CHI ERA SALVADOR RAMOS, IL KILLER DELLA SPARATORIA IN TEXAS CHE HA UCCISO 19 BAMBINI
GLI SPARI ALLA NONNA PRIMA DELLA STRAGE
Si chiamava Salvador Ramos il 18enne che ha ucciso 19 bambini e due adulti sparando con un fucile e una pistola nella scuola elementare Robb di Uvalde in Texas.
Il governatore Greg Abbott ha detto che Ramos frequentava le scuole superiori nello stesso istituto ed è stato ucciso dalla polizia. Il killer ha colpito in un’area prevalentemente di ispanici e prima di arrivare nell’istituto ha sparato alla nonna.
I suoi profili social sono pieni di foto di armi. Poche ore prima della strage Ramos ha inviato un messaggio a una sconosciuta su Instagram. Sul suo account, “salv8dor_”, bloccato non appena è stato diffuso il suo nome, aveva pubblicato un selfie e altre foto di armi, di cui una con due fucili uno a fianco all’altro.
In un’altra immagine pubblicata sul social network si vedono due fucili su un tappeto con il caricatore innestato. Secondo la ricostruzione che circola in queste ore Salvador Ramos è arrivato alla Robb Elementary School su un furgone con il quale è finito fuori strada, come testimoniato da una foto pubblicata sul New York Times. Indossava un giubbotto antiproiettile.
È entrato nell’istituto ed ha aperto il fuoco. A lanciare l’allarme è stato l’ufficio di presidenza. Sul posto è intervenuta la polizia che ha ingaggiato uno scontro a fuoco con Ramos. Fino a che il 18enne non è stato ucciso. Due poliziotti sono rimasti feriti durante la sparatoria. Salvador Ramos avrebbe agito da solo. La sua famiglia non sapeva nulla di quanto stava accadendo.
Il bilancio aggiornato delle vittime è di diciannove bambini uccisi, due adulti, e l’uomo che ha sparato. Il totale è di ventidue, compreso il killer. C’è un video che mostra Ramos mentre entra nella scuola. È stato registrato dalle telecamere di sicurezza e si vede che il killer imbraccia un fucile. Il diciottenne «sparava a chiunque e a qualsiasi cosa si trovava davanti, Appena entrato nell’edificio ha iniziato a sparare a bambini, insegnanti e chiunque fosse sulla sua strada», secondo i testimoni.
La nonna dell’assassino avrebbe tentato di fermare il nipote, dopo averlo visto armato. Era uscita di casa per chiedere aiuto. Ramos le ha sparato prima di salire in macchina e dirigersi verso la Robb Elementary School. La nonna dell’uomo che sparato è tutt’ora ricoverata in ospedale in condizioni molto gravi.
Il killer era un ragazzo difficile, non andava a scuola spesso e infastidiva altri studenti. Lo riporta Abc citando alcune fonti, secondo le quali era «nei radar della scuola. Si sapeva che aveva problemi ma nessuno lo ha mai segnalato alle autorità».
Qualche giorno prima della strage ha inviato foto di armi e munizioni a un suo ex compagno di classe, secondo quanto ha raccontato quest’ultimo ai media Usa. «Mi ha mandato una foto di un Ar che stava usando con delle munizioni», ha detto riferendo che il killer veniva deriso da altri studenti del liceo per gli abiti che indossava e la situazione finanziaria della sua famiglia.
Ramos lavorava da Wendy’s, catena di ristoranti americana con un punto vendita non lontano dal luogo della strage. «Era un tipo silenzioso, non diceva molto e non socializzava con altri dipendenti», riferisce il manager del locale Adrian Mendes.
Il messaggio su Instagram Ramos lo aveva inviato a ‘@epnupues’, una ragazza sconosciuta che non vive neanche in Texas. Il killer l’aveva contattato il 12 maggio e le aveva detto di «ripostare» le foto delle sue pistole. Alle 5,43 del mattino di martedì le ha inviato un messaggio con scritto «sto per..». La ragazza aveva risposto: «cosa?». Il killer le aveva risposto: «te lo dirò prima delle 11». Un’ora dopo le aveva scritto ancora: «ho un piccolo segreto che voglio dirti». Il suo ultimo messaggio alla ragazza era stato alle 9.16. Il senatore del Texas Roland Gutierrez ha detto alla Cnn l’autore della sparatoria nella scuola elementare di Uvalde ha acquistato il fucile dopo aver compiuto 18 anni.
Nel 2018 la polizia arrestò due teenager di 13 e 14 anni che avevano un piano per un massacro in una scuola della cittadina ispirato ai due autori della strage di Columbine. Inizialmente i due volevano mettere a segno l’assalto il 20 aprile, anniversario della strage di Columbine, del 2022, anno in cui si sarebbero diplomati. Poi uno dei due convinse l’altro ad entrare in azione quell’anno stesso alla scuola superiore Morales Junior, frequentata dal 14/enne.
La coppia intendeva rubare le armi ai vicini, far esplodere ordigni all’inizio dell’attacco, dare la caccia agli studenti che avevano segnato in una lista e poi colpire indiscriminatamente gli altri, prima di togliersi la vita.
Un alunno della scuola però venne a sapere del piano e lo riferì ai dirigenti dell’istituto, che avvisarono la polizia. I due si erano ispirati ai killer di Columbine, Eric Harris e Dylan Klebold. Dopo la strage Joe Biden è tornato a chiedere leggi più severe sulle armi perché è «tempo di agire. Quante decine di bambini, che hanno assistito a quello che è accaduto, vedono i loro amici morire come se fossero su un campo di battaglia? – ha detto il presidente americano – Come Paese dobbiamo chiederci: quando, in nome di Dio, ci opporremo alla lobby delle armi?».
(da agenzie)
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