CASALEGGIO VA KO: IL “GURU†PERDE LA COMMESSA PIÙ IMPORTANTE
POLITICA & BUSINESS: HA PERSO IL MAGGIOR CLIENTE DOPO GRILLO, IL POTENTE GRUPPO EDITORIALE MAURI SPAGNOL… DA SETTEMBRE NON GESTIRA’ PIU’ LA COMUNICAZIONE ON LINE DELLE CASE EDITRICI CONTROLLATE DAL GRUPPO
Il guru dei Cinque stelle è quindi dimezzato.
Questo almeno è quanto risulta al sito di Vanity Fair.
A pesare, soprattutto, secondo gli esperti del settore, è l’addio al sito Cadoinpiedi.it e ai suoi 150mila visitatori unici al giorno.
Erede del blog Voglioscendere.it di Marco Travaglio, Pino Corrias, e Peter Gomez, il portale Cadoinpiedi era stato sviluppato dalla “Casaleggio Associati” nel marzo 2011 per conto di Chiarelettere, casa che pubblica i libri scritti dagli stessi Casaleggio e Beppe Grillo.
Già in passato i legami tra il co-fondatore del Movimento 5 Stelle e Chiarelettere erano stati al centro di numerosi dibattiti in rete, vista anche la partecipazione azionaria della seconda ne Il Fatto Quotidiano diretto da Antonio Padellaro e Marco Travaglio.
Adesso la rottura, frutto anzitutto di un’evoluzione digitale della casa editrice.
La creazione di un’area web interna ha reso superfluo infatti l’affidamento della gestione online a una ditta terza.
Nel mirino dei dirigenti Mauri Spagnol sono finite anche «la gestione dei social network, ritenuta approssimativa, e la bont» dei pur numerosissimi accessi registrati dal portale Cadoinpiedi. it».
I risultati di una ricerca visionata dai dirigenti sarebbero stati «deludenti».
Infine, pesa l’avventura politica di Gianroberto.
L’impresa non costituisce la ragione principale della fine della collaborazione, ma «non ha certo fatto piacere» a un gruppo editoriale che vuole «pubblicare autori di tutti gli orientamenti politici».
La rottura, pure consensuale tra le parti, arriva però come una mazzata per Gianroberto Casaleggio e la sua azienda.
Ormai quasi esclusivamente focalizzata sulla gestione del blog Beppegrillo.it e del “Movimento 5 Stelle” e reduce dal bilancio in rosso del 2011 per 56 mila euro, la società milanese rischia di rimanere nuovamente all’asciutto di utili e di clienti.
Anche per questo, probabilmente, Casaleggio ieri non si è presentato a un convegno degli imprenditori di Confapri (due giorni fa il loro leader Massimo Colomban aveva parlato della delusione degli imprenditori dopo il voto al M5S).
(da “il Secolo XIX“)
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