CENTINAIO, IL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA CHE AI CAMPI PREFERISCE LE COMPARSATE IN TV
HA DISERTATO LA PUGLIA DOVE I BRACCIANTI MUOIONO, VITTIME DELLO SFRUTTAMENTO… “CI ANDRO’ IL 22 SETTEMBRE”: CERTO, CON COMODO
E’ ministro dell’Agricoltura, ma è l’unico a non essere andato in Puglia.
Gianmarco Centinaio preferisce frequentare gli studi televisivi piuttosto che i campi dove i braccianti si spaccano la schiena, vittime dello sfruttamento.
Ad Agorà su Rai 3 si parla di caporalato e dello sfruttamento nei campi. In studio, il ministro leghista che mette subito in chiaro come il problema della schiavitù non riguardi soltanto gli immigrati. “Non dobbiamo collegare lo sfruttamento dei braccianti e il problema del caporalato all’immigrazione – premette -. Ci sono anche tantissimi italiani che vengono sfruttati nei campi. Non è una questione di provenienza”.
E ancora, Centinaio aggiunge: “Oggi ci troviamo in una situazione in cui c’è questa filiera dello sfruttamento della manodopera che dobbiamo fermare. Ad oggi in Italia esiste la schiavitù e mi vergogno di questo. Farò di tutto per eliminarla”.
E sempre in tv rispondendo all’invito di un bracciante a recarsi nel Foggiano ha annunciato urbi et orbi; “Dal 22 settembre, il ministro Centinaio è li'”, ha detto rispondendo all’invito di un bracciante a recarsi nel Foggiano.
Dopo gli incidenti dei giorni scorsi, 16 i lavoratori morti, sindacati e associazioni, per dire No al caporalato, stanno manifestando nel Foggiano.
E lui si gode l’aria condizionata negli studi di Rai3
(da Globalist)
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