COME FUNZIONA LA MACCHINA DELL’ODIO SUI FATTI DI BIBBIANO E CHI TIRA LE FILA
QUELLO CHE LA SINISTRA NON HA ANCORA CAPITO: DI FRONTE A UNA ASSOCIAZIONE A DELINQUERE AL SERVIZIO DI UNA POTENZA STRANIERA NON SERVONO LE CHIACCHIERE
Nelle ore più calde della crisi tra Di Maio e Salvini l’exit strategy del governo gialloverde prende la strada di Bibbiano. Mentre infuriano le polemiche per il caso Arata e non si placano le domande sulla Moscopoli leghista, l’asse di governo si ricompatta su una comune strategia comunicativa: far passare i mostruosi fatti di Bibbiano sotto la responsabilità del Pd.
Gli spin doctor sono al lavoro per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi interni al governo e addossare i fatti dell’inchiesta ”Angeli e demoni” alla sinistra. In questi giorni i social sono diventati il campo di battaglia dove la propaganda sovranista sta muovendo il suo esercito digitale per convincere gli utenti a credere che la tremenda rete del business sui minori sia orchestrata dalla sinistra.
La viralità di tale messaggio è talmente forte che il Partito Democratico è il secondo argomento più correlato alle ricerche degli italiani che vogliono informarsi della vicenda “Bibbiano” su google. Tramite il suo profilo Facebook Salvini ha fatto sapere di volersi recare a Bibbiano, perchè “nel silenzio della sinistra, a Bibbiano pretendono risposte”.
Intorno alla figura del leader leghista si è formata una community online composta da una miriade di pagine facebook non ufficiali che sostengono e rilanciano in maniera aggressiva la sua propaganda.
La popolarità di questi gruppi arriva a comprendere oltre 5mln di persone: presi nel loro complesso godono di una popolarità enorme in Italia e sono potenzialmente in grado di indirizzare il sentire comune su vicende come quella di Bibbiano.
Su queste pagine vengono pubblicati da giorni dei post che parlano di “orrore della sinistra” sui bambini, legando i volti di alcuni esponenti del pd come Nicola Zingaretti, Maria Elena Boschi o Laura Boldrini ai fatti di Bibbiano.
In un’altra di queste pagine si arriva addirittura a parlare di pratiche di tortura contro i bambini con scosse elettriche e lavaggi del cervello a opera della “sinistra”.
A sostegno di questa campagna coordinata è sceso in campo anche il movimento 5 stelle. I messaggi dei principali leader, dei gruppi ufficiali e di quelli satellite seguono la stessa strategia comunicativa di quelli appena visti.
Su uno dei gruppi della galassia grillina è stato pubblicato un post che ricalca lo schema di associare i volti di personaggi vicini alla sinistra con la volontà di oscurare i fatti legati alla vicenda.
Nella comunicazione dei 5 stelle sono presenti moltissimi richiami a tesi cospirative che vedono media e partiti di sinistra legati da un patto di omertà per insabbiare la vicenda. Anche su questo fronte esistono delle strategie comuni: i movimenti di estrema destra descrivono i fatti di Bibbiano come un complotto del Pd per disgregare la famiglia tradizionale.
Il linguaggio violento dei post, che dipinge il Pd come un’organizzazione criminale che ha messo in piedi un business rubando bambini ai propri genitori, innesca delle spirali di vero e proprio odio. Il risultato di questa strategia di demonizzazione dell’avversario politico è ben evidenziato in alcuni dei commenti sulla pagina ufficiale del Movimento 5 stelle.
La campagna per imporre nell’opinione pubblica digitale l’associazione tra Pd e il caso Bibbiano continua su Twitter, dove è attiva la presenza di una rete di account che scrivono in maniera automatica messaggi a sostegno della propaganda sovranista.
Si evidenzia l’alleanza digitale tra i profili sovranisti, riconoscibili dalla bandiera italiana, e quelli grillini uniti sotto lo stesso slogan.
Questo network, infatti, il 21 luglio è riuscito a imporre per oltre 13 ore tra i trendingtopic di twitter l’hashtag #BibbianoOmertà .
In attesa di conoscere le conseguenze di questa campagna sugli elettori registriamo che il Pd arretra di circa mezzo punto nel sondaggio Swg di La 7 e in modo simile in quello di Pagnoncelli per il Corriere. Cresce invece il movimento 5 stelle: i primi effetti della campagna iniziano a dare i loro frutti.
(da “Huffingtonpost”)
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