L’ONU: “CON IL CODICE DI MINNITI CI SARANNO SOLO PIU’ MORTI”
ALTRO CHE LE CAZZATE DELLA “LUCE IN FONDO AL TUNNEL”, IL GOVERNO VEDRA’ SOLO PIU’ AFFOGATI IN FONDO AL MARE
Il codice di condotta delle Ong limita il loro lavoro di salvataggio” provocando “più’ decessi”.
La “conseguente perdita di vite umane, essendo prevedibile e prevenibile, costituirebbe una violazione degli obblighi dei diritti umani in Italia”.
Così Agnes Callamard, relatrice speciale dell’Onu sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie. “Codice e piano d’azione globale – aggiunge – suggeriscono che Italia, Commissione europea e Stati membri Ue ritengono i rischi e le realtà di morti in mare il prezzo da pagare per scoraggiare migranti e rifugiati”.
Callamard sottolinea inoltre il rischio di gravissimi abusi e violenze per i rifugiati e i migranti in Libia.
“Fino a quando i migranti e i rifugiati che transitano attraverso la Libia o vengono ricondotti in Libia sono a rischio di violazioni dei diritti umani, tra cui uccisioni arbitrarie, l’Italia deve fornire ricerca e soccorso nel Mediterraneo, rispettare il divieto di respingimento e garantire che le Ong possano contribuirvi pienamente”, afferma. Inoltre, “la commissione europea deve sostenere l’Italia, e gli Stati membri dell’Ue devono assumere le loro responsabilità , incluse la ricezione e la ricollocazione dei rifugiati e dei migranti”, conclude la relatrice che ha chiesto chiarimenti da parte dell’Ue, delle autorità italiane e delle autorità libiche.
(da agenzie)
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