CASO SANTANCHE’, IL MANAGER IN CASSA INTEGRAZIONE CHE VENIVA PAGATO ANCHE DAL SENATO
LA MINISTRA SAPEVA DELL’INDAGINE: A MARZO UNA PERQUISIZIONE DELLA GDF ALLA VISIBILIA
La ministra Daniela Santanchè ribadisce di non sapere nulla dell’indagine della procura di Milano e di non essere coinvolta, ma a marzo la Guardia di finanza ha sequestrato atti in una società che è ancora di sua proprietà.
Di certo però non solo c’è che esiste, eccome, una indagine della procura di Milano che ha chiesto anche una perizia di parte appena consegnata e che denuncia plusvalenze fittizie e bilanci falsati nella galassia delle cinque società di Visibilia; ma anche che è in corso un giudizio civile a Roma per una causa di lavoro che farebbe emergere altre anomalie nella gestione di una società della galassia che fino al 2022 è stata di Daniela Santanché e avere tra i suoi amministratori il compagno Dimitri Kunz. Una causa che tira in ballo il gruppo di Fratelli d’Italia al Senato e dove compare anche il nome del presidente del Senato Ignazio La Russa.
Ma andiamo con ordine. La vicenda della causa di lavoro, riportata dal Fatto quotidiano, riguarda un ex dirigente di Visibilia messo in cassa integrazione a zero ore durante l’epoca Covid con i fondi dello Stato stanziati dal governo Conte (attaccato in televisione più volte dalla Santanché per non aiutare gli imprenditori nell’emergenza sanitaria). Con la Cassa integrazione a zero ore lo Stato si impegna a pagare la quasi totalità dello stipendio di un lavoratore, a patto però che l’attività del dipendente venga sospesa.
Invece il dirigente avrebbe continuato a lavorare per Visibilia. Ma c’è di più: nello stesso periodo, secondo quanto riportato dal Fatto quotidiano in diversi articoli (mai smentiti dagli interessanti formalmente), avrebbe lavorato anche con fatture pagate dal gruppo di Fratelli d’Italia al Senato e sarebbe stato “assegnato” all’allora senatore Ignazio La Russa. La causa è ancora in corso a Roma, ma secondo quanto ricostruito anche da Report ci sarebbero altri casi di dipendenti messi in cassa integrazione dalle aziende Visibilia di Santanché e che avrebbero continuato a lavorare. Dallo staff di La Russa fanno sapere a Repubblica che “nessun dipendente ha mai lavorato avendo problemi di incompatibilità con la cassa integrazione”.
Il nome di La Russa in passato è stato accostato a Visibilia: compare come firmatario in una diffida legale inviata al quotidiano online Milanotoday per conto di Visibilia e in una seconda diffida per conto del fondo con sede a Dubai. Il fondo Negma, che ha avviato un prestito obbligazionario per immettere liquidità in Visibilia, per tre milioni di euro, e nella Ki group, altra azienda di Santanché che ha ridotto le attività e licenziato quasi tutti i dipendenti.
Ma il principale filone giudiziario è aperto a Milano ed è difficile che Santanché non sappia. Come si legge nella relazione di parte chiesta dalla procura, e raccontata da Repubblica, nel marzo scorso la Guardia di finanza è entrata negli uffici di Visibilia srl per recuperare bilanci e altri documenti. Inoltre ci sono verbali di consegna di documentazione cartacea ai periti della procura, su mandato per fascicolo di indagine aperto il 2 novembre, dell’11 novembre 2022, del 23 novembre 2022 e del 16 dicembre 2022. E alcune società Visibilia hanno consegnato alla procura anche memorie difensive.
Come faceva la ministra a non sapere nulla dell’indagine visto che risulta anche proprietaria al 90 per cento della società Visibilia srl in liquidazione? E come fa a non sapere, quando a fine novembre una società della galassia, Visibilia editore, per la quale la procura aveva presentato istanza di fallimento, si salva dopo una immissione di liquidità che arrivata da Visibilia concessionaria? Si legge nella perizia della procura: “Visibilia Concessionaria srl risulta essere amministrata da un amministratore unico nella figura della signora Daniela Garnero Santanchè fino al 22 novembre 2022”.
(da La Repubblica)
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