SVOLTA NELLE INDAGINI SUI RUBLI: PER LA PROCURA DI MILANO SAVOINI ERA AL METROPOLITAN COME “UOMO DELLA LEGA”
SMENTITA LA TESI DI SALVINI SECONDO LA QUALE RAPPRESENTAVA L’ASSOCIAZIONE ITALIA-RUSSIA… AGIVA E TRATTAVA PER CONTO DELLA LEGA
Mentre Giuseppe Conte è in Senato per rispondere alle domande sul Russiagate in chiave italiana, emergono nuove informazioni sull’inchiesta aperta dalla Procura di Milano. Le agenzie di stampa riportano che ora gli inquirenti guarderebbero a Gianluca Savoini come «uomo delle Lega».
La posizione ufficiale di Matteo Salvini infatti è sempre stata che Savoini non fosse un rappresentante del partito, ma solo il presidente dell’associazione culturale Lombardia-Russia.
Una versione quindi che ora sarebbe messa in crisi da chi sta indagando per capire se invece ha agito per conto di qualcuno.
Anche il premier Giuseppe Conte ha smentito, in parte, la versione ufficiale della Lega su questo argomento. Durante il suo intervento in Senato ha spiegato: «Gianluca Savoini era nella delegazione ufficiale del ministero dell’Interno nella visita a Mosca del luglio 2018».
Intanto i senatori del Pd, guidati dal capogruppo Andrea Marcucci, hanno ufficializzato una mossa di cui si parlava da giorni: verrà presentata una mozione di sfiducia per il ministro dell’Interno.
Per la procura di Milano l’ex portavoce del vicepremier Matteo Salvini è sotto la lente degli inquirenti non come presidente dell’associazione Lombardia-Russia, “ma come uomo del Carroccio”.
E in questa veste che viene letta la sua presenza all’hotel Metropol di Mosca dove avviene, il 18 ottobre scorso, l’incontro tra funzionari russi e tre italiani al centro dell’indagine guidata dal procuratore aggiunto di Milano Fabio De Pasquale e dai pm Gaetano Ruta e Armando Spataro. Una lettura che in qual modo spiegherebbe l’assenza di sequestri nella sede dell’associazione.
Le indagini dovranno chiarire se il presidente dell’associazione Lombardia- Russia, tra gli indagati per corruzione internazionale, abbia agito o meno per conto di qualcuno e di chi.
Quello che appare certo è che Savoini, che si è avvalso della facoltà di non rispondere ai magistrati, non riveste e non ha rivestito incarichi formali eppure risulta presente con il vicepremier Salvini in una missione ufficiale a Mosca.
(da agenzie)
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