CI MANCAVA IL MESSAGGIO DI ADDIO DI MONTARULI SU INSTAGRAM: COME PER PREDAPPIO, DICE ANCORA CHE È STATO UN “ERRORE DI GIOVENTÙ”
IL PROBLEMA NON E’ LA MONTARULI, MA CHI L’HA MESSA IN LISTA… UNA CHE SI GIUSTIFICA DICENDO “HO CHIESTO I RIMBORSI MA SENZA FARE PRESSIONI” NON HA IL SENSO DELLA REALTA’: CI MANCAVA CHE FACESSE PURE PRESSIONE PER AVER QUELLO CHE NON LE ERA DOVUTO
La sottosegretaria del ministero dell’Università Augusta Montaruli si è dimessa, ma si reputa innocente e tira ancora in ballo la gioventù.
Dice di credere nella giustizia, di aver restituito le somme contestate (per forza, ha dovuto farlo): «Anche da un punto di vista istituzionale ho provveduto a partire dal 2012 ad autoescludermi da ogni candidatura per ben cinque anni ed in ogni caso fino alla prima sentenza di assoluzione».
La sottosegretaria era finita al centro delle polemiche già a novembre per le immagini che la ritraevano in pellegrinaggio a Predappio, dove si trova la tomba di Mussolini. «Errori di gioventù», aveva commentato.
La difesa del suo avvocato è stata che aveva presentato sì gli scontrini di tutto, dalle cene al libro “Sexploration. Giochi proibiti per coppie” prendendo i rimborsi, ma senza fare pressioni e senza ricevere lamentele.
Anche il presidente di Regione, Roberto Cota che fino a oggi l’ha difesa, ha fatto la stessa cosa, e come lei è stato condannato.
Dopo che la cassazione ha confermato il giudizio di colpevolezza, Montaruli torna ancora sulla questione dell’età come per Predappio: «Concludo oggi questa vicenda ringraziando tutti i protagonisti perché nel giudizio verso una ragazza di ventisei anni, entusiasta di entrare per la prima volta in un’assemblea legislativa e che riteneva di non dover dubitare delle indicazioni sulle modalità di uso dei fondi dei gruppi, non sono stati mai severi quanto il mio».
Queste persone «hanno determinato in maniera fondamentale, nel pubblico e nel privato, la donna che sono e che continua a battersi per ciò che è giusto».
(da Domani)
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