Destra di Popolo.net

SECOLO XIX: “NIENTE MANIFESTI NEGLI SPAZI PER IL MOVIMENTO DI FINI”

Febbraio 17th, 2013 Riccardo Fucile

Pubblichiamo l’articolo del Secolo XIX. il maggiore quotidiano ligure, che riprende la denuncia di Liguria Futurista pubblicata sul ns. sito

“Rimangono desolatamente vuoti molti spazi dove dovrebbero essere esposti i manifesti del movimento di Gianfranco Fini, Futuro e Libertà . La crisi degli attacchini ha colpito duramente: non si sono trovati volontari pronti ad adempiere al compito. Così in molti punti della città , accanto ai colori degli altri partiti, sotto quell’insegna non c’è nulla.”

(da “il Secolo XIX”)

Il commento del ns. direttore

Da quasi due anni ormai denunciamo la disastrosa gestione di Futuro e Libertà  in Liguria e i loro protettori romani: abbiamo assistito, per dirla stile Rai, a “di tutto di più”, non ci è stato risparmiato in due anni proprio nulla.
In qualsiasi altro partito, a seguito di quanto è accaduto in Liguria, ci sarebbero state espulsioni, commissariamenti, pubbliche scuse verso gli iscritti e la base elettorale.
E si sarebbe affidata la gestione del partito a persone competenti e disinteressate, in sintonia ideologica e comportamentale con le tesi   del manifesto di Bastia Umbra.
I vertici nazionali di Fli hanno invece fatto prevalere la loro arroganza e incompetenza, sommando errori ad errori, fino a scendere nel ridicolo.
Come si potrebbe definire una gestione che non riesce neanche a far affiggere 100 manifesti nei 100 cartelloni elettorali ubicati a Genova?
I manifesti a Genova non ci sono?
Andate a prenderli a pochi chilometri da chi ne ha 2000 in cassaforte e non li affigge neppure.
Se volete vi do’ l’indirizzo.
Oppure i manifesti ci sono ma, a causa dello sfascio che avete creato, mancano i volontari per attaccarli?   Ci siamo informati: con soli 120 euro per 100 spazi sarebbero coperti tutti i cartelloni in città .
Neanche quelli volete spendere?
E per coprire almeno tutta la Riviera, essendo uno che ha passato nottate ad attaccarli, assicuro che bastano due/tre militanti che vi dedichino una giornata.
Tuto il resto sono balle.
Vergognatevi.

argomento: denuncia, elezioni, Futuro e Libertà | Commenta »

RAISI SPARA IL COLPO FINALE A FLI: “DEVE ESSERE PIU’ FACILE ACQUISTARE ARMI”

Febbraio 16th, 2013 Riccardo Fucile

INVECE CHE RIDURNE L’USO, IL PISTOLERO POCO FUTURISTA VUOLE “AIUTARE LA BERETTA A CRESCERE”… DOPO AVER APPOGGIATO GLI INTERESSI DEI VIVISETTORI ORA PASSA ALLE “ECCELLENZE INDUSTRIALI” NEL CAMPO DELLE ARMI… UN CONSIGLIO A FINI: REGALA A RAISI UNA PISTOLA AD ACQUA, FAREBBE MENO DANNI

Meno burocrazia per chi vuole avere una pistola o un fucile.
Mentre negli Stati Uniti si discute un piano per limitare la diffusione di modelli d’assalto e caricatori ad alta capacità  di munizioni, in Italia, Futuro e libertà  sceglie la strada opposta, e lancia una serie di proposte che strizza l’occhio ai cacciatori e ai colossi nostrani della produzione di armi da fuoco.
Guidati dal bolognese Enzo Raisi, in corsa per un posto alla Camera nelle file dei finiani, alcuni candidati in Emilia Romagna hanno firmato un manifesto programmatico, che punta a semplificare le pratiche necessarie ad avere la licenza, e a combattere i “pregiudizi che investono le aziende che fabbricano armi”.
Tra i punti sottoscritti, quello che prevede la promozione del “diritto alla legittima difesa, a protezione della vita, e della libertà  di autodeterminazione”,   e quello che tutela “l’esercizio responsabile e sostenibile delle attività  venatorie” e di tutte le discipline sportive con l’uso delle armi.
Ma non manca l’impegno a favore delle aziende italiane, leader del settore: “Devono essere messe in condizione di poter proporre un prodotto competitivo a livello internazionale e nazionale a un prezzo sostenibile per il cliente finale”.
Insomma, a dieci giorni dalle elezioni, Fli promette di portare in Parlamento le istanze dei cacciatori, e di rendere la vita più facile ai possessori di armi e ai produttori, mettendo nero su bianco una serie di impegni.
L’obiettivo è spianare la strada a chi desidera avere in casa, per sport o per difesa personale, un fucile o una pistola, semplificando tutti quei passaggi legali obbligatori per avere la licenza.
E insieme spalancare il mercato ai giganti italiani delle armi, come la bresciana Beretta, gruppo che nell’ultimo anno ha chiuso con 481 milioni di euro di fatturato.
“Il nostro — ha spiegato Roberto Flaiani, anche lui candidato alla Camera nel partito di Fini — è un impegno formale nel prendere in considerazione il diritto a portare armi legalmente e responsabilmente”
Secondo Flaiani, “un normale cittadino è vessato da burocrazia e da sensi di colpa”. Pregiudizi, continua, che “colpiscono anche le aziende produttrici, con regole e regoline che impediscono a queste nostre eccellenze di crescere nei mercati internazionali”.
Proposta, quella lanciata dai finani, che incontra per prima la bocciatura del Movimento 5 stelle dell’Emilia Romagna. “La cronaca di tutti i giorni — replica in una nota il consigliere regionale Andrea Defranceschi — ci insegna che il possesso privato di armi, che la proposta Fli vuole favorire, non aumenta affatto la sicurezza ma, all’opposto, incrementa la conflittualità  e la violenza, causando ancora più morti”.
Ma non è la prima volta che Raisi si spende in prima persona per incoraggiare il possesso e la vendita delle armi.
Nel 2001, arriva a proporre alla Camera un emendamento, per concedere a tutti i deputati e i senatori la possibilità  di tenere un fucile o una pistola nella valigetta senza l’obbligo della licenza, in quanto “a causa dell’attività  svolta, il parlamentare è classificabile come persona esposta a rischio”.
Appena due anni dopo, l’allora parlamentare di Alleanza nazionale torna alla carica, con un’interrogazione al ministero dell’Interno, per chiedere la concessione del porto d’armi anche alle guardie giurate, impegnate nei parchi naturali.

Giulia Zaccariello
(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Futuro e Libertà | Commenta »

APPALTI BONIFICHE, GINO MAMONE IMPUTATO PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE: “E’ IL PROMOTORE DELL’ORGANIZZAZIONE”

Febbraio 15th, 2013 Riccardo Fucile

 TANTO PER RICORDARE AI VERTICI DI “FUTURO E LIBERTA'” DA CHE PARTE STANNO, NON SOLO A PAROLE, COLORO CHE FURONO CACCIATI DAL PARTITO PER AVER DENUNCIATO LA VISITA DI MAMONE ALLA SEDE DI FLI E CHI INVECE FECE FINTA DI NULLA PER CONVENIENZA.
.
La demolizione delle Acciaierie, dell’altoforno, del gasometro o della cokeria, hanno avuto un costo aggiuntivo per lo Stato, quindi per le nostre tasche, causato dagli accordi sottobanco di un cartello di imprese specializzate.
È questa la tesi della procura di Genova che, nei giorni scorsi, ha chiuso le indagini di un’inchiesta iniziata nel 2009.
Tra i 17 destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta ai danni della società  pubblico privata Sviluppo Genova, ci sono due nomi molto noti in Liguria: Gino Mamone, già  al vertice della Ecoge e Aldo Dellepiane, savonese, uno degli industriali più importanti della Liguria, attualmente presidente del Savona Calcio e nel consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di Savona.
In una costola dell’inchiesta principale altri due indagati eccellenti, questa volta per truffa e falso. Si tratta del manager Alberto Ghio, già  vicesindaco all’epoca della giunta di Giuseppe Pericu e amministratore delegato di Sviluppo Genova nel 2008, e con lui Salvatore Saffioti, nello stesso periodo direttore amministrativo della partecipata che gestì la bonifica delle aree ex Italsider-Ilva. Ghio e Saffioti, assieme ad un’impiegata, Barbara Rossi (le viene contestato solo il falso), avrebbero falsificato la documentazione relativa allo stato di un locale con annesso box nell’ex cartiera di Voltri in via Ovada, permettendo così all’imprenditore genovese Cosimo Quinto (anche per lui truffa e falso) di acquistarlo al prezzo di 536mila euro invece di 615 mila sostenendo, contrariamente al vero, che sarebbe stato consegnato con finiture grezze.
Saffioti è accusato anche per una serie di presunti abusi relativi ad incarichi affidati senza gara per l’allargamento di lungomare Canepa e per il nuovo polo produttivo di Isolabuona a Ronco Scrivia.
Tra i capi d’accusa anche la turbativa d’asta semplice ed il falso per aver fatto inserire tra le offerte, per un appalto per i lotti dell’Ilva-Italsider, quella di un’impresa (l’emiliana Sogemo) arrivata fuori tempo massimo.
Ma la situazione più pesante della maxi inchiesta, coordinata dal pm Francesco Pinto e affidata alla guardia di finanza, è quella che vede coinvolte alcune delle principali imprese italiane del settore bonifiche e demolizioni industriali: Ecoge, Demont, Ise, e Icostra per la Liguria, e poi la Baraldi spa di Modena, il Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, la veneziana Idea, la furia Holding di Fidenza, la Torino Scavi Manzone, la Despe di Bergamo, la M.S. Isolamenti di Seveso, la Agrideco di Follonica.
Per alcuni episodi in cui è contestata la turbativa solo in concorso, sono indagati anche rappresentanti delle imprese Pamoter, Nec e Sirce.
Secondo il pm Pinto e i finanzieri, il “cartello” si sarebbe accordato in modo tale da presentare offerte alle gare d’appalto, con ribassi concordati in modo da individuare fin dall’inizio il vincitore secondo una logica di suddivisione che non doveva lasciare scontento nessuno.
Sempre in base alle accuse degli inquirenti, i “furbetti” della bonifica garantivano allo sconfitto di turno la possibilità  di partecipare ai lavori attraverso contratti si sub appalto.
Per la procura il promotore dell’associazione era Gino Mamone che in questo meccanismo che «falsava la libera concorrenza» si sarebbe aggiudicato, come vincitore o sub appaltatore, molti degli appalti delle acciaierie.
Mamone, nel 2012 è stato condannato per corruzione con i due ex amministratori comunali Paolo Striano e Massimo Casagrande per il tentativo di vendita dell’ex oleificio Gaslini.
I ribassi concordati per gli investigatori oscillavano in genere tra il 23 e il 25% con punte del 32%. Tra i lotti (2006-2009) per i quali sono ipotizzate le turbative ci sono i lavori per la sistemazione del “Ponte Basso”, lo smantellamento dell’area Gasometri, la demolizione del cosiddetto gasometro Afo (quello più grande, alto 98 metri); e ancora lo smantellamento e la demolizione della cokeria, delle aree A1 e A5 dell’Ilva, della cosiddetta zona Lanfranco, e ancora la demolizione dell’altoforno Afo 2 e dell’area A3 e della zona parcheggio.
Sarebbero stati truccati anche gli appalti per la gestione centralizzata dei rifiuti così come i lavori del primo sublotto di viabilità  in sponda destra del torrente Polcevera.
Nei prossimi giorni tutti gli indagati, attraverso i loro legali potranno presentare memorie e chiedere di essere interrogati. In seguito, a meno di chiarimenti decisivi, è probabile che il pm Pinto presenti al gip le richieste di rinvio a giudizio.

(da “La Repubblica“)

argomento: Futuro e Libertà, Giustizia | Commenta »

GENOVA: I MANIFESTI DI “FUTURO E LIBERTA'” ASSENTI SUI CARTELLONI ELETTORALI

Febbraio 14th, 2013 Riccardo Fucile

LA DENUNCIA POLITICA DI “LIGURIA FUTURISTA”

Dopo aver preso atto che i vertici nazionali di Fli non hanno ritenuto di valutare la proposta di una lista composta esclusivamente da giovani “futuristi” con capolista una donna, da noi avanzata a tempo debito, operazione che avrebbe potuto rilanciare l’immagine del partito in Liguria,

dopo aver assistito alla farsa di un partito-albergo dalle porte girevoli dove in cucina lo chef   con laurea bocchiniana, non potendosi presentare in sala, assume un prestanome nella premiata “Osteria del cacciatore” di Poggibonsi, scatenando una vertenza sindacale con cuochi e cameriere stanziali che ambivano al “Mestolo d’oro” per anzianità  di servizio

dopo essere rimasti basiti dal fatto che la visita di Fini a Genova sia stata gestita come la visita a un Outlet, priva di incontro pubblico sui contenuti del manifesto di Bastia Umbra, senza la presenza dei capolista della coalizione di riferimento, senza confronto con categorie e associazioni locali,

considerato che persino l’incontro con un uomo-simbolo di Fli come Gianfranco Paglia è stato demandato alla buona volontà  e alla generosità  di un manipolo di ragazzi, senza alcuna pubblicizzazione esterna dell’evento

          “LIGURIA FUTURISTA” SI CONGRATULA CON I VERTICI NAZIONALI

per aver sempre operato con oculatezza scelte atte a far scomparire il simbolo di Fli persino dai cartelloni elettorali, in quanto la classe dirigente locale, tra un litigio e un altro, a tutto pare interessata salvo che ad affiggere i manifesti del proprio partito negli appositi spazi riservati, preferendo non esporsi finanziariamente per 250 euro con l’azienda affissioni.

A pochi giorni dal voto, infatti, salvo poche unità  affisse dal solito manipolo di ragazzi volenterosi, IN TUTTA GENOVA   I MANIFESTI DI “FUTURO E LIBERTA'” NON ESISTONO, come è ben visibile a chiunque.

Suggeriamo agli eventuali futuri invitati al locale partito-albergo di portarsi il cestino da casa, alias qualche manifesto pre-confezionato da affiggere clandestinamente, perchè qua vige il motto “nan c’è trippa per gatti”.

LIGURIA FUTURISTA
Ufficio di presidenza

argomento: Futuro e Libertà, Liguria Futurista | Commenta »

FINI E IL COMIZIO IN VIA D’AMELIO. I FRATELLI BORSELLINO: “INOPPORTUNO”, GRANATA (FLI) “ABBIAMO IL VIA LIBERA DELLA FAMIGLIA”

Febbraio 12th, 2013 Riccardo Fucile

RITA E SALVATORE: “MAI DATO IL NOSTRO CONSENSO”… GRANATA: “AVUTO CONSENSO DEL FIGLIO E DELLA VEDOVA”

Rischia di diventare un boomerang per Gianfranco Fini l’idea di tenere domenica 17 un comizio a Palermo, in via D’Amelio, luogo-simbolo in cui decise di staccarsi da Berlusconi e fondare Fli. I fratelli Rita e Salvatore Borsellino sono infatti contrari ed emettono comunicati per farlo sapere, mentre il gran regista dell’operazione, il delfino del presidente della Camera, Fabio Granata, sostiene di avere avuto il consenso della moglie e dei figli del giudice Paolo Borsellino
LO SCHIAFFO A BERLUSCONI
Per il momento, comizio confermato con famiglia divisa. Ma si macchia di sospetti e diffidenze un’iniziativa annunciata come uno schiaffo al Cavaliere, visto che, evoca Granata, «tutto cominciò in via D’Amelio».
Riferimento esplicito alle dichiarazioni positive espresse tre anni fa da Fini, proprio sotto casa Borsellino, nel giorno dell’anniversario della strage, a favore del pentito Gaspare Spatuzza.
Per dire che, pur con le sue accuse più o meno dirette a Marcello Dell’Utri e allo stesso Berlusconi, Spatuzza andava ascoltato, protetto e riconosciuto come collaboratore affidabile.
AGENDE ROSSE ESTRANEE
La pensa su questo punto allo stesso modo Salvatore Borsellino, ma sorpreso dallo sbandierato «preteso tacito assenso della famiglia», tiene a precisare di considerare l’iniziativa «inopportuna» e bacchetta: «Mi preme fare presente che nessuna adesione è stata data dal “Movimento delle Agende rosse” che è, per statuto, assolutamente trasversale e che si è sempre astenuto dal partecipare ad iniziative ed eventi legati a competizioni di tipo elettorale».
IL PRECEDENTE DA EVITARE
Durissima la reazione di Rita Borsellino, eurodeputato e leader di un Centro studi costituito da alcune settimane a Palermo: «Mi preme smentire che ci sia un assenso in qualsiasi forma da parte della famiglia: non spetta a noi darlo o negarlo. Mi chiedo soprattutto se sia opportuno che un partito faccia un’iniziativa pubblica in via d’Amelio proprio nel pieno della campagna elettorale, fatto che creerebbe un precedente».
LA FAMIGLIA AVVERTITA
Stupito dalle due reazioni, Fabio Granata, candidato per Fli in Sicilia, pur contestato all’interno della sua area da molti deputati fuoriusciti, rilancia assicurando di avere parlato dell’evento annunciato con Manfredi, il figlio di Borsellino «che ha riferito alla madre, la signora Agnese». Dettagli sui quali Granata vorrebbe non insistere, dice: «Ma senza quell’assenso richiesto espressamente non mi sarei mai permesso di dare il via libera all’iniziativa».
E ancora: «Per me quella è la famiglia, altrimenti non mi sarei permesso di citarla. L’iniziativa sobria e senza bandiere di partito, con un solo grande tricolore è rivolta simbolicamente al luogo».
LA DESTRA LEGALITARIA
Ma restano i malumori, a cominciare da Rita Borsellino che Granata critica: «Da rappresentante politica ma anche da sorella di Paolo, dovrebbe essere felice dell’esistenza in Italia di una destra che ha in quel luogo un suo riferimento sacro. È una destra legalitaria che dovrebbe ricordarle qualcosa di familiare…».
Una polemica spinosa che, fra le proteste di una parte della famiglia e nel silenzio dell’altra parte, rende inquieto lo stesso Fini perchè lo schiaffo al Cavaliere potrebbe diventare, appunto, un boomerang.

(da “il Corriere della Sera“)

argomento: Futuro e Libertà | Commenta »

FUORI LA NAPOLI, LA ‘NDRANGHETA RINGRAZIA

Febbraio 10th, 2013 Riccardo Fucile

QUANDO IL “DITO ALZATO” SI TRASFORMA IN “BRAGHE ABBASSATE”

Inaspettato (ma fino ad un certo punto) regalo alla mafia.
Angela Napoli fuori dal Parlamento.
Così ha voluto Fli e così hanno voluto l’ingratitudine di Gianfranco Fini e di Italo Bocchino.
Il siluramento politico di Angela Napoli deve far riflettere più di quanto, a sinistra, fa riflettere l’esclusione dalle liste elettorali delle sindachesse antimafia, elevate a simbolo della resistenza alla criminalità  mafiosa ma non meritevoli di una candidatura al parlamento.
Per Angela Napoli è molto più grave la sua esclusione perchè si saldano in un torbido intreccio volontà  politiche e disegni mafiosi.
Intercettazioni fra boss mafiosi rivelano che alla Napoli volevano chiudere la bocca per la sua ostinata azione di denuncia di quanto si muove in quella che il procuratore Pignatone ha definito la “zona grigia”, dove i poteri criminali trovano compiacenze, omissioni e connivenze.
Un boss si era fatto trasferire in ospedale ed Angela Napoli sollevò il caso rimandandolo in galera.
Un colpo ben assestato che non gli è stato perdonato di cui si discute nelle intercettazioni.
Vive scortata da oltre dieci anni perchè non c’è fenomeno criminale che lei non abbia indagato e denunciato.
Nel Sud è risaputo che il voto passa anche per canali limacciosi che la politica fa finta di ignorare.
Angela Napoli nel denunciare gli intrecci torbidi fra malapolitica e malaffare non si è mai preoccupata delle ritorsioni che potevano seguire alle sue denunce.
Non è da escludere che la sua battaglia contro mafia e criminalità  abbia compromesso seguiti elettorali venuti meno a chi non si è mai posto il problema della provenienza di certi voti.
È un legittimo sospetto perchè la Napoli nel panorama politico, non solo calabrese, è una figura inattaccabile sotto il profilo della lotta alla criminalità  e alle mafie.
Nei suoi confronti Gianfranco Fini si è comportato con ingratitudine politica perchè la Napoli, nei confronti di Fini, è stata sempre leale e solidale, anche nei momenti più difficili.
Si dice che sia stato Bocchino, molto vicino a Fini, a fare fuori la Napoli dalle candidature e da Fli.
È una responsabilità  pesante perchè, comunque la si voglia mettere, è un regalo che nemmeno la mafia si aspettava.
La torbida logica della politica e delle carriere connesse è riuscita là  dove lupara e tritolo non erano riusciti.
Complimenti.

(da “Mezzoeuro”)

argomento: Fini, Futuro e Libertà | Commenta »

INTERVISTA AD ANGELA NAPOLI: “LE LISTE IN CALABRIA? STENDIAMO UN VELO PIETOSO”

Febbraio 4th, 2013 Riccardo Fucile

“HANNO A CAPO PERSINO SOGGETTI INDICATI DALLA MAGISTRATURA COME ANELLI DI CONGIUNZIONE TRA POLITICA E CRIMINALITA’ ORGANIZZATA”…E DENUNCIA L’ASSE SCOPELLITI-BOCCHINO

Onorevole Napoli, dopo cinque legislature lei non viene ricandidata in Parlamento. C’è un problema in Calabria se un simbolo dell’antimafia come lei non viene inserito in lista da nessuna parte?
«Sì, io più che porre un problema di ricandidatura, insisterei molto sulla valutazione che viene fatta dai partiti politici rispetto alle scelte di coloro che andranno ad occupare il Parlamento italiano. Si è tanto parlato di rottamazione, io sono stata sempre del parere che la politica avesse assolutamente necessità  di rinnovamento ma non di rottamazione e comunque di valutazione attenta delle scelte. Non è un problema legato al numero di legislature nè, per quanto mi riguarda, un problema legato direttamente alla mia ricandidatura, quanto all’attenzione che i partiti politici e, in particolare, il mio ex partito di appartenenza, Futuro e Libertà , rivolgono sia alla situazione con la quale sono state affrontate determinate battaglie in favore della legalità  e contro il crimine organizzato, sia all’attività  parlamentare che i singoli deputati e senatori hanno portato avanti durante il percorso della legislatura».
Onorevole Napoli, cos’è successo nel rapporto con Fini?
Più che nel rapporto con Fini, c’è stata la rottura assoluta del rapporto con il vicepresidente del partito, uomo al quale il presidente Fini ha delegato la gestione di Futuro e libertà  portandolo dall’8% allo 0,9%».
In Calabria sono note le sue battaglie ed è noto, soprattutto, lo scontro con il governatore Scopelliti. In questo, il supporto di Fini c’è stato o la sua mancata candidatura deve essere letta anche in questa chiave?
«La lettura che do è chiara. Il governatore Scopelliti ha stabilito un patto con il vicepresidente del partito Futuro e libertà , Italo Bocchino. Anche perchè la loro fraterna amicizia non è stata mai sottaciuta, anzi più volte stata evidenziata. Il vicepresidente Bocchino non ha fatto altro che dare esecuzione alle volontà  e al desiderio del governatore Scopelliti il quale ha detto più volte, e pubblicamente, che io sarei dovuta scomparire dalla scena politica. Il torto principale che sicuramente mi viene attribuito è proprio quello di avere denunziato particolari rapporti tra il crimine organizzato e il mondo politico e forse di avere iniziato a fare queste denunce guardando all’interno del mio mondo politico. D’altra parte io sono convinta che per poter fare battaglie che richiedono pulizia, questa debba partire dal proprio interno. Sono sicura che ho pagato e sto pagando per questo. Ma vorrei anche evidenziare che la mia lamentela non è legata al numero di legislature, che peraltro ieri ho appreso che il presidente Fini nemmeno conosce se sono cinque o sei. Glielo dico: sono cinque. La mia lamentela è legata alla dimostrazione palese di come questo mio ruolo e queste mie battaglie siano state un condizionamento e un’aggravante per il partito rispetto alla valutazione del lavoro che ho portato avanti».
Lei ha visto le liste in Calabria. Non mi riferisco solo a quella di Fli ma a tutte. Cosa ne pensa?
«Stendiamo un velo pietoso. Stendiamo un velo pietoso perchè sono liste che hanno a capo persino rappresentanti che sono stati indicati dalla magistratura quali anelli di congiunzione tra il mondo politico e la criminalità  organizzata. Ma sono liste che pretenderebbero di evidenziare, da una parte e dall’altra magari inserendo determinate figure, che c’è l’intendimento dei partiti politici di combattere effettivamente la criminalità  organizzata. Tutto falso, perchè chi veramente lotta e paga sulla propria pelle invece non è presente».
Se avesse davanti Fini, cosa gli direbbe?
«Gli direi “grazie” per l’attenzione che mi ha dato fino all’inizio della legislatura che adesso volge al termine. Gli direi invece “peccato” che non abbia saputo circondarsi o affidare gli incarichi del partito a persone che hanno veramente dimostrato di condividere quel manifesto di valori e hanno dimostrato anche di volergli bene e riporre fiducia in lui».
Ritornando ai temi locali, dalla relazione di accesso al Comune di Reggio sono emersi rapporti palesi tra certa politica e la ‘ndrangheta. Con lo scioglimento per mafia dell’amministrazione di palazzo San Giorgio, evidentemente il ministero dell’Interno è arrivato prima della magistratura a colpire la politica. Perchè?
«Perchè la politica è fortemente collusa con la ‘ndrangheta e mantiene la sua forza in questo. Ho l’impressione che parte della magistratura non intenda proprio andare fino in fondo nel toccare la politica. Io ho un’esperienza diretta: due anni fa ho ricevuto due lettere da parte di un collaboratore di giustizia ritenuto attendibile (perchè occorre anche fare questa premessa), nelle quali mi si diceva che per disposizioni di un uomo politico della mia stessa coalizione politica era stato dato mandato alle cosche della ‘ndrangheta di Rosarno di farmi fuori. Si dà  il caso che in quello stesso periodo sia stata individuata una macchina “obiettivo” sotto la mia residenza di Roma. Però tutto è stato messo a tacere. L’unica cosa che nella lettera non veniva indicato era proprio il nome del politico. Ecco io avrei sperato che la magistratura e le forze inquirenti individuassero questo politico».
Invece cosa è successo?
«E invece è stato chiuso il tutto dicendo che non era stata individuata questa grande personalità  e quindi il caso si chiudeva e rientrava nelle comuni minacce alle quali viene sottoposto (e quindi dovrebbero essere accettate) chi fa battaglie come le mie».
Come continuerà  la sua attività  politica d’ora in poi?
«Magari essendo ancora più presente sul territorio. Continuerà  tranquillamente. Forse l’unica cosa che non potrò fare saranno le interrogazioni parlamentari, quelle che, secondo i boss, le cui dichiarazioni sono state intercettate, li hanno mandati in galera. Non importa, continuerò con le mie denunce che sono state sempre fatte con nomi e cognomi. Forse potrò essere anche più vicina ai problemi dei tanti cittadini calabresi che sovrastano quotidianamente le loro giornate».

Lucio Musolino
(da “il Corriere della Calabria“)

argomento: Futuro e Libertà, mafia | Commenta »

BOCCHINO PERDE L’OCCASIONE PER STARE ZITTO: “LA NAPOLI ESCLUSA? MONTI HA IMPOSTO IL LIMITE DI TRE LEGISLATURE”, MA NON DICE CHE LUI NE HA GIA’ QUATTRO ALLE SPALLE

Gennaio 26th, 2013 Riccardo Fucile

LISTE PULITE E LISTE CANDEGGIATE: BOCCHINO CAPOLISTA IN CAMPANIA PRESENTA LA LISTA FLI CON UN CONDANNATO, GIA’ FATTO DECADERE PER QUESTO MOTIVO DAL CONSIGLIO REGIONALE

Presentati a Napoli i candidati del collegio Campania 1 di Futuro e Libertà  per l’Italia alla presenza del vicepresidente nazionale Italo Bocchino.
“ Siamo tutti candidati napoletani — spiega il politico — e puntiamo ad un ottimo risultato. Sfrutteremo la crisi del Pdl, partito imploso sulle due questioni che noi per primi abbiamo sollevato: rapporto con la Lega e caso Cosentino”.
Liste pulite?
Non proprio dato che nella compagine di aspiranti parlamentari c’è anche Pietro Diodato, condannato per il reato di turbativa elettorale a un anno e 6 mesi con sospensione condizionale della pena.
“Il mio caso è stato vagliato — spiega il protagonista — da un tagliatore di teste come Enrico Bondi”.
Diodato era stato eletto in consiglio regionale nel 2010, ma poi era stato dichiarato decaduto dall’Assemblea regionale in virtù di quella condanna.
“Sono stato vittima di un complotto degli uomini di Cosentino”, accusa.
Ma c’è anche un altro caso che scuote la formazione guidata da Gianfranco Fini: l’esclusione dalle liste della deputata calabrese Angela Napoli, sotto scorta per le minacce della ‘ndrangheta a causa del suo impegno antimafia.
“ Non è colpa mia — si giustifica Bocchino — Monti ha imposto il massimo di 3 legislature e Angela Napoli ne ha fatte di più”.
Peccato che lo stesso Bocchino ne abbia fatte 4, per non parlare di Fini che all’attivo ne ha addirittura otto

Nello Trocchia
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Futuro e Libertà, Giustizia, la casta | Commenta »

LA DENUNCIA DI ANGELA NAPOLI A “SERVIZIO PUBBLICO”: “ISOLATA DALLA POLITICA, MA NON MI FERMO”

Gennaio 25th, 2013 Riccardo Fucile

DA ANNI UNA SPINA NEL FIANCO DELLA ‘NDRANGHETA CALABRESE, COMPONENTE DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, HA ACCUSATO ITALO BOCCHINO DI AVER FATTO ENTRARE IN GIUNTE LOCALI PERSONAGGI EQUIVOCI…SI E’ OPPOSTA A TUTTO QUESTO E IN FLI, “PARTITO DELLA LEGALITA'”, NON HANNO CACCIATO BOCCHINO, MA LEI

“Sono stata isolata dalla politica e dai partiti”. Lo ha dichiarato ieri sera, la parlamentare calabrese Angela Napoli, intervenendo alla trasmissione di La7 ” Servizio Pubblico”.
La Napoli, intervistata da Santoro, ha ricordato di essere sotto scorta da più di 10 anni per la battaglia condotta contro la ‘ndrangheta e soprattutto contro i connubi tra mafia e politica.
Battaglie che l’hanno condotta ad essere nel mirino delle cosche, ma non all’apprezzamento da parte del suo partito: “mi ha mortificato l’insensibilità  della politica rispetto alle battaglie da me condotte”.
Sulle dimissioni da coordinatrice regionale di Fli, spiega: “ho lasciato perchè ho cercato di mettere in pratica l’insegnamento di Paolo Borsellino che sosteneva che non bastava che una persona non fosse toccata dalla Magistratura per qualificarla una persona perbene.Di fronte alle mie posizioni, Italo Bocchino ha ufficialmente fatto entrare nelle giunte rappresentanti molto discussi”.
“La politica — ha proseguito l’ex deputata finiana — deve arrivare prima della Magistratura”.
La Napoli ha ribadito di nuovo il motivo che l’ha portata a lasciare il partito di Fini pur rimanendo da indipendente all’interno del gruppo parlamentare: l’entrata di esponenti di Fli all’interno di giunte dove era stata disposta la commissione d’accesso antimafia”.
La lotta mafia — ha aggiunto la parlamentare — “si fa facendo nomi e cognomi”.
Si definisce “delusa, amareggiata dalla politica”, ma insiste: “io non mi fermo”.

Il commento del ns. direttore


Non è questa la sede per ribadire la solidarietà  e la vicinanza umana e politica della comunità  genovese (e non solo) che si riconosce nella linea di “destradipopolo” (oltre 400.000 lettori nel 2012)
Quando abbiamo dato una mano a Fli, riconoscendoci nel richiamo alla legalità  di Bastia Umbra, non pensavamo che ci saremmo trovati di fronte a fatti sconcertarti, non solo locali.
Ne ricordo solo uno, meno noto: visita istituzionale di Fini a Genova, pomeriggio a disposizione del partito, idee zero da parte dei vertici regionali su come “gestirlo” (se non la solita riunione con gli iscritti).
In quei giorni il presidente della Casa della legalità  aveva ricevuto minacce di morte dalla ‘ndrangheta e, lo stesso giorno della visita di Fini, era stato indetto un incontro pubblico di solidarietà  con Christian Abbondanza.
Parlo con lui per sapere se avrebbe gradito una visita del presidente della Camera, mi dice subito di si, viene avvisato Fini che, mi viene riferito, e’ “entusiasta della proposta”.
Necessita il programma che è mia cura far pervenire a stretto giro al suo addetto stampa: nel frattempo la voce filtra e la notizia viene riportata dal maggiore quotidiano regionale.
Tutti concordi nel dire che una presenza del genere avrebbe dato un’immagine nuova di Fli, facendolo decollare nell’opinione pubblica locale e rilanciandone la credibilità .
Ricordo aanche le tante firme di solidarietà  a Christian di personalità  illustri del Paese: unica esponente di Fli fu Angela Napoli, tanti “prudenti” si guardarono bene di apporre la firma.
Noi no.
La vigilia della visita arriva il contrordine: Fini non può partecipare.
Mi riferiranno che qualcuno era intervenuto per dissuaderlo, non era il caso di porgere un saluto di solidarietà  a un uomo nel mirino della criminalità  organizzata, neanche un telegramma.
Mi fermo qua per carità  di patria.
Quel giorno per molti giovani genovesi finì la speranza di vedere interpretata con coerenza la linea politica di Bastia Umbra.
Oggi leggo che qualcuno in Fli critica le parole pronunciate da Angela Napoli da Santoro: sono gli stessi che non hanno mosso un dito quando Fini è stato “sconsigliato” di partecipare a Genova a quell’incontro, sono gli stessi che non hanno certo occupato sedi o fatto casino per protestare quando Angela è stata destituita in Calabria, sono gli stessi che non sono stati capaci di prendere a sberle ogni volta che lo incontravano il mandante di quella operazione o di accoglierlo a pernacchie.
Lo avessero fatto, ora Fli sarebbe diverso, ma guai   a rischiare una reprimenda o una poltrona: come ha detto Angela, tutti si riempiono la bocca di legalità  salvo non accorgersi che si dovrebbe in primis pretenderla e difenderla a casa propria, costi quel che costi.
Questo è l’insegnamento che ci ha lasciato Paolo Borsellino.
Tutto il resto sono, nella migliore delle ipotesi, inutili chiacchiere.

argomento: Futuro e Libertà, Giustizia | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.588)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.533)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.871)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Novembre 2025 (521)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2025
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
    « Ott    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • GIORGIA MELONI È IL CAVALLO DI TROIA DI TRUMP IN EUROPA, LA DUCETTA SI SMARCA DALLA LINEA EUROPEA SULL’UCRAINA (FRANCIA, GERMANIA, REGNO UNITO VOGLIONO PROPORRE UNA CONTROPROPOSTA PER LA PACE ALTERNATIVA A QUELLA USA): “HA SENSO LAVORARE SULLA PROPOSTA CHE C’È”. CHE SAREBBE QUELLA MEDIATA DAGLI UOMINI DI TRUMP E MOSCA SENZA COINVOLGERE L’UE
    • I CONTRIBUENTI SARANNO FELICI DI SAPERE CHE LE GITARELLE DI FRANCESCO ROCCA E COMPAGNIA NEGLI STATI UNITI SONO COSTATE 170 MILA EURO : LA CIFRA HA COPERTO IL DOPPIO APPUNTAMENTO DEL BUSINESS FORUM DI NEW YORK E LA PARTECIPAZIONE ALLA CENA DI GALA DELLA FONDAZIONE DEGLI ITALO-AMERICANI “NIAF”
    • IL COLMO PER IL MINISTRO DELLA PROTEZIONE CIVILE? CONFONDERE IL TERREMOTO IN IRPINIA CON QUELLO DI AMATRICE: LA VERGOGNOSA GAFFE DI NELLO MUSUMECI CHE HA POSTATO UN MESSAGGIO PER COMMEMORARE I 45 ANNI DAL SISMA IN IRPINIA, PUBBLICARE PERÒ UNA FOTO DI CIÒ CHE RESTA DI AMATRICE NEL 2016
    • I SOVRANISTI PROVANO A INGLOBARE PASOLINI NEL LORO PANTHEON: LA FONDAZIONE AN GLI DEDICA UN CONVEGNO DAL TITOLO “PASOLINI CONSERVATORE”, A CUI PARTECIPERÀ ANCHE IGNAZIO LA RUSSA
    • LEGGETEVI L’ESILARANTE INTERVISTA AD AGOSTINO GHIGLIA, MEMBRO IN QUOTA FDI DEL COLLEGIO DELL’AUTORITHY PER LA PRIVACY, CHE NON CI PENSA PROPRIO A MOLLARE LA POLTRONA, NEANCHE DOPO L’AUDIO DI “REPORT” IN CUI IL SEGRETARIO DIMISSIONARIO FANIZZA AFFERMA DI ESSERE STATO AUTORIZZATO DAL COLLEGIO A SPIARE LE MAIL DEI DIPENDENTI
    • NELLA MENTE DI STEVE WITKOFF, L’ANIMA NERA DI TRUMP: L’IMMOBILIARISTA, STRETTO AMICO DEL TYCOON, SENZA ALCUNA ESPERIENZA POLITICA E DIPLOMATICA, HA NEGOZIATO IL PIANO IN 28 PUNTI SULL’UCRAINA, CON LA LOGICA DEGLI AFFARI, IGNORANDO IL DIRITTO INTERNAZIONALE, LE COMPETENZE DELLA NATO, LE PREROGATIVE DELL’UE
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA