Aprile 22nd, 2018 Riccardo Fucile
MOVIMENTATO ULTIMO COMIZIO A CAMPOBASSO
In piena trance agonistica da campagna elettorale e con le urne quasi aperte in Molise, Silvio
Berlusconi si presenta insieme a Donato Toma, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione, e nella piazza della Prefettura di Campobasso ironizza sulla bandiera del Movimento. Toma esclama: “I Cinque Stelle hanno rubato le loro cinque stelle dalla bandiera americana”; e Berlusconi risponde: “Questa è una notizia importante”.
Poi si ferma e aggiunge: “Peccato, mi sarebbe piaciuto mandarli affanc…” .
La campagna elettorale nella piccola regione, diventata improvvisamente l’Ohio d’Italia, è servita per declinare a livello nazionale la rottura della trattativa tra centrodestra e MoVimento 5 Stelle per la formazione di un governo.
Le uscite di Berlusconi sono servite a rompere le uova nel paniere di Salvini che già pregustava un accordo sui temi con il MoVimento 5 Stelle, ma alla fine è rimasto con il cerino acceso in mano in attesa della sua svolta (ovvero lasciare la sua coalizione per fare il governo con Di Maio).
In Molise il MoVimento 5 Stelle è però favoritissimo, viste le percentuali impressionanti ricevute alle elezioni del 4 marzo: Andrea Greco ha grandi chances di vittoria nella regione amministrata dal centrosinistra, anche se lo stesso Salvini aveva detto la settimana scorsa che grillini e centrodestra erano testa a testa nei sondaggi.
(da “NextQuotidiano”)
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Aprile 22nd, 2018 Riccardo Fucile
IN UNA INTERVISTA AL CORRIERE METTE LA PAROLA FINE A POSSIBILI ALLEANZE
“Abbiamo ricevuto veti e insulti che sono inaccettabili. Questa è una clamorosa dimostrazione di immaturità politica, di arroganza e di sete di potere dei 5 Stelle, hanno dimostrato in modo inconfutabile che non sarebbe ipotizzabile governare con loro”.
Non ce n’era bisogno, dopo la sentenza come puliscicessi di Mediaset.
Ma Berlusconi oggi, in una intervista al Corriere della sera sui Cinque stelle ha ridetto cose che segnano una frattura definitiva.
“Nonostante le nostre perplessità sui contenuti e i metodi dei cinque stelle, ci siamo detti pronti a fare responsabilmente la nostra parte”. Ma Berlusconi, proprio lui, ha continuato a subire i veti di Di Maio.
Quanto a Matteo Salvini “il leader della Lega rappresenta una coalizione del 37% – osserva Berlusconi. Non vedo che interesse avrebbe a rinunciare a questo per fare il partner di minoranza dei 5 stelle. Sono certissimo, anche dai contatti avuti in queste ore, che continuerà a parlare e ad operare in nome dell’intero centrodestra”.
Per il resto Berlusconi esclude la possibilità di un governo Pd-Cinque stelle: “Sarebbe un ennesimo tradimento della volontà degli elettori”.
Sulla delicata sentenza di Palermo sulla trattativa Stato-mafia, che ha scavato il definitivo fossato tra Berlusconi e i Cinque stelle, Silvio Berlusconi risponde quasi con indignazione. “Il solo fatto di associare il mio nome o l’attività del mio governo a questa sentenza è un comportamento irresponsabile, oltre che lontanissimo dalla verità storica e giudiziaria, messo in atto da un pubblico ministero molto vicino ai grillini”.
(da agenzie)
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Aprile 20th, 2018 Riccardo Fucile
MA RISCHIEREBBERO DI TROVARE IL POSTO OCCUPATO DA SALVINI SE IL PROBLEMA E’ DI “NON AVER MAI FATTO NULLA NELLA VITA”
“E’ gente che non ha mai fatto nulla nella vita: nella mia azienda li prenderei per pulire i cessi“. Silvio Berlusconi, dopo lo scontro a distanza con Matteo Salvini, torna ad attaccare il Movimento 5 stelle.
E lo fa con le parole più dure mai usate fino a questo momento.
In un comizio a Casacalenda, seconda tappa del suo giro in Molise in vista delle elezioni regionali, non solo se la prende con “il partito dei disoccupati“, ma arriva a dire che li avrebbe assunti per pulire i bagni di Mediaset.
Rivolgendosi al capo politico dei 5 stelle commenta: “Di Maio ha una buona parlantina, non posso negarlo, ma non ha mai combinato niente di buono per sè, per la sua famiglia, per il Paese. Non possiamo affidare l’Italia a gente come lui”.
Non sono nuovi gli insulti di Berlusconi contro i 5 stelle.
La tensione però si è acuita nelle ultime settimane a causa del veto M5s sull’ex Cavaliere. Le trattative in vista della formazione di un esecutivo infatti, si sono arenate sul No dei grillini a Silvio Berlusconi e sulla decisione, ribadita fino a questo momento, della Lega di non mollare gli alleati della coalizione.
Circa 10 giorni fa l’ex deputato M5s Alessandro Di Battista aveva definito il leader di Forza Italia “il male assoluto”. Parole condannate dai parlamentari azzurri che avevano chiesto una presa distanza del Movimento.
(da agenzie)
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Aprile 20th, 2018 Riccardo Fucile
“HO SEGUITO LA LEGA, SIAMO FINITI DI MALE IN PEGGIO”
“Nessun accordo è possibile con i 5 Stelle, un partito che non conosce l’abc della democrazia, che
prova invidia sociale, formato solo da disoccupati, e che rappresenta un pericolo per l’Italia”.
Così Silvio Berlusconi appena arrivato in Molise. “Sono arrivato qui in grave ritardo perchè sono dovuto rimanere a Roma per seguire le consultazioni: regna una grande confusione, gli italiani hanno votato molto male. Seguo tutto con disgusto, va tutto di male in peggio”.
Il Cavaliere ha quindi bocciato l’eventuale mandato al presidente della Camera Roberto Fico: “Già il fatto di dare un incarico a uno così la dice lunga… Tutti i 5 Stelle sono incapaci di fare qualcosa di buono per l’Italia”.
“Dal punto di vista della responsabilità e della democrazia”, ha aggiunto Berlusconi, “il Pd è anni luce davanti ai 5 stelle”.
Da Campobasso, torna a definire il campo dei potenziali interlocutori: “Sono contrario al no secco al Pd per un discorso sul programma. La coalizione di centrodestra potrebbe concretamente fare accordi con uomini saggi, con i parlamentari dei gruppi misti e anche esponenti del Pd”.
“Nella formazione del governo ho cercato di dare seguito a cosa voleva la Lega in modo che qualche persona competente fosse dentro una squadra di inefficienti. Ma ho verificato quanto il Movimento 5 Stelle sia un partito non democratico, un pericolo per l’Italia”.
(da agenzie)
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Aprile 16th, 2018 Riccardo Fucile
L’EX CAVALIERE AVREBBE GIA’ UNA LISTA DI 50 PARLAMENTARI CINQUESTELLE DISPONIBILI A FARE DA “RESPONSABILI”
Come gli alligatori sulla riva del grande fiume, Silvio Berlusconi attende che nelle fauci spalancate gli cada un
esploratore.
Se la scelta del Colle premiasse (come lui si augura) Elisabetta Alberti Casellati, il leader di Forza Italia non vedrebbe in lei la presidente del Senato e nemmeno la seconda carica della Repubblica eletta perfino con i voti dei Cinque Stelle, bensì una sua fedelissima che non esita a dichiararsi tale nelle numerose esternazioni post-voto. Certe sottigliezze agli occhi di Berlusconi poco importano: si sentirebbe destinatario di un mandato esplorativo per interposta persona che, in questa fase così incerta, avrebbe per lui un enorme valore strategico.
Per esempio, gli permetterebbe di verificare che Matteo Salvini non tiri qualche scherzetto, tipo accordarsi con Luigi Di Maio in un patto generazionale tra due giovani leader che per età , sommati insieme, non raggiungono i suoi anni.
Se a condurre le danze fosse qualcun altro, il Cav resterebbe all’oscuro di tutte le manovre, salvo scoprire magari proprio alla fine di essere stato scaricato.
Ma l’uomo (dato politicamente per defunto con troppa precipitazione dopo il 4 marzo) ha fatto due conti, condivisi con pochi intimi.
Berlusconi è sicuro in cuor suo che la forza delle cose non potrà portare a nomi diversi da Casellati.
Prima cinica previsione berlusconiana: nè Salvini nè tantomeno Di Maio vogliono essere messi alla prova. Se il Presidente li convocasse per conferire loro un pre-incarico, quelli lo vivrebbero non quale un onore ma come il dispetto di un prof pignolo che li interroga proprio quando sono impreparati.
In pratica, si sentirebbero lanciati allo sbaraglio, costretti a rinunciare, e Sergio Mattarella non è portato agli inutili spargimenti di sangue.
Per cui via loro e avanti i presidenti delle due Camere: il Cav scommette che uno dei due salirà al Quirinale per ricevere il berretto da esploratore.
Ma qualora il mandato toccasse a Roberto Fico, il suo amico-rivale Di Maio si butterebbe in un pozzo per disperazione; potrebbe venire frainteso, anche se non lo fosse, come un tentativo di destabilizzare la dirigenza grillina, rivelandosi controproducente.
Ecco dunque come mai Berlusconi, per esclusione, ritiene che in campo ci sia solo lei, Elisabetta. E da vero Caimano già pregusta un boccone perfino più abbondante, cioè Salvini.
Sul quale in privato sparge giudizi non proprio positivi, specie dopo le uscite di Matteo sulla Siria: «Come si permette di attaccare l’America in quel modo? Anch’io sono amico di Vladimir, ma altra cosa è ribaltare le alleanze internazionali, con posizioni simili non va da nessuna parte».
La lista segret
Il piano anti-Salvini fa leva su Alessandro Di Battista che, da peggior nemico, è diventato senza volere l’alleato più indispensabile. Con i suoi anatemi, Dibba permette al Cav di scagliarne a sua volta, occhio per occhio veto per veto, e di silurare sistematicamente tutte le speranze di intesa tra M5S e Lega, in modo che alla fine resti all’Italia una sola possibilità : cioè il famoso governo istituzionale, del Presidente, di traghettamento, di tregua, indispensabile per non lasciare una sedia vuota nei vertici Ue e per passare quantomeno l’estate.
Altra soluzione cui lavora alacremente Gianni Letta, tornato di prepotenza in auge come certi fiumi carsici che sprofondano e poi invece rieccoli: un esecutivo col baricentro a destra (però guidato non da Salvini) che nei piani berlusconiani avrebbe il sostegno di parte Pd e, se non bastasse, di numerosi grillini.
Addirittura pare certo che Berlusconi conservi un elenco di parlamentari pentastellati, in gran parte eletti nei collegi uninominali, che in base alle informazioni da lui raccolte sarebbero pronti a tutto, pur di scongiurare un voto-bis in ottobre.
La lista contiene 50 nomi, ed è tenuta sotto chiave in un cassetto di Arcore: nella sua testa saranno loro i nuovi «responsabili». Avranno in cambio poltrone, e non dovranno più rinunciare a metà dello stipendio.
(da “La Stampa”)
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Aprile 15th, 2018 Riccardo Fucile
“SONO L’UNICO LEADER DEL CENTRODESTRA A POTER FERMARE L’ESCALATION”
Silvio Berlusconi, messo al margine della trattativa politica per la formazione del nuovo governo dopo il brutto
risultato del voto del 4 marzo, cerca ora di ritrovare una perduta centralità giocando sull’esperienza internazionale di governo, approfittando dell’esplosione delle tensioni tra Usa e Russia in Siria.
Un’offensiva a tutto campo per accreditarsi come il leader naturale, d’esperienza, per mediare tra i due ex protagonisti della guerra fredda.
Un tweet di Forza Italia rivendica il ruolo dell’ex cavaiere nell’aver messo fine alla Guerra Fredda con l’accordo del 2002 di Pratica di Mare.
A campeggiare nel tweet una foto di Berlusconi tra Putin e George W. Bush (tutti giovanissimi).
Ma non solo tweet.
In un intervento sul Corriere della Sera, Berlusconi spiega come l’Italia abbia bisogno “di un governo autorevole sul piano interno e internazionale, interlocutore riconosciuto e capace di farsi ascoltare delle maggiori potenze”.
E ribadisce: “Quindici anni fa – ricorda – il nostro governo mise intorno a un tavolo, a Pratica di Mare, Russia, Stati Uniti, Europa, in uno storico accordo che avrebbe potuto inaugurare una nuova epoca, di alleanza e non più di contrapposizione. Oggi un governo italiano autorevole potrebbe riprendere a lavorare proprio in quella direzione, perchè l’Italia proprio nel Mediterraneo ha grandi interessi in gioco ma ha anche un ruolo strategico imprescindibile”.
Oltre ad accreditarsi come ‘stratega’ internazionale, l’altro pilastro è scavare ulteriormente il solco tra Lega e M5s che sulla crisi siriana non hanno posizioni esattamente coincidenti.
Matteo Salvini ha preso le distanze da Washington più di quanto abbia fatto il MoVimento 5 Stelle, che ha confermato la vicinanza agli alleati Nato.
E dal Quirinale si continuano a registrare queste fibrillazioni e la preoccupazione sulla divaricazione in politica estera non è l’ultimo dei problemi in vista dell’incarico esplorativo che Mattarella dovrà dare nei prossimi giorni.
Ieri sera ad Isernia – dove domenica 22 si vota per le regionali – diceva: “Il problema della Siria – ha detto Berlusconi – è molto grave. La sede che se ne deve occupare è quella delle Nazioni Unite. Noi non abbiamo oggi un governo che fa contare l’Italia nè in Europa nè nel mondo. Quindi, non possiamo fare niente. Nella nostra situazione, adesso, è meglio non dare giudizi. Questi li deve dare l’Organizzazione delle Nazioni Unite”.
(da agenzie)
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Aprile 14th, 2018 Riccardo Fucile
FORZA ITALIA E LEGA LITIGANO TUTTO IL GIORNO: DAL “MEGLIO TACERE” AL “SERVE VOTARE SOLO FORZA ITALIA”
Le consultazioni al Quirinale con la delegazione unica hanno avuto un effetto solo sulla coalizione del centrodestra: Salvini e Berlusconi sono quasi al punto di urlarsi contro.
Fuori dalla Sala della Vetrata Salvini aveva scandito: “Abbiamo trovato una condivisione invidiabile e indiviata dalle altre forze politiche stanno animatamente discutendo al loro interno”.
Nel giorno in cui è maturata la crisi siriana si può dire che è successo di tutto nell’alleanza che a più riprese ha rivendicato per sè l’incarico per guidare un governo. A Salvini che ha commentato in senso critico i bombardamenti americani in Siria, Berlusconi ha risposto “meglio tacere“.
A Forza Italia che ha continuato a difendere Berlusconi dagli attacchi di ieri di Di Battista, Salvini ha risposto con un post su facebook in cui ha messo sullo stesso piano l’ex deputato dei Cinquestelle e il leader di Forza Italia che si insultano a vicenda, dice.
Ma soprattutto Silvio Berlusconi ha piazzato una specie di ordigno sotto al tavolo del centrodestra unito.
Un video esclusivo del Corriere.it ha riportato il passaggio di un suo discorso a una cena elettorale in sostegno del candidato presidente in Molise Donato Toma durante il quale il leader di Forza Italia spiega che il voto molisano può decidere il destino dell’intero Paese e forse dell’Europa.
“Se Forza Italia perde qui in Molise c’è il rischio che questa situazione potrebbe dare luogo a un governo Lega-Fratelli d’Italia (con il M5s, ndr) che, al di là di quello che potrebbe succedere da noi, provocherebbe la fuga d’imprese, la fuga di capitali, la fuga dei fondi di investimenti e quindi un disastro nei mercati azionari. L’Europa ci isolerebbe completamente, banche che fallirebbero e quindi ci sarebbe per l’Italia un destino assolutamente da scongiurare. Quindi è importante che usciti da qui stasera diciate ad amici parenti conoscenti che è importante che da queste elezioni Forza Italia esca con un grande risultato di molto superiore alla Lega e che il centrodestra ottenga con il suo candidato una grande importantissima vittoria”.
Un discorso che arriva dopo lo show di Berlusconi all’uscita dalle consultazioni al Quirinale, che già aveva lasciato furente la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e che aveva irritato non poco i dirigenti leghisti.
Insomma, mai come in queste ore il centrodestra è alla lite, per paradosso proprio mentre cerca di mostrarsi unito.
Salvini ormai è una pentola a pressione, pronta a esplodere: “Continuo a mantenere un atteggiamento zen, sereno, costruttivo, pacifico e di buon senso — dice durante una diretta facebook — Non capisco le polemiche e gli insulti. Non capisco Di Battista e non capisco Berlusconi: si mettono sullo stesso piano“.
Un’uscita che — in un continuo ping pong — ha l’effetto di inacidire ancora di più l’atmosfera.
“Parliamo di cose serie” ha risposto Berlusconi a chi gli chiedeva un commento. “Parliamo di cose serie” ha ripetuto a chi gli chiedeva cosa ne pensava della minaccia di Salvini sulle elezioni anticipate.
(da “il Corriere della Sera”)
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Aprile 14th, 2018 Riccardo Fucile
“IN QUESTE SITUAZIONI MEGLIO NON DIRE NULLA, E’ UN ATTACCO CONTRO L’USO DELLE ARMI CHIMICHE”
“In queste situazioni è meglio non pensare e non dire nulla”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha bocciato laconicamente il duro commento di Matteo Salvini contro l’attacco missilistico in Siria ad opera di Stati Uniti, Francia e Regno Unito.
Il leader della Lega aveva detto: “Stanno ancora cercando le “armi chimiche” di Saddam, stiamo ancora pagando per la folle guerra in Libia, e qualcuno col grilletto facile insiste coi “missili intelligenti”, aiutando peraltro i terroristi islamici quasi sconfitti. Pazzesco, fermatevi”.
“Si tratta di un attacco su obiettivi precisi contro siti legati alla produzione di armi chimiche che traduce il principio internazionale di condanna di queste armi”, risponde Berlusconi. E nel sottolineare che “Trump ha voluto avere al suo fianco la Francia e il Regno Unito”, chiede un’accelerazione sulla formazione del Governo. “Vuol dire che dovremmo con sollecitudine avere un nostro governo. Questa crisi deve accelerare la sua formazione”, spiega.
“Serve un governo forte e autorevole, quello del centrodestra, perchè oggi purtroppo siamo arrivati ad una situazione in cui abbiamo un governo che non conta niente”, aggiunge il Cav, che specifica: “Dopo l’attacco serve un governo di tutti? Spero di no. Credo che si debba ripartire dal centrodestra che è la coalizione che ha vinto le elezioni”.
I 5 Stelle si dicono “preoccupati”, ma pronti a restare a fianco degli alleati. In un post pubblicato su Facebook, Luigi Di Maio, scrive: “Siamo preoccupati per quel che sta accadendo e riteniamo che in Siria occorra accelerare con urgenza il lavoro della diplomazia, incrementando i canali si assistenza umanitaria”. Di Maio sottolinea la necessità di restare al fianco degli alleati.
(da agenzie)
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Aprile 13th, 2018 Riccardo Fucile
“SE PENSA DI ROMPERE IL CENTRODESTRA E’ UN POVERO ILLUSO, IMPARI A PORTARE RISPETTO A 5 MILIONI DI ITALIANI”
“Non sta certo al signor Di Maio dire a Berlusconi quel che deve fare: è un compito che spetta agli elettori. Io ho il dovere di rappresentare 5 milioni di cittadini che mi hanno confermato la loro fiducia, che credono nella nostra esperienza nei nostri valori e nei nostri programmi. Forza Italia va avanti unita e compatta intorno al suo leader, come è unito il centrodestra su un progetto politico e un programma con il quale ci siamo impegnati davanti agli elettori”.
Lo sottolinea in una intervista al quotidiano molisano ‘Primo piano’ Silvio Berlusconi, atteso oggi in Molise per una visita di due giorni.
“Se Di Maio -avverte il Cav- si illude di rompere un rapporto di lealtà reciproca e di condivisione di valori che va avanti da 20 anni, nel centrodestra, non solo si fa delle illusioni, ma pecca di arroganza e di inesperienza. E dimostra di non conoscere nemmeno l’Abc della democrazia”.
(da agenzie)
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