COME FUNZIONA IL VIAGGIO “CON ASSICURAZIONE” DEI PROFUGHI: UN LIBICO RITIRA I SOLDI E POI PAGA GLI SCAFISTI SOLO AD AVVENUTO ARRIVO
E LA GUARDIA COSTIERA SCORTA CHI HA PAGATO E BLOCCA CHI NO
Il reportage di Domenico Quirico per “La Stampa” da Sabratha è come sempre illuminante.
Mentre in Italia qualcuno vuole avvalorare la tesi della “lotta agli scafisti” affidata all’eroica Guardia Costiera libica, Quirico ci domanda: “sappiamo che le regole del «viaggio» nel Mediterraneo sono cambiate? E che lo hanno imposto loro, i migranti? Non cercano più lo scafista direttamente, lo pagano e partono, affidandosi a Dio. Non si fidano più: troppi morti, troppi naufragi, troppi inganni. Ora c’è un mediatore, sempre libico, riunisce i gruppi, marocchini senegalesi eritrei, raccoglie il denaro e lo custodisce. Paga lo scafista solo quando una telefonata del migrante conferma che è arrivato in Italia o è al sicuro su una nave di soccorso. Il viaggio con l’assicurazione. Per gli scafisti è indispensabile che i migranti arrivino, e presto: è l’unico modo per avere il denaro. E questo, forse, spiega molti misteri.”
La garanzia del viaggio da chi può essere assicurata?
Perchè i viaggi avvengono a ondate, con improvvise interruzioni?
Perchè ormai si parte solo quando c’è la garanzia di non essere fermati dalla Guardia costiera libica.
Ecco allora che si spiega la denunce di alcune Ong (confermate dai profughi e dalla procura di Trapani) sul fatto che certi natanti sono stati “scortati” fino alle navi delle Ong proprio dalla Guardia costiera libica che ha incassato la tangente dagli scafisti.
Mentre altri che non hanno pagato sono state fermati.
E il governo italiano ha affidato a questa associazione a delinquere la gestione dei flussi?
O siete in malafede o avete bisogno di cure psichiatriche.
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