CLAMOROSO A LONDRA: 500.000 IN PIAZZA CHIEDONO UN SECONDO REFERENDUM PER NON USCIRE DALLA UE
GLI ORGANIZZATORI PUNTAVANO A 100.000 SE NE SONO PRESENTATI MEZZO MILIONE… I BRITANNICI HANNO CAPITO CHE IL SOVRANISMO E’ UNA PATACCA
È un’incredibile marea umana quella che a Londra oggi ha sfilato a favore dell’Europa e per chiedere un secondo referendum sulla Brexit.
Secondo gli organizzatori sono accorse 550mila persone, nonostante in contemporanea ci fosse un classico del calcio come Chelsea-Manchester United.
Alla vigilia, se ne attendevano al massimo centomila. E’ la più grande manifestazione di questo secolo sul suolo britannico, dopo quella contro la guerra in Iraq nel 2003 alla quale partecipò un milione di persone.
Ma il momento è critico per questo Paese sempre più vicino a un bivio capitale per il proprio futuro e così, in un sabato di un ottobre straordinariamente caldo, centinaia di migliaia di britannici, da tutto il Regno, sono accorsi in massa.
Tra cartelli e striscioni pro-Europa, i manifestanti chiedono un secondo referendum sull’opportunità di avere l’ultima parola sull’accordo di divorzio dall’Ue che il governo di Theresa May e le autorità europee stanno da mesi cercando di raggiungere con una certa fatica soprattutto a causa della questione irlandese e del ritorno delle frontiere tra nord e sud dell’isola.
In caso di intesa entro la deadline di marzo 2019 (il rischio di “no deal”, nessun accordo, è paurosamente cresciuto negli ultimi giorni), è previsto per ora solo un (rischiosissimo) voto parlamentare alla Camera dei Comuni.
Ma i manifestanti non ci stanno. Per molti, come Alaistair, 22 anni, insegnante, i termini sono radicalmente cambiati.
“Nessuno ci aveva detto del rischio di no deal, questo governo screditato non ha la capacità nè il diritto di decidere il futuro di un intero Paese”.
Ci sono giovani, vecchi, stranieri, mamme, bambini, giovani coppie che vedono il loro futuro e quelli dei propri figli in pericolo, laburisti delusi dalle ambiguità¡ di Corbyn, lo scrittore Ian McEwan (che insieme ad altri vip come l’ex calciatore Jamie Carragher ha pagato anche gli autobus ai manifestanti più distanti), la star della musica britannica Jarvis Cocker.
Oggi qui a Londra c’è stato un inno all’unità e a un europeismo altrove sempre più sbiadito.
E in uno dei Paesi storicamente più euroscettici, è stato travolgente, appassionante, clamoroso.
Molto probabilmente non servirà a nulla perchè non ci sono i tempi tecnici nè le cornici legali nè i voti in Parlamento per un secondo referendum sulla Brexit.
Ma il cuore dell’Europa ancora batte forte oltre la Manica. Milioni di persone, in strada e a casa, hanno ribadito oggi che non vogliono abbandonare il continente e rimanere isolati per sempre. Ma il loro destino oramai pare essere segnato.
(da agenzie)
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