CHI HA SOSTITUITO LE SERRATURE ALLA SEDE DI FDI A COLLE OPPIO, SFRATTATO PER MOROSITA’ IN QUANTO NON PAGAVA 13 EURO AL MESE?
ORA I LOCALI SONO SOTTO SEQUESTRO… APPOSTA ALL’INTERNO UNA TARGA CON IL NOME DI RAMPELLI PER AVALLARE LA TESI CHE SIA IL SUO DOMICILIO PARLAMENTARE, MA PRIMA NON C’ERA, SIAMO ALLA FARSA
A pochi giorni dallo sgombero qualcuno avrebbe cambiato le serrature della storica sede di FdI-An di Colle Oppio, in via delle Terme di Traiano a Roma, da cui il Campidoglio a 5 Stelle ha sfrattato il partito di Giorgia Meloni lo scorso primo novembre.
Ad accorgersi dell’accaduto una pattuglia della polizia locale in transito che ha notato qualcosa di diverso. Scattato il controllo sarebbe stato appurato che le serrature sono state sostituite.
L’area è stata posta sotto sequestro e la polizia locale procederà con una denuncia contro ignoti.
Forzata la porta, una volta all’interno i vigili hanno riscontrato alcune anomalie, come la presenza di una bacheca con dei fogli che al momento dello sfratto non c’era. L’immobile è ora protetto da una porta blindata.
Cosa è accaduto e chi è entrato nella sede piazzando una bacheca con dei fogli?
A fornirci qualche indizio per comprendere appieno i fatti è il deputato del Movimento 5 Stelle Vittorio Ferraresi, membro della giunta per le autorizzazione della Camera, che racconta in una dichiarazione: “Mercoledì scorso in giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati abbiamo discusso della questione delle sede di Fdi a Colle Oppio, fronte Colosseo, espropriata dal Comune di Roma una volta scoperto che nessuno pagava neanche la misera cifra di 13 euro al mese. L’onorevole Fabio Rampelli (capogruppo FdI alla Camera, ndr), infatti, sosteneva fosse un suo domicilio parlamentare ma a sostegno della sua tesi non ha portato alcuna prova. Per cui in quella sede gli è stato chiesto di produrre elementi probanti, che possano essere ad esempio le comunicazioni ufficiali alle autorità del domicilio parlamentare, la presenza di una targa col suo nome, suo materiale all’interno dell’edificio. Dopo neanche 48 ore scopriamo che con un blitz in quella sede, è ora presente un evidente cartello col nome del deputato di Fdi che non c’era mai stato prima, come testimoniano documenti ufficiali oltre alle numerose foto precedenti. Inoltre la sede è stata violata e sono state cambiate ben due serrature, tanto che ora il locale è stato posto sotto sequestro ed è stata aperta un’inchiesta. Ad ogni modo non mi meraviglierei più di tanto se, a questo punto, spuntassero fuori anche materiali, prima inesistenti, a sostegno di un domicilio parlamentare che i fatti stanno dimostrando non esserci mai stato. Verrebbe da sorridere se l’accaduto non fosse di una gravita’ inaudita: sono forse queste le prove che Rampelli porterà in giunta per le autorizzazioni?”.
(da “NextQuotidiano”)
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