CHI VA E CHI RESTA, SYRIZA RIBOLLE: IL GIORNO PIÙ LUNGO PER TSIPRAS
VALAVANI LASCIA, LAFAZANIS VOTA NO, MA NON SI DIMETTE…. PIU’ DELLA META’ DELLA DIREZIONE DEL PARTITO CONTRO L’ACCORDO…E STANOTTE IL VOTO
Il Parlamento greco si appresta a votare a tempo di record un pacchetto di misure imposto dai creditori internazionali in cambio del piano di salvataggio della Grecia.
Il voto finale dovrà avvenire entro la mezzanotte di mercoledì, una tempistica che scuote specialmente Syriza, il partito del premier Alexis Tsipras: circa 30 parlamentari della sinistra radicale potrebbero non votare le nuove leggi di austerity, ma il governo dovrebbe rimanere saldo grazie all’aiuto delle opposizioni.
La vice ministro delle Finanze, l’economista Nadia Valavani, ha inviato una lettera di dimissioni al primo ministro greco Alexis Tsipras, spiegando di non poter sostenere le dure misure imposte dai creditori a Bruxelles.
Tsipras ha dichiarato di non voler lasciare il proprio incarico e ha difeso l’accordo firmato lunedì mattina a Bruxelles: “È migliore di quello del 25 giugno, non taglia nè stipendi nè pensioni”, ma ammette che “l’Europa è stata vendicativa”.
Durante il voto scioperano i dipendenti pubblici per 24 ore, le farmacie contro la liberalizzazione dei medicinali da banco.
Mercoledì sera è prevista una manifestazione di protesta contro l’accordo a piazza Syntagma.
Dalle 6 di stamattina ad Atene gli autobus sono molto spesso assenti, provocando un pesante congestionamento del traffico automobilistico.
Dalle 21 è previsto il blocco della metropolitana, mentre per tutto lo sciopero resterà fermo il collegamento ferroviario con l’aeroporto della capitale.
(da “Huffingtonpost“)
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