violenza sulle figlie, sia in quella della morte di Fortuna (sarebbe stata a conoscenza delle responsabilità di Caputo ma lo avrebbe coperto) e per questo l’hanno picchiata.
(da agenzie)
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