CAVALCAVIA DI MESTRE, L’EX VICESINDACO ACCUSA IL COMUNE: “DAL 2015 IL GUARDRAIL ANDAVA SOSTITUITO”
“STANNO DEPISTANDO, ESISTE UNA DELIBERA IN TAL SENSO, LA COMPETENZA ERA DEL COMUNE”
Attacco di Gianfranco Bettin, ex vicesindaco di Venezia, agli amministratori attuali del Comune di Venezia sul disastro del cavalcavia. Le dichiarazioni raccolte dall’Ansa. “A me risulta che l’accordo tra Provincia/Città metropolitana e Comune di Venezia per trasferire a quest’ultimo la competenza sul “cavalcavia superiore” (che la Provincia aveva ricevuto dall’Anas nell’ottobre 2001) sia ricompreso in una delibera quadro approvata dal Commissario nel 2015. Se ricordo male, la giunta chiarisca”.
Bettin, consigliere comunale per i Verdi, entra così, a gamba tesa, sul rimpallo di responsabilità che si è aperto sulla competenza del cavalcavia della Vempa dopo l’incidente del pullman di turisti.
“Anzi – precisa Bettin – chiedo formalmente, che renda pubblica questa delibera, che non si trova o che è sparita dal sito del Comune”.
“Fin da subito, dopo la strage di martedì scorso, esponenti dell’amministrazione comunale hanno alluso a responsabilità di altri nella tragedia, chirurgicamente depistando verso ’15 o 10 anni fa’ (esattamente prima delle giunte Brugnaro) o, il sindaco stesso, attribuendo le responsabilità dell’acquisizione onerosa del cavalcavia ‘ai sindaci che mi hanno preceduto’.
Dopo cinque giorni, ancora insistono”.
“Nessun sindaco prima dell’attuale ha, perciò – sottolinea Bettin – mai avuto competenza sul cavalcavia superiore e ’15 o 10 anni fa’ essa era nelle mani della Provincia/Città metropolitana. Dal 2015, invece, è tutta del Comune”.
“Inoltre, dal 2017 almeno, il Comune sa due cose del cavalcavia: è necessario adeguarne la struttura portante, evitando quello che dal 2018 si chiama “rischio Morandi”, cioè il ponte del crollo; è necessario evitare il rischio ‘Acqualonga’, dal nome del viadotto avellinese sulla A16 da cui nel 2013, sfondando un guardrail inadeguato, è precipitato un pullman turistico provocando 40 morti”.
Bettin rileva infine che “al rischio di crollo, il Comune ha risposto elaborando un piano di interventi che si è concretizzato con i lavori iniziati il 5 settembre scorso. Al secondo, il rischio connesso all’ inadeguatezza dei dispositivi di protezione (guardrail e ringhiera) non si è invece risposto”
“Forse – aggiunge – si sarebbero potuti chiudere gli ormai inutili varchi e posizionare dei new jersey provvisori ma solidi, in calcestruzzo, tra guardrail e ringhiera o tra guardrail e carreggiata (come si è fatto nel primo tratto, dove si sta lavorando). Forse questo avrebbe consentito una maggiore resistenza all’urto dell’autobus. Lo accerterà l’indagine”.
(da La Voce di Venezia)
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